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Cronaca

Afragola sotto assedio antidroga: sgominato il “bazar” dello spaccio, coppia in manette. Un altro segnale della lotta quotidiana contro il veleno di strada.

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Afragola sotto assedio antidroga: sgominato il “bazar” dello spaccio, coppia in manette. Un altro segnale della lotta quotidiana contro il veleno di strada.

Afragola, un’altra vittoria contro lo spaccio “porta a porta”: la Polizia colpisce al cuore del quartiere #Afragola #PoliziaDiStato #ControlliTerritorio

In un territorio come l’hinterland napoletano, dove le vie di Afragola raccontano storie di quotidianità segnate da sfide sociali, l’ultimo blitz della Polizia di Stato serve da monito e da speranza. Qui, tra le strette strade e i palazzi affollati, un’attività di spaccio che somigliava a un servizio “consegna a domicilio” per i tossicodipendenti locali è stata finalmente interrotta, mettendo in luce quanto la lotta alla droga resti una priorità instancabile per chi vive e respira queste dinamiche giorno dopo giorno.

Immaginatevi via Salicelle, un angolo di Afragola che per molti è sinonimo di vita di quartiere, ma che, come spesso accade, nasconde realtà più oscure. Ieri pomeriggio, gli agenti del Commissariato locale, impegnati in uno dei controlli straordinari disposti dalla Questura di Napoli, hanno notato un andirivieni sospetto davanti a un appartamento al pian terreno – quel tipo di movimento che, per chi conosce il territorio, urla “clienti” di un giro illecito senza bisogno di prove immediate. Approfittando dell’uscita di uno di questi individui, la Polizia è entrata in azione, trasformando un sospetto in un’operazione concreta.

Al centro di tutto, una coppia di residenti: un 29enne e una 30enne, entrambi di Afragola, con lui già noto alle forze dell’ordine per storie simili. Non si tratta solo di numeri o accuse formali – detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio – ma di un riflesso delle difficoltà che affliggono queste comunità, dove il traffico diventa un “punto di riferimento” per chi è intrappolato nella dipendenza. La perquisizione dell’appartamento ha svelato un piccolo ma efficiente setup per il commercio: 25 dosi di marijuana e 8 di hashish, che pesavano circa 46 grammi in totale, ma anche “strumenti del mestiere” come 890 euro in banconote di piccolo taglio, un bilancino di precisione e materiali per il confezionamento. Aggiungete un coltello con tracce di sostanza stupefacente, e il quadro è completo: non un semplice nascondiglio, ma una vera e propria micro-impresa illegale, radicata nel tessuto urbano.

Come cronista locale, non posso fare a meno di riflettere su quanto questa operazione rappresenti più di un arresto. Afragola, con le sue piazze di spaccio che proliferano come erbacce, è un territorio complesso, segnato da disoccupazione e marginalità che alimentano questi circuiti. È un colpo ben assestato alle reti criminali, certo, ma anche un segnale che la vigilanza deve essere costante, per proteggere le famiglie e i giovani che meritano un’alternativa. Gli agenti, con il loro intervento immediato, hanno dimostrato che l’attenzione delle forze dell’ordine non è solo reattiva, ma parte di una strategia più ampia per un hinterland napoletano che merita stabilità.

Questa storia, come tante altre, ci ricorda che ogni blitz è un passo verso una comunità più sicura, ma anche un invito a tutti noi – istituzioni, residenti e associazioni – a lavorare insieme contro le radici del problema. L’hinterland non è solo cronaca di arresti, è la nostra casa.

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