Cronaca
Lavoro in pericolo, un altro operaio perde la vita a Scampia
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La morte di Marco Iazzetta, un operaio di 62 anni originario di Afragola, è un tragico promemoria della importanza della sicurezza sul posto di lavoro. La sua vita è stata spezzata da una caduta in un cantiere di Scampia, avvenuta il 10 settembre scorso, e dopo una lunga agonia, è deceduto ieri alla Clinica Villa dei Fiori di Acerra.
Per comprendere appieno la portata di questa tragedia, è necessario tornare indietro nel tempo e analizzare gli eventi che hanno portato a questa morte. Il cantiere in questione, situato in via Antonio Labriola, Lotto H, a Scampia, è stato teatro di una serie di eventi che hanno messo in luce gravi carenze nella sicurezza sul posto di lavoro. La caduta di Iazzetta dal quarto piano al terzo, seppur non un tuffo nel vuoto totale, ha avuto conseguenze devastanti a causa dell’impatto violento sul solaio sottostante.
Le lesioni interne, le fratture e i traumi subiti in quella caduta si sono rivelati implacabili, e nonostante gli sforzi dei medici, le condizioni di Iazzetta sono peggiorate giorno dopo giorno. La sua morte, avvenuta ieri sera, ha sollevato più di una domanda sulla responsabilità di questo incidente. La “macchina giudiziaria” è stata attivata, e la salma è stata trasferita al Secondo Policlinico di Napoli per l’autopsia, che stabilirà con precisione le lesioni e le cause del decesso.
I Carabinieri della stazione di Napoli Marianella hanno aperto un fascicolo per ricostruire la dinamica dell’incidente e verificare le misure di sicurezza adottate nel cantiere. fondamentale capire se la morte di Iazzetta sia stata solo un tragico incidente o se dietro quel volo di un piano si nascondano responsabilità precise. La comunità locale attende con ansia i risultati delle indagini, sperando che “la verità” venga a galla e che giustizia sia fatta. La morte di Marco Iazzetta non deve essere dimenticata; deve servire come monito per migliorare la sicurezza sul posto di lavoro e prevenire future tragedie.
