Cronaca
Casoria, autocisterna in fiamme sulla Tangenziale: un altro allarme sicurezza sfiorato per miracolo, tra traffico e rischi quotidiani.
#IncendioAutocisternaCasoria: Un Disastro Sfiorato che Mette a Nudo i Rischi Quotidiani del Nostro Traffico Caotico
Come cronista di queste strade che conosco fin troppo bene, non posso fare a meno di riflettere su quanto accaduto ieri pomeriggio a Casoria: un banale guasto che ha rischiato di trasformarsi in un incubo per tutti noi, in una zona dove il traffico è già un nemico quotidiano. Qui, dove le arterie stradali pulsano di auto e camion, l’incendio di un’autocisterna carica di gasolio ha sfiorato la tragedia, risvegliando paure familiari su sicurezza e pianificazione urbana.
Immaginate la scena: intorno alle 17:30, in piena ora di punta, su quella bretella H39 che funge da gateway essenziale per la Tangenziale di Napoli. Siamo in un’area iper-affollata, circondata da centri commerciali e flusso incessante di veicoli, dove ogni minuto conta. Decine di guidatori, probabilmente diretti a casa o al lavoro come tanti di noi casoriani, hanno notato l’autocisterna ferma sul bordo destro della strada, con fiamme che lambivano la fiancata e minacciavano il serbatoio di quel liquido così volatile. È stato un momento di panico diffuso, un promemoria brutale di quanto la nostra routine possa essere precaria.
La risposta è stata immediata, e qui devo dare atto alla macchina dei soccorsi che, malgrado le solite lamentele sulla burocrazia, ha funzionato come un orologio. I Vigili del Fuoco del distaccamento di Afragola si sono precipitati sul posto, trasformando l’emergenza in una “corsa contro il tempo”. Quei “caschi rossi” hanno lavorato con una rapidità che ha evitato il peggio, contenendo le fiamme prima che raggiungessero il carburante e mettendo in sicurezza l’intera area. È un intervento che merita applausi, ma anche una domanda critica: quante volte dobbiamo sfiorare il disastro per investire di più in controlli preventivi su questi giganti della strada?
Le indagini preliminarie puntano a un guasto meccanico o un cortocircuito, forse partito da uno pneumatico, ma come locale che conosce le dinamiche qui, non posso ignorare il contesto più ampio. Questa bretella è un collo di bottiglia perenne, con il traffico che si ingolfa facilmente, e un evento simile ha inevitabilmente bloccato tutto. Per ore, l’arteria è stata chiusa, con un dispiegamento massiccio: Carabinieri, Polizia Stradale, personale di Autostrade e, in prima fila per la viabilità, la Polizia Locale di Casoria sotto il comando di Pasquale Pugliese. Hanno coordinato il caos, garantendo che nessuno si facesse male, ma è impossibile non commentare quanto questo highlights i problemi cronici della nostra rete stradale. In un territorio come il nostro, dove il pendolarismo è la norma, un maxi-intervento del genere non fa altro che amplificare le inefficienze, lasciando migliaia di persone bloccate e frustrate.
Alla fine, i pompieri sono riusciti a spegnere completamente le fiamme e a bonificare la zona, restituendo un po’ di normalità. Il sindaco Raffaele Bene ha espresso il suo ringraziamento a tutti i coinvolti, elogiando in particolare la professionalità della Polizia Locale e degli operatori. Ed è giusto: senza il loro coordinamento, un semplice guasto avrebbe potuto escalare in un disastro con ripercussioni enormi per la comunità. Ma come qualcuno che vive questi eventi da dentro, non posso chiudere senza una nota di riflessione. Casoria merita di più di queste avventure sul filo del rasoio – un piano di manutenzione più robusto e una maggiore attenzione alla sicurezza potrebbero trasformare queste storie da potenziali tragedie a semplici note di cronaca. Qui, dove ogni strada racconta una parte della nostra vita, è tempo di agire prima che il prossimo allarme suoni.