Cronaca
Casella torna a casa, ma la giustizia è ancora in attesa
#NapoliNonDimentica: il boss Giuseppe Casella torna a casa, ma la sua libertà è relativa.
Una scarcerazione “pesante” come quella di Giuseppe Casella, il 47enne ras di Ponticelli considerato una figura apicale dell’omonima famiglia criminale, non può passare inosservata. La Corte di Appello di Napoli ha disposto la sostituzione della misura cautelare in carcere con quella degli arresti domiciliari, motivandola con ragioni di salute. Casella soffre di una severa forma di cardiopatia ischemica, patologia che lo ha già costretto a un delicato intervento chirurgico. Il suo ritorno a casa, sebbene confinato tra le mura domestiche, non è una notizia di poco conto, poiché è considerato dagli investigatori uno degli uomini chiave della “holding” criminale che gestisce gli affari illeciti tra il Lotto 0 e il quartiere Barra.
_”Il suo curriculum criminale è già segnato da una condanna in primo grado a 14 anni per associazione mafiosa e da un’altra, a 3 anni e 6 mesi, per l’estorsione ai danni di un parcheggiatore abusivo, Michele Frattini, che fu minacciato e picchiato dal clan.”_ Questo è ciò che gli inquirenti sanno di lui, e adesso il timore è che il suo rientro possa alterare i delicati e instabili equilibri criminali di Ponticelli. Il maxi-blitz del novembre 2022 aveva inferto un colpo durissimo all’organizzazione, decapitando i vertici del clan e portando a oltre 60 arresti.
Il suo ritorno, sebbene dettato da motivi di salute e soggetto a restrizioni, riposiziona una pedina strategica sullo scacchiere di Napoli Est. Gli inquirenti monitoreranno con la massima attenzione eventuali segnali di “fibrillazione”, temendo che la sua presenza possa fungere da catalizzatore per la riorganizzazione delle file del clan o scatenare nuove tensioni con i gruppi rivali per il controllo del territorio. La sua libertà è relativa, ma l’impatto che potrebbe avere sulla scena criminale napoletana è tutt’altro che trascurabile.
