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Cronaca

Gelosia travolge coppia a Santa Maria Capua Vetere: 40enne arrestata per accoltellamento al compagno, ennesimo caso di tensioni locali

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Gelosia travolge coppia a Santa Maria Capua Vetere: 40enne arrestata per accoltellamento al compagno, ennesimo caso di tensioni locali

Gelosia letale sconvolge Santa Maria Capua Vetere: un pomeriggio di rabbia che finisce in sangue #violenzaDomestica #SantaMariaCV #notizieLocali

A Santa Maria Capua Vetere, dove le strade affollate e le case affacciate l’una sull’altra rendono ogni dramma familiare un affare di quartiere, un banale litigio per gelosia ha trasformato un tranquillo pomeriggio in un incubo di violenza che ci lascia tutti a riflettere sui lati oscuri delle relazioni umane. Come cronista del posto, so bene quanto questi episodi rivelino le tensioni sotterranee in una comunità come la nostra, dove la vicinanza forzata può accendere scintille imprevedibili.

I fatti, ricostruiti dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia locale, parlano di una escalation drammatica avvenuta il 11 novembre. Una donna di 40 anni, originaria del Marocco, ha perso il controllo durante una lite con il suo compagno, un uomo di 35 anni dello stesso paese, all’interno delle mura della loro abitazione. Qui, in una città che ospita tante famiglie migranti come la loro, la gelosia non è solo un’emozione passeggera, ma spesso un sintomo di pressioni più grandi, come l’isolamento o le difficoltà di integrazione, che troppo spesso passano inosservate.

La ricostruzione dei militari racconta di un gesto estremo: accecata dalla rabbia, la donna ha impugnato un coltello da cucina con una lama di circa venti centimetri, colpendo il compagno più volte, incluso al torace. È un’immagine che ci ferisce, perché qui a Santa Maria Capua Vetere, tra le vie che conosco da una vita, sappiamo quanto un’arma domestica possa diventare letale in mani disperate. I vicini, sensibili alle grida come solo in un quartiere stretto lo si è, hanno subito allertato i soccorsi, richiamando sul posto i Carabinieri e un’ambulanza del 118.

La vittima è stata trovata in gravi condizioni, riversa in una pozza di sangue, e trasportata d’urgenza all’ospedale di Caserta per un intervento chirurgico. Le sue condizioni restano critiche, con i medici che si sono riservati la prognosi – un promemoria amaro di quanto la violenza possa lasciare cicatrici indelebili, non solo fisiche, in una comunità già provata da simili storie.

La donna, arrestata senza opporre resistenza, è stata condotta in caserma per gli accertamenti e poi trasferita alla casa circondariale femminile di Santa Maria Capua Vetere, dove ora attende le decisioni dell’autorità giudiziaria. Gli inquirenti stanno scavando più a fondo, cercando di chiarire la sequenza esatta dell’aggressione e indagando su eventuali precedenti episodi di violenza nella coppia. Come chi vive qui da anni, non posso fare a meno di chiedermi se, in una zona come la nostra, con servizi di supporto spesso insufficienti, avremmo potuto prevenire tutto questo. La gelosia non è mai solo un affare privato; è un segnale che, se ignorato, può travolgere l’intera rete sociale che ci lega. È tempo che la nostra città si interroghi seriamente su come affrontare queste ombre, per evitare che altre famiglie diventino titoli di cronaca.

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