Cronaca
A Tufino, ennesimo blitz antidroga: 23 kg di cocaina nel bagagliaio, arrestata una 40enne polacca.
Scoperta choc a Tufino: 23 kg di cocaina nel bagagliaio di una fuggitiva polacca! #Tufino #Carabinieri #Antidroga
In un territorio come quello di Tufino, dove le strade provinciali verso Nola sono spesso un groviglio di traffico e segreti nascosti, è bastata una mossa impulsiva a trasformare una giornata qualunque in un capitolo di cronaca nera. Una donna di 40 anni, originaria della Polonia, pensava forse di scivolare via inosservata, ma il suo piede sul pedale ha gridato “colpevole” prima ancora che i fatti venissero alla luce.
Immaginate la scena: l’ora di punta è già passata, ma le arterie viarie restano intasate, come al solito in queste zone di passaggio tra Napoli e l’entroterra. I Carabinieri della sezione radiomobile di Nola, che conoscono bene queste dinamiche – dove ogni auto sospetta potrebbe nascondere una storia di malaffare – hanno notato l’improvviso scatto di velocità. Quel gesto, dettato forse da panico o da un’errata valutazione del rischio, ha acceso i loro sospetti, trasformando un routine patrol in un inseguimento rapido e inevitabile.
La donna, visibilmente scossa e pallida, ha fermato l’auto dopo pochi metri, ma il suo nervosismo ha solo accelerato il corso degli eventi. I militari, esperti di queste situazioni locali dove il traffico di sostanze è un’allarme costante, non hanno esitato: perquisizione del veicolo e, voilà, nel bagagliaio un carico impressionante. Venti panetti sottovuoto di cocaina purissima, per un totale di 23 chili e 200 grammi – una quantità che, qui da noi, basterebbe a inondare il mercato nero per mesi, alimentando dipendenze e violenze in comunità già provate.
Non è una novità per chi vive queste aree: individui come lei, magari “già noti alle forze dell’ordine” come riportato, approfittano delle vie di comunicazione trafficate per tentare il colpo grosso. Ma questa volta, il realismo della situazione è evidente – un arresto che sottolinea quanto i controlli siano vitali per arginare il dilagare di queste reti. La 40enne è stata immediatamente accusata di detenzione e traffico di stupefacenti, e dopo le procedure standard, è finita nel carcere di Salerno, dove attende il verdetto della giustizia.
Come cronista locale, non posso fare a meno di riflettere su quanto questo episodio rifletta le fragilità del nostro territorio: strade che facilitano il commercio illegale, e una comunità che paga il prezzo di traffici internazionali. È un richiamo a intensificare la vigilanza, perché qui, tra le pieghe del quotidiano, il pericolo è sempre in agguato.
