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Cronaca

Ennesimo inseguimento a Casapulla: un 18enne spacciatore scappa sullo scooter della madre, tra le vie notturne del paese.

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Ennesimo inseguimento a Casapulla: un 18enne spacciatore scappa sullo scooter della madre, tra le vie notturne del paese.

#InseguimentoNotturnoACasapulla: Quando la notte porta guai per un giovane spacciatore del territorio casertano

Nel buio delle strade di Casapulla, un episodio che ci ricorda quanto il problema della droga sia radicato nelle nostre comunità ha visto protagonisti un 18enne di Casagiove e i carabinieri della Stazione di San Prisco. Come cronista locale, non posso fare a meno di riflettere su come questi fatti, seppur circoscritti, rivelino le crepe di un tessuto sociale che conosciamo fin troppo bene: qui, tra i vicoli familiari e le piazze affollate di giorno, la notte nasconde storie di disperazione e scelte affrettate.

È successo durante un’operazione antidroga di routine, quando i militari hanno intercettato il ragazzo mentre cedeva sostanze illecite. Invece di arrendersi all’alt dei carabinieri, ha optato per una fuga spericolata sullo scooter della madre, trasformando una tranquilla serata in un inseguimento che ha rischiato di mettere in pericolo i residenti. Il giovane aveva appena consegnato quattro dosi di hashish – per un peso totale di 3,7 grammi. Questa resistenza, tipica di chi è intrappolato in un ciclo di illegalità, non ha fatto altro che complicare la sua situazione, evidenziando un atteggiamento che, nel nostro territorio, spesso deriva da una miscela di giovanile impulsività e mancanza di alternative.

I carabinieri, con la professionalità che ci aspettiamo da chi pattuglia queste zone ogni giorno, hanno rapidamente interrotto la fuga, sequestrando la droga trovata addosso al ragazzo. È stato così deferito in stato di libertà alla Procura di Santa Maria Capua Vetere, con accuse che vanno dallo spaccio di stupefacenti alla resistenza a pubblico ufficiale. Come chi vive qui da anni, non posso non commentare: episodi come questo non sono isolati; riflettono un problema più ampio, dove il piccolo spaccio di quartiere potrebbe collegarsi a reti più estese, alimentando un circolo vizioso che colpisce i nostri giovani e destabilizza la comunità. Le indagini in corso, mirate a smantellare eventuali organizzazioni più grandi, sono un segnale positivo, ma ci ricordano che serve un impegno collettivo – dalle famiglie alle istituzioni – per affrontare le radici di questa piaga.

In un’area come la nostra, segnata da storie simili, è chiaro che non bastano solo le denunce: dobbiamo interrogarci sul perché un ragazzo di 18 anni finisca su questa strada, e come prevenire che altri seguano il suo esempio. La notte a Casapulla e dintorni continua a essere un terreno instabile, ma con consapevolezza e azione locale, possiamo sperare in un domani più sicuro.

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