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Cronaca

Chiuso il caso Oasi, nessuna colpa per la morte di Gerardina

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Chiuso il caso Oasi, nessuna colpa per la morte di Gerardina

GiustiziaSì #VeritàEmerge #ArianoIrpino: dopo due anni, finalmente la verità sulla morte di Gerardina Corsano.

La comunità di Ariano Irpino può finalmente tirare un sospiro di sollievo: la vicenda che aveva scosso la città si è conclusa con l’archiviazione del procedimento penale a carico di Pina Scaperrotta e Luigi Trancuccio, titolari della pizzeria Oasi. La decisione del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento ha messo fine a due anni di dolore e sospetti infondati.

Tutto era iniziato nell’autunno del 2023, quando Gerardina Corsano, 46 anni, era deceduta all’ospedale Frangipane di Ariano Irpino pochi giorni dopo aver cenato con il marito Angelo Meninno alla pizzeria Oasi. I due erano stati colti da violenti spasmi e ricoverati d’urgenza, e in un primo momento gli investigatori avevano ipotizzato un caso di intossicazione alimentare da botulino. L’episodio aveva destato forte allarme e indignazione, travolgendo la pizzeria in un’ondata di sospetti.

Ma dopo oltre dodici mesi di accertamenti, analisi e consulenze tecniche, la verità è finalmente emersa: la morte di Corsano sarebbe stata causata da intossicazione da fosfina, una sostanza chimica usata in ambito agricolo per la disinfestazione dei cereali e non riconducibile in alcun modo ai prodotti alimentari serviti nel locale. Le perizie hanno escluso in modo categorico la presenza di sostanze tossiche o tracce di botulino negli alimenti e negli ingredienti sequestrati.

“La decisione del giudice conferma quanto sostenuto sin dall’inizio della vicenda”, ha commentato l’avvocato Gazzella, sottolineando come i suoi assistiti abbiano sempre operato “nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e con grande senso di responsabilità verso la clientela”. “Dopo due anni di dolore e sospetti infondati, la verità è stata finalmente riconosciuta”, ha aggiunto. “Verità e dignità restituite“.

I titolari della pizzeria, Pina Scaperrotta e Luigi Trancuccio, hanno espresso gratitudine alla comunità arianese per la vicinanza dimostrata e hanno annunciato la volontà di proseguire l’attività con lo stesso impegno e la stessa passione di sempre. “Non ci sono vincitori né vinti, solo la verità”, ha dichiarato Luigi Trancuccio, ringraziando quanti hanno mostrato fiducia e sostegno nel corso di questi anni difficili. “Non ci sono vincitori né vinti“.

La vicenda si è conclusa con un messaggio di rispetto e cordoglio alla famiglia Corsano: “Ricordiamo con commozione Gerardina, e restiamo vicini ai suoi cari di fronte a una perdita tanto dolorosa”. Un capitolo buio della storia di Ariano Irpino si è finalmente chiuso, e la comunità può tornare a guardare avanti con speranza e fiducia.

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