Cronaca
A Scampia, ennesimo blitz antidroga: sequestrato oltre un chilo di cocaina, denunciato un 56enne per ricettazione.
Blitz della Polizia a Scampia: così si combatte il traffico di droga nel quartiere che non dorme mai #Scampia #Antidroga #Napoli
A Scampia, quel quartiere di Napoli che troppo spesso fa da sfondo a storie di illegalità quotidiana, i controlli della Polizia di Stato continuano a essere un’àncora di salvezza in un mare di problemi sociali irrisolti. Qui, dove le vie strette e le case popolari raccontano di generazioni intrappolate tra povertà e criminalità, l’ultima operazione non fa che confermare quanto sia radicato il fenomeno dello spaccio: un’ingerenza che mina il tessuto stesso della comunità locale. Non è solo una questione di sequestri e denunce; è un riflesso di un territorio che, nonostante gli sforzi, lotta ancora per scrollarsi di dosso l’etichetta di zona ad alto rischio.
Gli agenti della Squadra Mobile hanno messo a segno un intervento mirato in largo Baruch de Spinoza, scovando sei involucri contenenti cocaina per un peso complessivo di circa 1,2 kg, nascosti con astuzia all’interno di un battiscopa. Questo ritrovamento, sequestrato a carico di ignoti, non sorprende chi vive qui da anni: le sostanze stupefacenti sembrano infiltrarsi ovunque, come un’ombra che si allunga sui vicoli, alimentando un ciclo di dipendenza e violenza che affligge famiglie intere. Da cronista del posto, mi chiedo quanto queste operazioni possano davvero incidere su un mercato che si ricostituisce con rapidità impressionante, grazie a reti ben oliate e a un silenzio complice che pervade alcune zone.
Non è finita lì: durante lo stesso blitz, la Polizia ha perquisito l’abitazione di un 56enne napoletano, originario proprio di queste strade, scoprendo un vero e proprio arsenale tecnologico. Tra le mura di casa, gli agenti hanno rinvenuto cinque computer portatili, un modem, 41 smartphone, 1.116 sim card di vari gestori e cinque carte di debito o credito intestate a diversi soggetti. Senza una spiegazione plausibile da parte dell’uomo, è scattata la denuncia per ricettazione, un’accusa che apre scenari inquietanti su come la tecnologia venga sfruttata per orchestrare traffici illeciti. In un quartiere come Scampia, dove l’accesso al digitale potrebbe essere un’opportunità per i giovani, vedere questi strumenti usati per fini criminali è un pugno nello stomaco: ricordano come il progresso si trasformi spesso in un’arma a doppio taglio, facilitando frodi e coordinamenti di spaccio che sfuggono al controllo.
Questa attività si inserisce in un piano più ampio orchestrato dalla Questura di Napoli, finalizzato a smantellare le reti di spaccio e a monitorare l’abuso di dispositivi elettronici, spesso impiegati per gestire operazioni di droga e transazioni fraudolente. Come residente e osservatore attento delle dinamiche locali, non posso fare a meno di riflettere sul perché, nonostante questi sforzi ripetuti, il problema persista: è una questione di risorse limitate, di mancanza di alternative economiche per la popolazione, o di un sistema che non riesce a intervenire abbastanza in profondità? Le indagini sono in corso per individuare eventuali legami con altri crimini nel territorio, e spero che portino a risultati concreti, non solo a sequestri isolati. Scampia merita di più di queste storie ricorrenti; merita una rinascita che vada oltre i blitz, verso una vera rigenerazione sociale.
