Cronaca
Controlli serrati allo stadio Maradona: la lotta all’abusivismo avanza con sanzioni e sgomberi, un passo necessario per la nostra città.
#ControlliASerrataAlloStadioMaradona: La Polizia Locale di Napoli in prima linea contro caos e abusivismo durante Napoli-Qarabag
In una Napoli che brulica di passione calcistica e disordini urbani cronici, i controlli della Polizia Locale allo stadio Diego Armando Maradona durante la partita Napoli-Qarabag non sono solo routine, ma un segnale di quanto ancora dobbiamo lottare contro i problemi endemici della nostra città. Come cronista locale che vive questi eventi sulla pelle, vedo in queste operazioni un misto di efficienza e frustrazione: da una parte, uno sforzo encomiabile per mantenere l’ordine; dall’altra, la triste ripetizione di vecchie criticità che affliggono le nostre strade, dal traffico selvaggio ai furbi del parcheggio. È il classico esempio di come, nonostante gli sforzi, Napoli si trovi spesso a rincorrere i suoi demoni urbani.
Per garantire sicurezza e fluidità del traffico nelle zone più affollate, la Polizia Locale ha mobilitato ben 89 agenti e un ufficiale, posizionati strategicamente lungo le arterie principali e intorno all’impianto sportivo. Un dispiegamento che, a mio avviso, rispecchia l’impegno costante degli operatori sul campo, ma anche la necessità di risorse maggiori in una città dove gli eventi sportivi amplificano problemi che durano tutto l’anno. Durante l’operazione, gli agenti hanno identificato due violazioni legate all’ordinanza che disciplina la vendita di bevande, una misura essenziale per scongiurare risse e incidenti tra i tifosi. “Per garantire sicurezza e regolare il traffico nelle aree di maggiore affluenza”, come recita il rapporto ufficiale, questa attenzione è vitale, ma non basta a eliminare del tutto il rischio in un contesto dove il caos è all’ordine del giorno.
Le sanzioni non si sono limitate alle bevande: sono stati rimossi 92 veicoli in sosta irregolare, tra cui 11 motocicli, e emessi 107 verbali per infrazioni al Codice della Strada, come intralcio alla circolazione e occupazione di spazi riservati. Qui, da napoletano doc, non posso fare a meno di riflettere su come questi numeri rivelino una cultura stradale che, pur piena di vitalità, spesso sfocia in inciviltà. È frustrante pensare che, mentre famiglie e tifosi cercano di godere della partita, debbano navigare attraverso un mare di auto parcheggiate alla va-via, un problema che affonda le radici nelle lacune dell’educazione civica e nella scarsità di alternative come parcheggi pubblici adeguati.
Particolare enfasi è stata posta sui parcheggiatori abusivi, con 7 individui sanzionati e il denaro illegale sequestrato. Parallelamente, controlli su 9 attività commerciali hanno portato alla luce irregolarità, soprattutto per l’occupazione abusiva di suolo pubblico. Questi interventi, parte di un piano più ampio di prevenzione, sottolineano il duplice volto di Napoli: una città vivace, ma preda di un abusivismo che erode la legalità e sottrae risorse alla comunità. Come chi vive qui da anni, mi chiedo quanto ancora dovremo affidarci a questi blitz per arginare fenomeni che, se affrontati alla radice, potrebbero migliorare la qualità della vita per tutti.
In fondo, queste operazioni rafforzano l’idea che la sicurezza urbana a Napoli non è solo una questione di multe e sequestri, ma di un impegno collettivo per cambiare abitudini radicate. La Polizia Locale dimostra ancora una volta di essere in prima linea, ma è chiaro che, per eventi come questo, servono soluzioni strutturali – dal potenziamento dei trasporti pubblici all’educazione civica – per trasformare questi interventi da reazioni a prevenzione vera. Qui, nel cuore di Napoli, continuiamo a sperare in un futuro dove lo stadio non sia solo un tempio del calcio, ma un simbolo di ordine e comunità.
