Cronaca
Carabinieri in azione a Castel Volturno: quattro giovani finiscono nei guai, ennesimo segnale di tensioni locali.
#BlitzCarabinieri a Castel Volturno: Giovani armati e guai con la droga mettono in crisi la sicurezza locale! #CastelVolturnoSicura #PrevenzioneGiovani
In un angolo della Campania dove le strade raccontano storie di quotidiana tensione, Castel Volturno si ritrova ancora una volta al centro di un’operazione che fa riflettere sulla deriva dei nostri ragazzi. I Carabinieri della locale Tenenza hanno condotto un controllo mirato per mantenere l’ordine, trasformandolo in un vero e proprio giro di vite contro il porto abusivo di armi, un problema che qui, tra quartieri affollati e un tessuto sociale sfilacciato, sembra non accennare a diminuire.
Immaginate la scena: una pattuglia che setaccia le vie, pronta a prevenire furti o risse, e che invece inciampa in un quartetto di giovani con le tasche cariche di pericoli. Non si tratta di un episodio isolato, ma di un campanello d’allarme per una comunità che, come chi scrive da anni queste cronache, sa bene quanto la presenza di coltelli tra i giovani sia sintomo di una frustrazione più profonda, magari alimentata da disoccupazione e mancanza di opportunità. I fatti parlano chiaro: tutti e quattro i ragazzi sono stati trovati in possesso di lame, pronte all’uso, durante perquisizioni che non hanno lasciato spazio a scuse.
Tra loro, spiccano un 21enne e un 19enne del posto, entrambi di Castel Volturno, che si sono ritrovati denunciati per aver portato con sé un coltello con lama da 8 centimetri il primo, e uno da 10 centimetri l’altro – armi che, in un territorio segnato da vecchi rancori e nuove tensioni, potrebbero facilmente scatenare guai ben più seri. Ma non sono soli: due amici provenienti da Giugliano in Campania, un 18enne e un 20enne, completano il quadro, anch’essi “armati” di coltelli a lama da 10 centimetri. Come cronista locale, non posso fare a meno di chiedermi se questi oggetti non siano solo un vezzo giovanile o, peggio, un’abitudine radicata in ambienti dove la diffidenza è all’ordine del giorno.
La situazione si complica per tre di loro – il 21enne di Castel Volturno e i due da Giugliano – con una segnalazione alla Prefettura di Caserta per detenzione di hashish. Quantità modeste, certo: 1,3 grammi per il 21enne, 2,5 per il 20enne e 4 per il 18enne, ma sufficienti a far scattare un’ulteriore accusa in un contesto dove la droga è spesso il filo che lega disagio sociale a reati più gravi. È qui che emerge il lato più amaro: queste non sono solo cifre su un verbale, ma segnali di un problema endemico, dove i giovani della zona, tra famiglie in difficoltà e servizi scarsi, finiscono per cadere in tranelli che segnano il loro futuro.
E poi c’è il caso del 18enne, quello che forse fa più discutere. Non solo è stato trovato con hashish e un coltello, ma era anche al volante di una Lancia Ypsilon, trasformando una semplice uscita in un disastro annunciato. I Carabinieri non hanno esitato: ritiro immediato della patente, un colpo duro per un ragazzo che, come tanti qui, sognava forse di evadere dalla routine ma si è invece ritrovato a piedi, con una sfilza di denunce alle calcagna. In un territorio come il nostro, dove il trasporto è vitale per lavoro o studio, questa misura suona come una lezione severa, ma necessaria, per chi confonde libertà con irresponsabilità.
Alla fine, episodi come questo non fanno che rafforzare l’idea che Castel Volturno, con le sue bellezze e le sue piaghe, abbia bisogno di più che semplici controlli: servono interventi sociali veri, dal sostegno alle famiglie alle attività per i giovani, per spezzare il circolo vizioso di armi e sostanze. Come chi vive e respira queste storie ogni giorno, spero che questa storia serva da sveglia per tutti noi.
