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Cronaca

Campagna in lutto per Enrico e Gabriele: un’altra ferita che segna la nostra comunità.

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Campagna in lutto per Enrico e Gabriele: un’altra ferita che segna la nostra comunità.

#TragediaSulleStradeDiCampagna: Due Giovani Vite Spezzate in un Incidente Notturno #LuttoCampagna #SicurezzaStradale

La piccola comunità di Campagna, annidata tra le colline della provincia di Salerno, è stata colpita da un dolore profondo che ha lasciato tutti noi senza parole. Quest’ennesima tragedia sulle nostre strade rammenta quanto sia fragile la vita quotidiana in un territorio dove le autostrade tagliano come lame attraverso i paesaggi familiari, spesso portando più pericoli che connessioni.

Ieri mattina, la notizia ha fatto il giro del paese come un’onda gelida: Enrico Gonnella, 30 anni, e Gabriele Viviani, 22 anni, due giovani radici della nostra terra, hanno perso la vita in un incidente devastante sull’Autostrada del Mediterraneo, tra Eboli e Campagna. Erano le 3.30 della notte tra sabato e domenica quando la loro Audi A3, mentre rientravano da una serata tra amici, si è schiantata contro il guardrail a pochi metri dallo svincolo di Campagna. Immaginate la scena: una strada buia, forse troppo familiare per chi la percorre ogni giorno, che si trasforma in un inferno di lamiere. Passanti occasionali hanno avvistato l’auto ridotta a un relitto e hanno subito chiamato i soccorsi, innescando una catena di interventi che, purtroppo, non ha potuto cambiare l’esito.

Sul luogo sono arrivati i mezzi del 118, il personale del Vopi e un’automedica, supportati dai vigili del fuoco di Eboli, che hanno estratto i corpi dalle lamiere contorte. Gli agenti della polizia stradale, guidati dall’ispettore Cosimo Di Cicco, hanno lavorato per ore sotto le luci artificiali, raccogliendo indizi per ricostruire la dinamica. È un rituale che qui conosciamo fin troppo bene: le indagini meticolose su strade che, nonostante i nostri appelli locali, continuano a essere teatro di questi drammi. Le salme sono state portate all’obitorio dell’ospedale di Eboli, dove il medico legale Luigi Mastrangelo ha condotto un esame esterno. Su indicazione della Procura di Salerno, l’auto è stata sequestrata per verifiche approfondite, ma non si è proceduto con l’autopsia, permettendo così alle famiglie di organizzare i funerali già per domani, martedì alle 11, nella chiesa di San Michele Arcangelo.

Ora, mentre aspettiamo risposte dalle indagini, ci chiediamo cosa possa aver causato questo schianto. Non ci sono altri veicoli coinvolti, quindi le ipotesi – velocità eccessiva, una distrazione fatale, un colpo di sonno, un guasto o persino un malore – pesano come macigni su una comunità che da anni lotta contro la mancanza di controlli adeguati su queste tratte. La carreggiata è stata chiusa parzialmente per i soccorsi, ma fortunatamente, con il traffico notturno ridotto, non ci sono stati ulteriori disagi – un piccolo sollievo in mezzo a tanto dolore.

Qui a Campagna, dove tutti si conoscono e le storie si intrecciano come le vie del nostro borgo, la perdita di Enrico e Gabriele ha aperto una ferita collettiva. Erano ragazzi solari, sempre pronti ad aiutare, profondamente legati al nostro territorio: Enrico, con i suoi 30 anni, rappresentava l’energia di chi sta costruendo il futuro; Gabriele, a 22 anni, l’entusiasmo della gioventù. Sui social, fin dall’alba, si sono riversati fiumi di messaggi di affetto e ricordi, un’onda di umanità che sottolinea quanto queste tragedie ci uniscano, ma anche quanto ci rendano vulnerabili. «La nostra comunità piange la scomparsa di due giovani vite spezzate troppo presto. Ci stringiamo alle famiglie Viviani e Gonnella con profondo dolore e sincera partecipazione», ha dichiarato il sindaco Biagio Luongo, parlando a nome di un’amministrazione che, come tanti di noi, si sente impotente di fronte a questi eventi ricorrenti.

Anche l’Asd Calcio Campagna, un pilastro della vita locale, ha espresso il suo cordoglio, ricordando i due come figure attive e care. Domani, quando la campana della chiesa di San Michele suonerà per l’ultimo addio, l’intero paese si fermerà, riflettendo non solo su questa perdita, ma su come possiamo rendere le nostre strade più sicure, per evitare che altre famiglie debbano subire lo stesso strazio. In un territorio come il nostro, dove la bellezza dei paesaggi convive con i rischi della modernità, è un richiamo a non voltare lo sguardo altrove.

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