Cronaca
A Villa Literno, pirata della strada fugge dopo l’incidente e finisce in manette al rientro: un altro caso che interroga la sicurezza locale.
Tragedia sulla Statale 7/quater: il pirata della strada di Villa Literno finalmente in manette dopo la fuga disperata #VillaLiterno #Casertano #SicurezzaStradale #GiustiziaStradale
Villa Literno, nel cuore del Casertano, è un territorio che conosce fin troppo bene le ombre della Statale 7/quater, una strada che troppo spesso si trasforma in un’autostrada della disperazione. Qui, il 16 novembre, un uomo al volante di una BMW ha lasciato una scia di dolore, tamponando violentemente un’auto e causando la morte immediata di una donna di 61 anni, mentre gli altri tre occupanti del veicolo finivano in gravi condizioni, trasferiti d’urgenza negli ospedali della Campania. Invece di fermarsi per prestare aiuto, come qualsiasi coscienza umana esigerebbe, il responsabile ha premuto sull’acceleratore, dileguandosi in un atto di codardia che ha ferito non solo le vittime, ma l’intera comunità.
Come cronista del territorio, non posso fare a meno di riflettere su quanto questa vicenda rispecchi le dinamiche locali: le nostre strade, spesso trascurate e soggette a un traffico selvaggio, diventano palcoscenici di tragedie evitabili. L’uomo, identificato grazie alle indagini meticolose della Polizia Stradale, aveva cercato di coprire le sue tracce intestando l’auto a un prestanome, un trucco fin troppo comune in queste parti per eludere controlli e responsabilità. Ma quando ha realizzato di essere nel mirino della giustizia, non ha esitato: è scappato all’estero con la moglie e i figli, imbarcandosi su un volo nel vano tentativo di sottrarsi alle conseguenze.
La Procura di Napoli Nord, però, non ha perso tempo, emettendo un decreto di fermo che ha messo fine alla sua fuga. Il 24 novembre, non appena è atterrato in Italia, è stato bloccato dalle forze dell’ordine, e tre giorni dopo, il 27 novembre, il giudice per le indagini preliminari ha convalidato il provvedimento, sottolineando la gravità dei reati: omicidio stradale e omissione di soccorso, aggravati dalla sua decisione di scappare oltre confine. Questa rapidità nell’azione legale è un barlume di speranza in un contesto dove, purtroppo, troppe storie di incidenti finiscono nel dimenticatoio, lasciando le famiglie a combattere da sole contro il sistema.
È impossibile non commentare con un velo di amarezza: episodi come questo mettono in luce quanto il Casertano stia pagando un prezzo alto per una cultura stradale carente, dove la fretta e l’impunità sembrano prevalere. La vittima, una donna di 61 anni che lascia un vuoto incolmabile tra parenti e amici, e i tre feriti ancora in lotta per la guarigione, ci ricordano che dietro ogni statistica c’è un volto, una storia locale. Come abitanti di questo territorio, dobbiamo interrogarci sul bisogno urgente di controlli più stringenti e di una consapevolezza collettiva, perché la Statale 7/quater non sia più sinonimo di tragedia, ma di vita protetta.