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Cronaca

Autorità sequestrano vasta discarica di abiti usati nel Parco del Vesuvio: ennesimo affronto alla nostra eredità naturale.

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Autorità sequestrano vasta discarica di abiti usati nel Parco del Vesuvio: ennesimo affronto alla nostra eredità naturale.

#DiscaricaAbusivaNelVesuvio: Lo scandalo ambientale che avvelena il cuore del nostro territorio

Nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio, a Somma Vesuviana, un’altra ferita aperta al nostro paesaggio: una vasta discarica illegale di indumenti usati è stata scoperta e sequestrata dai Carabinieri Forestali, rivelando quanto sia fragile l’equilibrio ambientale che dovremmo proteggere ogni giorno. Una vera e propria maxi discarica abusiva a cielo aperto, trasformata in un deposito illegale di indumenti usati. Come cronista locale, non posso fare a meno di riflettere su come questi episodi non siano solo infrazioni, ma veri e propri attacchi al territorio che tutti noi respiriamo e viviamo.

Immaginate una ex cava, grande circa 5.000 metri quadrati, situata al confine tra Somma Vesuviana e Nola: un’area che poteva essere un’opportunità per il recupero ambientale, ora ridotta a un cumulo di 15.000 metri cubi di rifiuti tessili, abbandonati senza alcuna autorizzazione. I militari del Nucleo Carabinieri Parco Nazionale del Vesuvio di Ottaviano hanno condotto un’operazione meticolosa, utilizzando droni per mappare dall’aria l’estensione di questo disastro. È un metodo moderno che evidenzia il salto tecnologico nelle indagini, ma che purtroppo conferma quanto sia radicato il problema: balle di abiti usati, stracci e scarti tessili sparsi direttamente sul terreno, innescando rischi per il suolo, l’acqua e l’aria che circonda le nostre comunità.

Denunciare i fatti è essenziale, ma come qualcuno che vive qui, devo sottolineare il contesto più ampio. Questa non è solo una storia di illeciti isolati; è un sintomo di un’emergenza cronica nell’area vesuviana, dove l’abbandono di rifiuti – spesso legati a economie informali – minaccia il nostro ecosistema unico. Il rappresentante legale della società responsabile, con sede a Grumo Nevano, è stato denunciato per gestione non autorizzata di rifiuti e discarica abusiva, aggravata dall’essere parte di un’attività d’impresa. Si tratta di accuse gravi, che ricordano quanto poco valore si dia a volte alla tutela di un patrimonio naturale che attrae turisti e sostiene la nostra identità locale.

Questi sequestri, come questo, fanno parte di un impegno costante contro gli ecoreati, ma non bastano se non cambiamo le abitudini sul territorio. Come possiamo promuovere un turismo sostenibile o un’agricoltura di qualità se permettiamo che luoghi come il Vesuvio diventino discariche? È un invito alla riflessione per tutti noi: istituzioni, imprese e cittadini. Solo affrontando le radici di questi problemi – dalla mancanza di controlli alle pressioni economiche – potremo davvero salvaguardare il nostro angolo di Campania.

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