Cronaca
Figlia di Scarpati: giustizia per mio padre, servo dello Stato
																								
												
												
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La città di Napoli è scossa dal dolore e dalla rabbia per la morte dell’agente di polizia Aniello Scarpati, travolto da un Suv mentre era in servizio a Torre del Greco. La figlia Sharon, con la voce spezzata ma ferma, ha espresso la sua determinazione a ottenere giustizia per la morte del padre, anche se ci vorranno anni.
“Esigo giustizia, anche tra anni. Sento dentro di me l’amore, la determinazione e i valori che papà ha seminato in me e nella nostra famiglia”.
La giovane ha ricordato il padre come un uomo che amava il suo lavoro e si sentiva orgoglioso di essere un servitore dello Stato.
“Papà diceva sempre di essere fiero di essere un servitore dello Stato. Per lui la Polizia era un riscatto personale. Era dedito al lavoro e amava quello che faceva”.
La famiglia Scarpati ha ricevuto la visita del prefetto di Napoli, Michele Di Bari, e dei vertici locali di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, che hanno espresso la loro vicinanza e solidarietà.
Il prefetto Di Bari ha definito la famiglia Scarpati come “un esempio di grandissima dignità e forza interiore, mista a dolore e sofferenza”.
La città di Napoli si stringe attorno alla famiglia Scarpati e chiede giustizia per la morte dell’agente Aniello Scarpati.
I funerali dell’agente si terranno mercoledì mattina alle 10.30 nella Chiesa Evangelica ADI di via Frà Gregorio Carafa.
La camera ardente sarà allestita domani, dalle 14 alle 20, presso la Caserma “Nino Bixio” del IV Reparto Mobile di Napoli.
La famiglia Scarpati chiede giustizia e rispetto per la memoria del loro caro, e la città di Napoli è con loro in questo momento di dolore e di lutto.
“La Polizia era il suo riscatto” e la sua morte non sarà dimenticata.
“Allo Stato chiedo giustizia, a questo Stato che già ci sta aiutando tanto”.
Il ricordo di Aniello Scarpati sarà sempre vivo nella città di Napoli e nella sua famiglia, e la sua morte sarà un monito per tutti coloro che lavorano per la giustizia e la sicurezza.
“Sono paralizzata. Io e papà ci completavamo, lo porterò sempre con me”.
La figlia Sharon ha espresso il suo dolore e la sua determinazione a onorare la memoria del padre, e la città di Napoli è con lei in questo momento di dolore.
“Mi diceva sempre che era fiero di essere un servitore dello Stato”.
La morte di Aniello Scarpati è un colpo durissimo per la città di Napoli e per la sua famiglia, ma la loro determinazione e il loro amore per la giustizia non saranno mai spenti.
“Papà ha seminato in noi tante cose che forse ancora non siamo pronti a gestire. Ma ogni suo valore, ogni suo insegnamento, è già maturo dentro di noi”.
La città di Napoli piange la morte di Aniello Scarpati, ma è pronta a lottare per la giustizia e per la memoria del loro caro.
