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Cronaca

A Pozzuoli, il pontone galleggiante al porto sarà attivo a gennaio: l’ennesimo piano per arginare il bradisismo.

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A Pozzuoli, il pontone galleggiante al porto sarà attivo a gennaio: l’ennesimo piano per arginare il bradisismo.

#PozzuoliAvanza: Lotta al Bradisismo, il Porto Rinasce con Interventi Strategici

Qui a Pozzuoli, dove il suolo balla da decenni come in una danza imprevedibile del bradisismo, l’ultimo incontro in Prefettura a Napoli non è solo una routine burocratica, ma un segnale che la nostra terra sta finalmente rispondendo alle sue sfide. Come chi vive questi quartieri sa bene, il Porto è il cuore pulsante dell’economia locale, un’arteria vitale per i pendolari verso le isole e per i pescatori che sfidano il golfo ogni giorno. Eppure, tra le crepe del terreno e i ritardi storici, questi aggiornamenti suonano come una promessa di stabilità, anche se la realtà ci insegna a essere scettici.

L’incontro, convocato dal Prefetto Michele di Bari, ha riunito ieri le figure chiave per fare il punto sulle infrastrutture del Porto, messe a dura prova dal fenomeno bradisismico. È stato un tavolo strategico, con la presenza del Commissario Straordinario per gli interventi nei Campi Flegrei, Fulvio Soccodato, che ha illustrato i passi in avanti. Il cronoprogramma prevede la completa operatività del pontone già nel mese di gennaio, a seguito delle prove di messa in esercizio e delle autorizzazioni della Capitaneria di Porto. Questo pontone galleggiante non è solo un pezzo di ferro e legno: per noi locali, rappresenta una boccata d’aria per i traghetti che collegano Pozzuoli a Ischia e Procida, riducendo i rischi di blocchi improvvisi che troppo spesso lasciano famiglie e turisti in balia del caos.

Soccodato ha anche aggiornato sui lavori post-bonifica, dopo aver eliminato numerosi ordigni bellici dal fondale – un’eredità scomoda della guerra che ancora ci ricorda quanto il nostro territorio sia stratificato di storia e pericoli. Ora, i piani includono il livellamento del porto per migliorare sicurezza e fluidità, e c’è aria di collaborazione con la Regione Campania per estendere questi interventi all’approdo del pescato. Da un cronista che vede ogni giorno le barche arrancare nei moli malconci, questo è un passo logico, ma tardivo: ottimizzare le risorse pubbliche è essenziale, soprattutto in un’area come i Campi Flegrei, dove ogni euro speso deve contare per sostenere non solo il turismo, ma anche le famiglie che vivono di mare.

La riunione si è conclusa con un’aria di soddisfazione condivisa tra i partecipanti, inclusi il Sindaco Luigi Manzoni e il Comandante Agostino Galati. Tutti hanno ribadito quanto il Porto sia cruciale: non solo una rotta di fuga in caso di emergenze bradisismiche, ma un pilastro per l’economia locale, con migliaia di posti di lavoro in ballo. Eppure, riflettendo da qui, tra le strade di Pozzuoli che tremano letteralmente sotto i piedi, mi chiedo se questi progressi basteranno a prevenire la prossima crisi. Il bradisismo non aspetta carte e piani; noi, che lo viviamo, speriamo che questa volta le parole si traducano in azioni concrete, per non doverci ritrovare ancora una volta a rincorrere il tempo perduto.

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