Cronaca
Ancora in circolazione auto a noleggio con targhe false: denunciato un 27enne del posto. (68 caratteri)
Un giovane nolano nei guai per auto con targhe spagnole false: la rete del riciclaggio colpisce ancora a Saviano #CronacaLocale #PoliziaStradale #Saviano
A Saviano, un ennesimo episodio che fa riflettere sulle maglie larghe del mercato nero delle auto: un 27enne residente a Nola è finito nei guai per aver noleggiato un veicolo con documenti contraffatti e targhe spagnole finte, scoperti durante un controllo di routine della Polizia Stradale. Come cronista che bazzica queste strade da anni, non posso fare a meno di notare come questi fatti non siano solo episodi isolati, ma segnali di un problema più profondo che affligge il nostro territorio, dove il riciclaggio di auto rubate si intreccia con l’economia sommersa, magari facilitata dalla vicinanza con Napoli e le sue dinamiche criminali.
La storia è semplice, ma emblematica: domenica scorsa, gli agenti del Distaccamento di Nola hanno fermato il giovane alla guida di quest’auto, apparentemente regolare ma con dettagli che non quadravano. L’esame della carta di circolazione ha svelato subito l’inganno: caratteri irregolari, tecniche di stampa anomale e incongruenze con il numero di telaio del veicolo, che hanno confermato la contraffazione. Il veicolo è stato immediatamente sequestrato e il conducente denunciato all’autorità giudiziaria. Secondo gli inquirenti, questa auto potrebbe essere parte di un giro più ampio di veicoli rubati o noleggiati illegalmente, un meccanismo che, qui da noi, spesso serve a mascherare furti e riviste per il mercato parallelo.
Non è una sorpresa, per chi come me segue le cronache locali: la Polizia Stradale sta intensificando i controlli come parte di una strategia più ampia contro il traffico illecito di automobili, e negli ultimi mesi questi sforzi hanno già portato al sequestro di decine di veicoli, restituendoli ai proprietari o alle aziende di noleggio. Ma come un abitante del territorio, mi chiedo se basti. Qui a Nola e Saviano, dove la disoccupazione giovanile morde e le opportunità sono scarse, è fin troppo facile scivolare in questi giri loschi – non sto giustificando, eh, ma è una realtà che vediamo tutti i giorni. Magari quel 27enne pensava di fare un affare veloce, senza immaginare le conseguenze, ma episodi del genere rischiano di alimentare un circolo vizioso, dove il piccolo imbroglio alimenta reti più grandi.
Insomma, questa operazione è un passo nella giusta direzione, ma serve di più: controlli più capillari, magari educazione nelle scuole sul rischio di questi traffici, e un’attenzione reale alle cause sociali che spingono qualcuno a tentare la sorte. La nostra comunità merita di più di queste ombre, e speriamo che storie come questa servano da campanello d’allarme per tutti.
