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Cronaca

Incontro a Napoli tra Prefetto e nuovo Presidente regionale: un segnale di dialogo per la Campania?

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Incontro a Napoli tra Prefetto e nuovo Presidente regionale: un segnale di dialogo per la Campania?

#IncontroTraIstituzioniANapoli: Prefetto e Presidente regionale dialogano per un Campania unita

In una Napoli che brulica di sfide quotidiane, dal caos urbano alle disuguaglianze sociali, l’incontro tra il prefetto Michele di Bari e il neo presidente della Regione Campania, Roberto Fico, rappresenta un primo passo concreto verso una collaborazione più solida. Come cronista del territorio, non posso fare a meno di notare come questi vertici, spesso promessi ma poco seguiti da azioni tangibili, possano essere l’ancora di salvezza per una regione che da anni lotta per armonizzare crescita e inclusione.

Questa mattina, al Palazzo di Governo, si è tenuto il debutto istituzionale di Fico, fresco di elezione, con Di Bari. L’appuntamento è stato descritto da entrambi come “cordiale e costruttivo”, un’etichetta che, da napoletano doc, mi fa riflettere: quante volte queste parole vengono usate per mascherare le complessità reali? Eppure, dai resoconti, sembra che si sia andati oltre le formule di cortesia, affrontando dossier cruciali per Napoli e l’intera Campania, dai servizi essenziali alle emergenze sociali.

Il prefetto Di Bari ha presentato al governatore le ultime iniziative della Prefettura, enfatizzando la voglia di lavorare fianco a fianco con la Regione. In questo contesto, ha ribadito con forza “Il territorio deve crescere tutto insieme in maniera equa, sostenibile ed equilibrata, senza lasciare indietro nessuno”. È un’affermazione che risuona particolarmente qui, dove quartieri come Scampia o il centro storico evidenziano divari abissali: come giornalista locale, la vedo come una chiamata alle armi contro l’abbandono periferico, ma mi chiedo se questa sinergia reggerà di fronte a tagli di fondi o ritardi burocratici, così comuni nel nostro panorama.

Fico, al suo primo atto ufficiale, ha messo in chiaro che il rapporto con la Prefettura è “una priorità imprescindibile”. Ha espresso ottimismo sul poter gestire insieme le urgenze, dichiarando di voler affrontare “con determinazione e responsabilità” temi come la sicurezza, lo sviluppo e i bisogni essenziali dei cittadini. Aggiungendo “Ringrazio il prefetto per il suo impegno e la sua dedizione”, ha insistito su “la necessità di una linea comune tra Regione e Prefettura per garantire risposte efficaci e tempestive alle criticità del territorio”. Da chi vive queste dinamiche sul campo, è chiaro che parole del genere sono vitali: in una Campania segnata da emergenze come il dissesto idrogeologico o la carenza di infrastrutture, una “linea comune” potrebbe finalmente tradursi in progetti che vanno oltre le promesse elettorali.

Insomma, questo incontro non è solo un rituale istituzionale, ma un segnale che le istituzioni stanno provando a dialogare sul serio. Per noi del territorio, abituati a vedere annose frizioni tra enti, è un’opportunità per sperare in un futuro più coeso, dove ogni decisione tenga conto delle voci della gente comune – dai pendolari stufi di ritardi ai piccoli imprenditori in cerca di sostegno. Se sapranno mantenere questo slancio, forse Napoli e la Campania potranno davvero crescere senza lasciare indietro nessuno, trasformando le parole in azioni concrete.

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