Cronaca
Ennesima truffa del “falso familiare” su WhatsApp: 40enne denunciato nel Casertano, mentre gli anziani restano esposti ai raggiri.
Attenzione, anziani nel mirino: un truffatore si finge figlia per rubare 997 euro, arrestato a Caserta! #TruffeAnziani #SicurezzaDigitale #CronacaLocale
In un territorio come il nostro, dove le comunità sono strette e le famiglie si sostengono a vicenda, fa male vedere come i truffatori sfruttino proprio questi legami per colpire i più vulnerabili. Questa storia, ambientata tra le colline di San Marcello Pistoiese, ci riporta alla cruda realtà di come la tecnologia possa trasformarsi in un’arma contro gli anziani soli. Un uomo di 40 anni, originario della provincia di Bari, ha orchestrato una truffa classica del “falso familiare”, fingendosi la figlia di un’anziana per estorcere denaro con una scusa fin troppo banale.
Immaginatevi l’83enne del posto, forse seduta nella sua casa di campagna, che riceve un messaggio disperato su WhatsApp. L’uomo, fingendo affetto e urgenza, ha contattato la donna tramite WhatsApp, spacciandosi per la figlia e chiedendo un aiuto economico immediato. Come cronista locale, non posso fare a meno di riflettere su quanto sia facile cadere in queste trappole in un’era dove le chat sono piene di emoticon e messaggi affettuosi, ma possono nascondere intenzioni malvage. La povera donna, convinta di aiutare la sua vera figlia, ha trasferito ben 997 euro su una carta Postepay, solo per scoprire in seguito l’inganno quando ha parlato con la parente reale. È un campanello d’allarme per tutti noi: quante volte, nei nostri paesi, sentiamo storie simili, e quante ne restano nel silenzio?
Le forze dell’ordine di San Marcello non hanno perso tempo, avviando indagini che hanno sfruttato i tracciamenti bancari per risalire al responsabile. Risultato? Il truffatore è stato rintracciato e bloccato a Caserta, con la carta incriminata ancora in tasca, dimostrando quanto le nostre comunità siano collegate in modo invisibile – e quanto i criminali si spostino con facilità tra province. Come qualcuno che vive qui, mi chiedo: non è ora di rafforzare la collaborazione tra le diverse aree per prevenire questi spostamenti? Il Comando provinciale di Pistoia, nel frattempo, ha ribadito un messaggio che dovremmo incorniciare: diffidate di richieste di denaro via telefono o chat, perché nessuna istituzione seria vi chiederà mai di ricaricare carte prepagate o inviare contanti a domicilio.
Questa vicenda non è solo un fatto di cronaca, ma un invito alla riflessione per le nostre comunità. In un territorio dove gli anziani sono il cuore pulsante delle tradizioni, è frustrante vedere come la solitudine e la fiducia siano armi a doppio taglio. L’appello delle forze dell’ordine è chiaro: in caso di dubbi, fermatevi, contattate i familiari o le autorità. Solo così potremo proteggere chi ha costruito il nostro presente da chi cerca di rubarne il futuro.
