Cronaca
Minacce al commerciante, arrestato pregiudicato a Casoria
#Casoria, minacce e clan: la camorra non molla la presa
La mafia non dorme mai, soprattutto a Casoria, dove una lite in un negozio può trasformarsi in un episodio di minaccia criminale #Camorra #Casoria #Mafia
A Casoria, una banale lite in un esercizio commerciale si è trasformata in un episodio di minaccia tipico del linguaggio criminale. L’7 agosto scorso, un uomo ha richiamato in tono perentorio il titolare del negozio, colpevole di un presunto gesto irrispettoso, evocando i nomi e la forza dei clan che da anni dominano tra Casoria e Afragola, ovvero i Moccia. “_Parole pesanti come piombo_” che, secondo i Carabinieri, sono state suffragate da un’arma portata illegalmente.
Gli investigatori della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli hanno intravisto il riflesso di un vecchio copione camorristico: “_la minaccia come strumento di controllo del territorio, il richiamo all’appartenenza come marchio di impunità_”. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli ha disposto la custodia cautelare in carcere su richiesta della DDA. L’ordinanza è stata eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna insieme alla Compagnia di Casoria.
Gli inquirenti parlano di reati legati alla detenzione e al porto illegale di arma da fuoco, aggravati dal “_metodo mafioso_”. Dietro questo episodio, si intravede un contesto più ampio, quello di un territorio ancora conteso tra antiche famiglie criminali e nuove leve che cercano visibilità attraverso la violenza simbolica. La camorra non molla la presa su Casoria e l’operazione silenziosa ma decisa dei Carabinieri mira a disinnescare i segnali di riaffermazione dei gruppi malavitosi nell’area nord della provincia. La lotta alla mafia è ancora lunga e difficile, ma è fondamentale per il futuro del nostro territorio.
