Cronaca
Lutto a Marcianise: studentessa di 12 anni perde la vita in caduta dalle scale della scuola, un campanello d’allarme per la sicurezza locale.
#TragediaNellaNostraScuola: Marcianise sotto shock per la morte di una studentessa di 12 anni
Marcianise, una di quelle cittadine campane dove tutti si conoscono e la vita scorre tra le strette vie e le scuole che sono il cuore pulsante della comunità, è stata scossa da un evento che ci lascia tutti senza parole. Questa mattina, la nostra tranquilla routine è stata infranta dalla tragica scomparsa di Federica De Biase, una ragazzina di appena 12 anni, precipitato dalle scale antincendio della scuola media “Calcara” in via Novelli. Come chi vive qui da anni, so bene quanto questa istituzione sia un pilastro per le famiglie locali – un luogo di crescita, ma anche di banali imprevisti che ora, in retrospettiva, ci fanno interrogare sulla sicurezza che diamo per scontata.
La dinamica di quanto accaduto è ancora avvolta nel mistero, come spesso succede in questi piccoli centri dove le notizie si diffondono in un lampo, mescolando fatti e sussurri. Federica, studentessa della seconda classe, si sarebbe allontanata dall’aula per ragioni ancora da chiarire, raggiungendo le scale antincendio sul retro dell’edificio. Da lì, un volo di circa dieci metri nel cortile sottostante, un incidente che ha trasformato una normale giornata scolastica in un incubo collettivo. È ironico, in un certo senso, come queste strutture, pensate per salvare vite in caso di emergenza, possano diventare il teatro di una tragedia così improvvisa. Qui a Marcianise, dove le scuole sono spesso edifici datati, ci si chiede se controlli regolari e manutenzioni adeguate siano davvero una priorità, o solo un obbligo formale.
I soccorsi sono scattati con la rapidità tipica di una comunità stretta, ma purtroppo non è bastato. Un’ambulanza del 118 è arrivata in pochi minuti, e i sanitari si sono impegnati in un tentativo disperato di rianimazione sul selciato del cortile. Quei minuti interminabili, con manovre che hanno lottato contro il destino, ci ricordano la fragilità della vita in un territorio come il nostro, dove le infrastrutture sanitarie sono eroiche ma limitate. Nonostante gli sforzi, le ferite di Federica erano troppo gravi, e i medici hanno dovuto constare il decesso. Ora, mentre le forze di polizia transennano l’area e raccolgono testimonianze da compagni, insegnanti e personale, non possiamo fare a meno di riflettere: è solo una fatale perdita di equilibrio, o c’è qualcosa di più da indagare? Gli inquirenti non escludono nulla, e come abitanti di Marcianise, dove ogni evento ha ripercussioni sociali profonde, ci sentiamo tutti un po’ complici nel cercare risposte.
La città è precipitata in un lutto che va oltre la singola famiglia, un dolore che si propaga come un’onda tra le strade che percorriamo ogni giorno. Il sindaco Antonello Trombetta e il vicesindaco Salzillo sono accorsi sul posto, visibilmente turbati, per esprimere solidarietà alla comunità scolastica e ai parenti. La madre di Federica è arrivata poco dopo, straziata da un’angoscia che none si può immaginare. Fuori dai cancelli della “Calcara”, genitori e studenti si sono radunati in un silenzio rotto solo da lacrime, mentre l’istituto ha sospeso le attività didattiche per rispetto e per lasciare spazio alle indagini. In un territorio come il nostro, dove le tragedie non sono solo notizie ma ferite aperte, questo evento ci spinge a una riflessione critica: come possiamo garantire che le nostre scuole siano davvero sicure, o ci limiteremo a piangere e poi dimenticare? Marcianise non è solo addolorata; è arrabbiata, e reclama un cambiamento che vada oltre le condoglianze.
