Cronaca
A Vico Equense, rifiuti e reflui nel fiume: isola ecologica sequestrata per aver funzionato illegalmente, ignorando gli ordini di chiusura. (95 caratteri)
#VicoEquenseInPericolo: L’isola ecologica sfida le regole e inquina il nostro territorio, un altro schiaffo all’ambiente locale! #AmbienteSorrento #EmergenzaRifiuti
Nella penisola sorrentina, dove il mare cristallino e le colline verdeggianti sono il nostro orgoglio, è emerso un caso che lascia l’amaro in boca a chi, come me, vive qui e combatte ogni giorno contro l’incuria. L’isola ecologica di Vico Equense, affidata alla Super Eco srl di Cassino, ha continuato a operare imperterrita nonostante un’ordinanza comunale che ne imponeva la chiusura per evidenti rischi alla sicurezza. Questa non è solo una violazione della legge, ma un affronto alle nostre comunità, che già lottano con il turismo e l’urbanizzazione selvaggia.
Le forze dell’ordine, tra cui la Guardia Costiera di Castellammare di Stabia e la Guardia di Finanza della Stazione Navale di Napoli, hanno messo fine a questa farsa con un sequestro preventivo dell’impianto in località Massaquano. Il provvedimento, emesso dal gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura, evidenzia gravi abusi ambientali: dallo scarico abusivo di acque reflue al deposito incontrollato di rifiuti, passando per l’ignoranza totale di un divieto che avrebbe dovuto proteggere il nostro fragile ecosistema. Pensateci: mentre i cancelli restavano aperti, i reflui finivano dritti nel rio Ponticello, trasformando un corso d’acqua locale in una fogna a cielo aperto.
Come cronista del territorio, non posso fare a meno di riflettere su quanto questo specchio l’incuria diffusa nella gestione dei servizi pubblici qui da noi. La Super Eco srl, incaricata della raccolta rifiuti per il Comune, ha operato nonostante una frana che aveva già danneggiato l’alveo del rio e due vasche di trattamento. I sopralluoghi hanno rivelato tracce di percolato sul piazzale e cumuli di rifiuti accatastati in modo caotico, con verifiche tecniche che hanno confermato deviazioni dal piano autorizzato. Invece di immettersi nella rete fognaria pubblica, quei liquami scorrevano abusivamente nel corso d’acqua, mettendo a rischio la salute di chi abita nelle vicinanze e l’equilibrio dell’intera area. È frustrante vedere come, in una regione come la Campania, dove il tema dei rifiuti è una ferita aperta, si continui a sottovalutare i danni a lungo termine per l’ambiente e per noi cittadini.
Questo quadro di gestione illecita e pericolosa non fa altro che rafforzare la mia convinzione che serva una maggiore responsabilità locale: i comuni della penisola devono vigilare di più, coinvolgendo la comunità prima che succeda l’irreparabile. Le indagini della Procura di Torre Annunziata proseguono, e speriamo che portino a una pulizia non solo fisica, ma anche etica del sistema. Intanto, qui a Vico Equense, continuiamo a tenere gli occhi aperti, perché il nostro territorio merita molto di più di queste continue delusioni.
