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Cronaca

Cardarelli in allarme: Aumento della violenza sulle donne, 183 casi soccorsi in dieci mesi, un segnale preoccupante per la nostra comunità.

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Cardarelli in allarme: Aumento della violenza sulle donne, 183 casi soccorsi in dieci mesi, un segnale preoccupante per la nostra comunità.

Allarme a Napoli: Violenze sulle donne al Cardarelli sfiorano i 200 casi nel 2025, un record che fa riflettere #StopViolenzaDonne #NapoliResiliente #CampaniaAlerta

Come cronista locale cresciuto tra le strade caotiche e accoglienti di Napoli, non posso fare a meno di riflettere su come un dato come questo – 183 donne arrivate al Pronto Soccorso dell’ospedale Cardarelli per violenze di genere nei primi dieci mesi del 2025 – non sia solo un numero, ma un campanello d’allarme che risuona nelle nostre comunità. È una media drammatica, più di un caso ogni due giorni, un ritmo che ci costringe a guardare oltre le statistiche e interrogarsi sul tessuto sociale della nostra città, dove la bellezza del Golfo si scontra con ombre persistenti di disuguaglianze e silenzi.

In una Napoli che conosco fin troppo bene, con i suoi vicoli storici e la vitalità quotidiana, questo trend in crescita è un pugno allo stomaco. Nel 2024, gli accessi erano stati 180, mentre nel 2023 si fermavano a 175, confermando un aumento costante che ci colloca tra le zone più critiche d’Italia per questi episodi. Non è una sorpresa per chi vive qui: il Cardarelli, da sempre un pilastro sanitario per la Campania, si ritrova a gestire non solo emergenza medica, ma anche un’emergenza sociale che affonda le radici in dinamiche familiari e culturali spesso ignorate. È come se, nonostante i progressi, le vecchie ferite della nostra società – dalla pressione economica alle tensioni domestiche – continuassero a lacerare, lasciando segni indelebili su chi subisce.

Dal 2016, con l’avvio del Percorso Rosa, l’ospedale ha accolto circa 1.700 donne, offrendo un approccio completo che va oltre le cure immediate. Per ciascuna, si attiva una rete di supporto che include, su richiesta, i servizi territoriali antiviolenza e l’assistenza per denunciare alle autorità. Questo non è solo un protocollo: è un’àncora di salvezza in una città dove il senso di comunità può essere sia risorsa che barriera. Da napoletano, apprezzo come il Cardarelli si erga a baluardo sociale, ma mi chiedo: non è ora che le istituzioni locali investano di più in prevenzione, magari rafforzando le reti nei quartieri periferici dove questi drammi spesso esplodono? Un’ospedale non può fare tutto da solo; serve un impegno collettivo per smontare i tabù che ancora avvolgono questi temi.

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Cardarelli ribadisce il proprio ruolo, ricordando l’attivazione del numero dedicato:
+39 366 613 9828.
È un presidio che, in una realtà come la nostra, dove le storie di resilienza si intrecciano con quelle di dolore, si conferma non un’opzione, ma una necessità urgente. Come giornalisti e cittadini di Napoli, dobbiamo usare questi momenti per spingere verso un cambiamento reale, trasformando i numeri in narrazioni di empowerment e solidarietà. La nostra città merita di più, e sta a noi farne una priorità.

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