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Cronaca

Ennesimo scippo a Napoli: ladro ruba carrello con spesa e pensione a un’anziana, poi corre al centro scommesse.

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Ennesimo scippo a Napoli: ladro ruba carrello con spesa e pensione a un’anziana, poi corre al centro scommesse.

#Napoli, ladri di sogni e di pensioni: quando la disperazione diventa crudeltà #Vomero #CriminalitàLocale

Napoli, con i suoi vicoli che raccontano storie di resilienza e di lotta quotidiana, si trova ancora una volta a fare i conti con un episodio che ferisce l’anima della comunità. Questa volta, un uomo di 67 anni, Antonio Ferrigno, noto alle forze dell’ordine e originario del rione Sanità, è finito in manette per un furto che ha colpito non solo il portafoglio di una pensionata, ma anche il senso di sicurezza che ogni anziano dovrebbe poter conservare.

Immaginate una mattina qualunque al Vomero, quartiere vivace e un tempo simbolo di una Napoli più agiata, dove una donna di 83 anni esce dall’ufficio postale con il suo carrellino della spesa, carico della pensione appena ritirata e di qualche prodotto essenziale. È un rituale comune per tanti anziani qui, che arrancano tra rincari e pensioni magre, sperando di arrivare alla fine del mese. Eppure, per questa donna, quel momento si è trasformato in un incubo di violenza gratuita.

L’agguato è scattato in via Paesiello, a due passi dallo stadio Collana, dove la routine quotidiana si è interrotta con la brutalità di uno scooter lanciato a tutta velocità. Ferrigno, invece di limitarsi a un furto rapido, ha afferrato l’intero carrellino, trascinandolo sull’asfalto in una fuga che ha più l’aria di una scena da film grottesco che di un crimine reale. La povera anziana è rimasta lì, terrorizzata sul marciapiede, senza riportare ferite fisiche ma con un trauma che, in una città come Napoli, dove le reti familiari sono spesso l’unico sostegno, può durare a lungo. È un gesto che, come cronista di queste strade, mi porta a riflettere: quanta disperazione deve spingere un uomo quasi pensionabile a derubare chi ha vissuto più di lui, scivolando in una viltà che infanga il nostro tessuto sociale?

La reazione delle forze dell’ordine è stata fulminea, come spesso accade quando i Carabinieri del Vomero e del nucleo operativo si mettono in moto. Grazie a una descrizione dettagliata della vittima e alle telecamere di sorveglianza, che hanno ricostruito il percorso caotico del fuggiasco, Ferrigno è stato bloccato poche ore dopo in piazza Totò. Ma ecco l’aspetto più amaro, quello che fa ribollire la rabbia in chi, come me, conosce le dinamiche di questo territorio: addosso al ladro c’era solo una parte del denaro rubato. Il resto era già “bruciati” in un centro scommesse, svanito in scommesse compulsive che hanno trasformato il sostentamento di un mese di vita in fumo.

In una Napoli dove il gioco d’azzardo è una piaga sociale, alimentata da centri scommesse che proliferano nei quartieri più disagiati, questo episodio non è solo un furto: è un simbolo di come la dipendenza possa distruggere vite intere. Ferrigno, che potrebbe essere lui stesso un pensionato alle prese con le stesse difficoltà, ha sottratto non solo soldi, ma la dignità di una donna che ha lavorato una vita per arrivare a quel poco. I Carabinieri hanno fortunatamente recuperato il carrello e i documenti, ma per l’uomo si sono aperte le porte del carcere, in attesa di giudizio – una fine che, in un contesto locale, fa eco alle storie di tanti altri che cadono nella spirale del vizio, lasciando indietro vittime innocenti.

Come napoletano che vive e respira queste dinamiche, mi chiedo: quanto ancora dovremo assistere a questi atti prima che vengano affrontati i veri problemi, come la mancanza di sostegno per gli anziani e la regolazione di un’industria del gioco che sfrutta la fragilità? Napoli merita di più di queste storie di crudeltà; merita una comunità che protegga i suoi più vulnerabili.

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