Cronaca
Napoli accelera sul verde: al via la piantumazione di 3.700 alberi e 1.900 arbusti entro fine anno, un segnale per l’ambiente urbano.
#NapoliVerdeInArrivo: Una rinascita del verde urbano che promette aria fresca e spazi migliori per i partenopei #CittàSostenibile
Napoli, con il suo caos quotidiano di traffico e smog, sta finalmente abbracciando un ambizioso progetto che potrebbe trasformare le nostre strade in oasi di freschezza. Mentre l’Assessorato alla Salute e al Verde guida questa iniziativa, entro la fine dell’anno vedremo la messa a dimora di 3.700 nuovi alberi e 1.900 arbusti, un intervento che non solo tutela il patrimonio arboreo cittadino ma anche il benessere collettivo, spesso messo a dura prova dall’urbanizzazione selvaggia.
Qui da noi, dove il cemento domina e le temperature estive diventano insopportabili, queste piantumazioni rappresentano una boccata d’ossigeno letterale. Gli interventi sono già in pieno svolgimento in vari quartieri, con squadre al lavoro sulla preparazione del terreno, l’eliminazione delle vecchie ceppaie e la creazione di buche adatte per le nuove piante. È un piano finanziato dalla Città Metropolitana, che ha già visto la piantumazione di circa 3.000 alberi e 800 arbusti nella prima fase – un inizio promettente, ma che ci fa riflettere su quanto ancora ci sia da fare per rendere Napoli una città all’altezza delle sue bellezze naturali.
Prendiamo il Vomero, per esempio, un quartiere che conosco bene per le sue vie strette e affollate, dove i platani tradizionali rischierebbero di ingombrare marciapiedi e interferire con edifici e traffico. Invece di attenersi al piano generale, qui si è scelta una via più pragmatica: piantare aceri campestri della varietà Elsrijk, alberi a crescita lenta e adatti a spazi limitati. Questa decisione, discussa e approvata dal Tavolo Tecnico per la riqualificazione del verde urbano – che riunisce comune, ordini professionali e università – dimostra un tocco di buon senso locale. È come dire: “Adattiamoci alla realtà napoletana, dove ogni metro quadro conta”. Eppure, non posso fare a meno di chiedermi se questa scelta basti a contrastare l’inquinamento cronico o se, come spesso accade, finirà per essere un palliativo in una città che ha bisogno di una vera rivoluzione verde.
La seconda fase del programma promette di estendere e consolidare questi sforzi, creando spazi più armoniosi e sicuri per tutti noi. In fondo, come napoletani, sappiamo che il verde non è solo bello da vedere: è essenziale per la salute pubblica, per mitigare il caldo e per dare ai bambini un posto dove giocare senza respirare esalazioni di veicoli. Se questo piano riuscirà a mantenere le promesse, potrebbe segnare un passo avanti significativo verso una Napoli più vivibile, ma solo il tempo ci dirà se è l’inizio di un cambiamento duraturo o solo un’altra iniziativa destinata a perdersi nel nostro caotico presente.
