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Cronaca

Ancora contrabbando a Napoli: due arresti nel quartiere Don Guanella, un problema che persiste.

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Ancora contrabbando a Napoli: due arresti nel quartiere Don Guanella, un problema che persiste.

#SequestroRecordNelRioneDonGuanella: A Napoli, il contrabbando di sigarette colpisce ancora, ma è solo la punta dell’iceberg

Nel cuore pulsante di Napoli, dove le vie del rione Don Guanella sono un misto di vita quotidiana e ombre di illegalità, un semplice giro di pattuglia della Polizia di Stato ha interrotto quella che poteva essere una giornata come tante per i contrabbandieri locali. È frustrante vedere come queste operazioni, pur necessarie, sembrino una goccia in un oceano di problemi endemici, dove il mercato nero non fa che erodere il tessuto sociale di quartieri già provati dalla crisi economica.

Immaginate la scena: agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che transitano per via Don Luigi Guanella, un’area che conosco bene, con i suoi vicoli stretti e le storie di famiglie che lottano per arrivare a fine mese. I poliziotti notano due uomini, un 49enne e un 35enne napoletani, già schedatai per simili bravate, mentre maneggiano scatole sospette da un cortile interno. Non è una novità: qui, il contrabbando è come un’ombra familiare, alimentata da disoccupazione e dalla tentazione di guadagni facili, che però finiscono per danneggiare tutti, dai negozianti onesti ai contribuenti onesti.

A un controllo più attento, emerge il colpo grosso: ben 825 stecche di sigarette prive del sigillo del Monopolio di Stato, stipate in 17 scatole e pesate complessivamente 165 chili. Un carico destinato, senza dubbio, al mercato clandestino del quartiere e delle aree vicine, dove le “bionde” illegali circolano a prezzi stracciati, sottraendo risorse allo Stato e alimentando un’economia sommersa che ci costa tutti. Come cronista locale, non posso fare a meno di riflettere su come questo fenomeno, radicato nella nostra realtà, rifletta un disagio più profondo: la mancanza di alternative per molti, ma anche la complicità silenziosa di chi chiude un occhio per un pacchetto a buon mercato.

I due sono stati arrestati in flagranza per contrabbando di tabacchi lavorati esteri, con il sequestro di tutta la mercanzia. Ora, le indagini vanno avanti per scovare complici e la catena di rifornimento, un labirinto che spesso si perde nei meandri della nostra città. È un passo avanti, certo, ma quante volte abbiamo visto storie simili finire in un circolo vizioso? Da chi vive e scrive di Napoli, mi chiedo: quando smetteremo di trattare il sintomo invece di curare la causa, investendo in opportunità reali per questi quartieri?

In fin dei conti, episodi come questo non sono solo cronaca, ma un campanello d’allarme per la nostra comunità, che merita di più di raid occasionali per respirare aria pulita.

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