Cronaca
A Villa Literno, sequestrata un’altra officina abusiva nella problematica Terra dei Fuochi.
#SequestroAutocarrozzeriaAbusiva: A Villa Literno, un’altra ferita aperta nella Terra dei Fuochi
In un territorio come la provincia di Caserta, dove le cicatrici ambientali sono ormai parte del paesaggio quotidiano, l’ultimo blitz contro un’autocarrozzeria abusiva a Villa Literno non fa che ribadire quanto sia urgente e frustrante la lotta contro l’illegalità. Come cronista locale che conosce bene queste dinamiche, vedo in operazioni del genere non solo un successo momentaneo, ma anche un campanello d’allarme per una comunità stanca di promesse non mantenute.
L’operazione, condotta in sinergia dai Carabinieri Forestali e dall’Esercito Italiano, ha portato al sequestro di una struttura illecita nella località di Ischitella. È stato il risultato di una segnalazione da parte del contingente militare impegnato nell’operazione “Terra dei Fuochi”, durante un pattugliamento routine che ha svelato un’attività operante completamente fuori dal perimetro della legalità. Qui, in un’area che già lotta con l’inquinamento cronico, scoprire un’altra officina abusiva non sorprende, ma indigna: è come se la Terra dei Fuochi continuasse a essere un bersaglio facile per chi ignora le regole, mettendo a repentaglio la salute di tutti noi che viviamo qui.
L’ispezione ha rivelato un vero e proprio caos: l’autocarrozzeria, estesa su circa 100 metri quadri, ospitava cinque automobili in riparazione e verniciatura, insieme a attrezzature, parti di motori, carcasse di veicoli e rifiuti sparsi. Ma è l’elenco delle violazioni a far riflettere sul reale impatto locale. Beyond the simple building code infractions, investigators uncovered serious environmental crimes: the illegal handling of special waste, unauthorized discharge of industrial wastewater into the public sewer system, and atmospheric emissions without the required permits. Queste non sono solo infrazioni burocratiche; sono atti che avvelenano il nostro terreno e le nostre acque, aggravando un problema che, da queste parti, significa tumori in aumento e un turismo che non arriva mai. Come qualcuno che cammina per le strade di Caserta ogni giorno, mi chiedo: quante volte dobbiamo assistere a questo prima che cambi davvero?
Il responsabile dell’attività è stato denunciato alle autorità, con l’intera struttura posta sotto sequestro, un passo che almeno offre un po’ di sollievo. Ma questa non è un’operazione isolata; fa parte di un più ampio sforzo di controllo ambientale che coinvolge Carabinieri Forestali da Benevento e Salerno, in collaborazione con l’Esercito. È una rete di forze che, va detto, sta dimostrando efficacia nel monitorare il territorio e colpire l’illegalità. Eppure, come cronista radicato in questa realtà, non posso fare a meno di commentare con un velo di scetticismo: quante di queste strutture abusive sono ancora lì, nascoste, in attesa del prossimo controllo? La Terra dei Fuochi non è solo un nome; è la nostra vita quotidiana, e interventi come questo ricordano che la vera battaglia è mantenere la pressione costante, per un futuro in cui l’ambiente non sia più un optional.
In fondo, storie come questa spingono la comunità locale a riflettere: siamo orgogliosi della nostra terra, ma dobbiamo tutti fare la nostra parte, dalle segnalazioni ai controlli, per evitare che l’illegalità diventi la norma. È un richiamo alla responsabilità condivisa, in un posto dove ogni sequestro è una piccola vittoria, ma il cammino verso la guarigione è ancora lungo.
