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Cronaca

Caserta chiama: Reggia aperta gratis il 7 dicembre per la tradizionale Domenica al Museo, un’opportunità da non perdere per i locali.

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Caserta chiama: Reggia aperta gratis il 7 dicembre per la tradizionale Domenica al Museo, un’opportunità da non perdere per i locali.

#GratuitaLaReggiaDiCaserta: Un tuffo nella storia locale il 7 dicembre, tra opportunità e qualche inevitabile coda! #DomenicaAlMuseo #CasertaCultura

Qui a Caserta, dove la Reggia vanvitelliana non è solo un monumento ma il cuore pulsante della nostra identità, l’evento del 7 dicembre per “Domenica al Museo” rappresenta un’opportunità d’oro per riscoprire questo gioiello borbonico senza spendere un euro. Organizzato dal Ministero della Cultura, l’ingresso gratuito al Complesso vanvitelliano – che include gli Appartamenti reali e il Parco reale – è un segnale positivo per chi, come me, vive quotidianamente le dinamiche di un territorio spesso trascurato dal turismo mainstream. Eppure, mentre celebriamo questa accessibilità, non possiamo ignorare le solite sfide logistiche che rendono tali eventi un misto di eccitazione e pazienza casertana.

Per evitare che la folla trasformi la giornata in un caos, i biglietti saranno disponibili online su TicketOne a partire dal 1° dicembre, con un tetto massimo di cinque per account – una misura intelligente contro il bagarinaggio, che qui da noi è un problema ricorrente durante le grandi occasioni. In alternativa, chi preferisce l’approccio last-minute può procurarsene uno direttamente alla biglietteria di piazza Carlo di Borbone a partire dalle 8.30. Ma come chi conosce le strade affollate di Caserta sa bene, pianificare in anticipo non è unoptional: gli accessi sono vincolati a fasce orarie precise, e solo così si evita di rimanere fuori dai cancelli. I visitatori devono presentarsi al cancello centrale o a quello di corso Giannone senza accamparsi in anticipo, mentre i possessori della ReggiaCard2025 godranno di un ingresso privilegiato da corso Giannone, un piccolo lusso che fa la differenza per i nostri fedelissimi locali.

Una volta arrivati, sarà essenziale mostrare il codice a barre del biglietto, che sia su carta o sullo schermo del telefono, perché una volta usciti, non si rientra più – una regola ferrea che, a mio avviso, incoraggia a gustarsi ogni momento senza distrazioni. Per gestire i flussi, sono previste due file separate: una per chi opta solo per il Parco reale (escludendo il Giardino Inglese, purtroppo chiuso) e un’altra per chi include gli Appartamenti. I più ambiziosi dovranno seguire un percorso obbligato: se arrivi tra le 8.30 e le 12.30, inizia dagli Appartamenti reali per poi esplorare il Parco; al contrario, dopo le 12.30, si inverte l’ordine. E attenzione, nelle ore di punta, potreste trovarvi in coda al Vestibolo superiore, un dettaglio che ricorda come, nonostante le buone intenzioni, la nostra Reggia non è immune al sovraccarico di visitatori – un riflesso delle risorse limitate che il territorio deve ancora potenziare.

Gli orari di apertura parlano chiaro: gli Appartamenti reali saranno accessibili dalle 8.30 alle 19.15 (con ultimo ingresso alle 18.15), gli Appartamenti della Regina dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00, la Cappella Palatina dalle 8.30 alle 18.15 (ultimo ingresso alle 18.10), mentre il Parco reale chiuderà alle 15.30 (ultimo ingresso alle 14.30). Alcune aree, come le Sale Vanvitelli o il Teatro di Corte, resteranno off-limits, una scelta comprensibile per preservare il sito ma che, da un punto di vista locale, ci fa riflettere su quanto ancora ci sia da fare per una gestione più inclusiva. Per rendere la visita più piacevole, troverete servizi come la caffetteria nel Cannocchiale, il chiosco e il ristorantino “Diana e Atteone” vicino alla Fontana, oltre al noleggio di bici, navette e golf car per muoversi nel Parco. I bookshop nel Palazzo reale e nelle Serre di Graefer saranno aperti, offrendo un tocco di merchandising che, personalmente, vedo come un modo per sostenere l’economia locale in un contesto di valorizzazione culturale.

In un territorio come il nostro, dove la Reggia simboleggia non solo bellezza ma anche le sfide di un’eredità da proteggere, questo evento è un invito a tutti – casertani e non – a immergersi nella storia senza barriere. Pianificate bene, rispettate le regole e godetevi ogni dettaglio: è un’occasione per rafforzare il legame con il nostro patrimonio, ricordandoci che, tra le fontane e i giardini, c’è molto più di un semplice giro turistico. Qui a Caserta, eventi del genere ci ricordano che il vero lusso è condividere la nostra ricchezza culturale con chi la apprezza.

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