Cronaca
Aggressione notturna a un anziano: rubati fucili e contanti, un altro segnale di allarme per la sicurezza locale (72 caratteri)
Shock notturno a Aquara: quando la paura bussa alla porta di casa nostra #Aquara #SalernoSicura #ComunitàInAllarme
Aquara, quel piccolo borgo della provincia di Salerno che tutti conosciamo per le sue stradine acciottolate e la serenità apparente, è stata improvvisamente catapultata in un incubo che fa riflettere sulla fragilità della sicurezza locale. Qui, dove la vita scorre al ritmo delle stagioni e delle chiacchiere al bar, un’aggressione notturna ha non solo ferito un anziano, ma ha anche esposto le crepe di un territorio che si illude di essere immune dai malviventi. Come cronista locale, non posso fare a meno di interrogarmi: è solo un episodio isolato o il sintomo di una sottovalutazione cronica dei rischi nelle nostre zone rurali?
L’accaduto si è verificato nella notte tra martedì e mercoledì, quando tre individui hanno fatto irruzione in un’abitazione ai margini del paese, trasformando un sonno tranquillo in un momento di terrore. L’anziano, un uomo che fa parte della trama quotidiana di Aquara, è stato sorpreso nel sonno, immobilizzato e derubato da questi intrusi che non hanno esitato a usare la forza. Non si è trattato di un furto banale: i ladri hanno rovistato ovunque, portando via denaro contante e, cosa ancora più allarmante, una fuciliera blindata sradicata dal muro, con tutte le armi al suo interno. Fuggiti in fretta, hanno lasciato dietro di sé un’ombra di paura che aleggia ancora su strade che un tempo parevano sicure.
Le forze dell’ordine, guidate dai Carabinieri della Stazione locale, sotto il comando del maresciallo Pierpaolo Coppola, sono intervenute tempestivamente dopo la denuncia dell’anziano. Sul posto si sono aggiunti anche la Polizia municipale e i Vigili del Fuoco per i rilievi e le prime indagini. Da abitante di queste parti, mi chiedo come mai episodi del genere stiano diventando più frequenti: è possibile che i controlli, per quanto intensificati ora, non bastino a scoraggiare bande che sembrano conoscere bene i punti deboli del nostro territorio? Le autorità stanno lavorando per identificare i responsabili, ma questo non cancella l’angoscia che serpeggia tra i vicoli, soprattutto tra chi, come tanti anziani qui, vive in case isolate.
Questa vicenda non fa che amplificare le preoccupazioni della comunità, già provata da simili incursi negli ultimi mesi. Mentre l’anziano riceve l’assistenza psicologica e medica necessaria, le chiamate all’attenzione civica – come segnalare attività sospette – suonano come un appello disperato a una maggiore vigilanza collettiva. Come giornalista radicato in questo angolo di Campania, vedo in questi fatti un invito a riflettere sulla necessità di rafforzare la coesione locale e investire in misure preventive, prima che la paura diventi la nostra nuova normalità. Le indagini proseguono, e noi, qui ad Aquara, attendiamo speranzosi che giustizia prevalga, ma con la consapevolezza che la vera sicurezza parte da noi stessi.
