Cronaca
Ennesimo blitz a Porta Capuana: uomo di origini marocchine trovato con psicofarmaci illeciti in casa a Napoli
#ArrestoASpacciatorePortaCapuana: La Questura Di Napoli Non Molla La Presa Sulla Droga Nel Quartiere
Nella vivace Napoli, dove i vicoli storici si intrecciano con le sfide quotidiane della criminalità, la Questura sta portando avanti un’intensificazione dei controlli per arginare il dilagante traffico di stupefacenti e il possesso illegale di armi, soprattutto nei rioni più esposti. È una strategia che, da queste parti, sappiamo essere vitale quanto controversa: mentre da un lato rafforza la sicurezza, dall’altro alimenta dibattiti su come queste operazioni arrivino spesso in ritardo rispetto ai bisogni reali della comunità.
Ieri mattina, in uno di quei controlli rutinieri che ormai fanno parte del paesaggio urbano a Porta Capuana, gli agenti del Commissariato Vicaria-Mercato hanno intercettato un uomo di 62 anni, nato in Marocco e con una fedina penale segnata da precedenti simili. È stato un intervento tutt’altro che pacifico: alla vista della polizia, l’individuo ha opposto una resistenza violenta e aggressiva, complicando il lavoro degli agenti che, con non poca fatica, sono riusciti a bloccarlo. Durante un servizio di controllo nella zona di Porta Capuana, i poliziotti hanno fermato l’uomo presso la sua abitazione.
Questa vicenda, per chi vive qui, è un esempio lampante di come il piccolo spaccio si annidi negli angoli più insospettabili del quartiere. Nel corso della perquisizione, gli agenti hanno scoperto tre pacchetti di hashish, per un totale di circa 20 grammi – una quantità modesta, ma sufficiente a evidenziare la rete sotterranea che alimenta il consumo locale. Andando oltre, l’ispezione dell’appartamento ha rivelato un vero e proprio arsenale di strumenti illegali: 30 pasticche di un medicinale psicotropo, quasi un migliaio di euro in banconote miste, un bilancino di precisione per pesare le dosi, materiali vari per il packaging e persino un coltello con tracce di sostanza stupefacente sulla lama. La successiva ispezione dell’appartamento ha portato alla scoperta di ulteriori elementi rilevanti: 30 compresse di un farmaco psicotropo, 980 euro in contanti suddivisi in banconote di diverso taglio, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e un coltello la cui lama era intrisa di sostanza stupefacente.
Come cronista che bazzica queste strade da anni, non posso fare a meno di riflettere su quanto questo arresto rifletta le dinamiche profonde di Porta Capuana: un’area ricca di storia e cultura, ma anche di disoccupazione e marginalità sociale, dove il traffico di droga spesso prospera come un’alternativa disperata per alcuni. Tutto il materiale è stato sequestrato, e l’uomo è ora a disposizione della giustizia, in attesa di sviluppi. Eppure, ci chiediamo se queste singole operazioni bastino davvero a scoraggiare il fenomeno, o se serva un approccio più integrato, con risorse dedicate alla prevenzione e al reinserimento.
Le pattuglie della Polizia di Stato continueranno nei prossimi giorni, confermando l’impegno costante per una Napoli più sicura. È una battaglia che, qui sul territorio, viviamo giorno per giorno, con la speranza che ogni arresto sia un passo verso un equilibrio reale tra repressione e cura delle cause profonde.
