Cronaca
Controlli al Maradona durante Napoli-Eintracht: denunciati cinque parcheggiatori abusivi, un problema che persiste in città.
#ChampionsANapoli: Quando il calcio incontra le ombre della città
Mentre il Napoli arrancava in campo durante la serata di Champions League, l’esterno dello stadio “Diego Armando Maradona” diventava teatro di una battaglia quotidiana contro le consuete piaghe urbane. #Napoli #SicurezzaStadi #ChampionsLeague
Come cronista di queste strade, non posso fare a meno di riflettere su come una notte di grande calcio finisca per rispecchiare le contraddizioni di Fuorigrotta e del suo quartiere. I carabinieri della compagnia di Napoli Bagnoli hanno sferrato un’operazione mirata, non solo per il match contro l’Eintracht Francoforte, ma per arginare quel fenomeno che torna ciclicamente a infestare le zone attorno allo stadio: i parcheggiatori abusivi. È un rituale tristemente familiare, dove l’euforia del tifo si scontra con l’opportunismo di chi trasforma ogni evento sportivo in un business illegale.
Il risultato dell’intervento è emblematico di un problema radicato: cinque individui, tutti con un passato di recidive, sono stati denunciati per esercizio abusivo di attività di parcheggiatore, dopo aver collezionato sanzioni negli ultimi due anni. Non è solo una questione di multe, ma di una presenza che si infiltra nelle pieghe della vita quotidiana, rendendo le serate di calcio una vera e propria seccatura per i residenti e i tifosi onesti. Qui a Napoli, dove il caos stradale è già un’arte, questi “guardamacchine” non fanno che amplificare il disordine, sottraendo spazi pubblici e alimentando un’economia sommersa che ci fa rimpiangere quanto sia difficile estirpare queste abitudini.
Ma l’operazione non si è limitata a questo. I militari hanno deferito altre tre persone nel corso dello stesso servizio: un uomo di 59 anni, che ha ignorato il divieto di ritorno nel Comune di Napoli, e due individui di 60 e 40 anni, entrambi già sottoposti a un Dacur – il divieto di accesso alle aree urbane. Queste misure fanno parte di un piano più ampio di prevenzione, finalizzato a mantenere l’ordine attorno all’impianto sportivo durante gli eventi internazionali. Come qualcuno che vive e respira queste dinamiche, vedo in tutto ciò una risposta necessaria, ma anche un segnale delle lacune del sistema: quante volte dobbiamo assistere a questi blitz per capire che senza interventi strutturali, i recidivi continueranno a tornare?
In fondo, questa serata ci racconta molto di Napoli: una città vibrante, appassionata, ma ancora intrappolata in un ciclo di sfide sociali. Mentre il calcio unisce, le ombre dei parcheggi e delle violazioni ricordano che la vera vittoria sta nel garantire sicurezza e decoro, non solo dentro lo stadio, ma nelle strade che lo circondano.
