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Cronaca

A Ponticelli, discarica abusiva a due passi dall’Ospedale del Mare: ennesimo disastro ambientale che indigna i residenti.

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#PonticelliSottoAssedio La discarica abusiva a due passi dall’Ospedale del Mare avvelena aria e speranze dei residenti. #AmbienteAVeleno #NapoliPeriferie #EmergenzaRifiuti

Ponticelli, uno dei quartieri più combattuti della periferia orientale di Napoli, si ritrova ancora una volta al centro di una battaglia contro l’inquinamento che sembra non avere fine. Questa porzione di città, già segnata da anni di trascuratezza e problemi ambientali, vede ora un nuovo capitolo di degrado in Via Angelo Camillo De Meis, dove rifiuti di ogni tipo continuano a invadere spazi vicini a case, negozi e persino a un’istituzione vitale come l’Ospedale del Mare.

Ogni giorno, nonostante gli sforzi instancabili degli addetti alla raccolta, un’area specifica di questa strada rimane un vero e proprio campo di battaglia per l’illegalità. Qui, tra cumuli di pneumatici, rifiuti ingombranti, scarti industriali e tracce di incendi recenti, l’aria si riempie di fumi tossici che non risparmiano nessuno. Un residente coraggioso ha filmato la scena, e il video è stato condiviso dal deputato Francesco Emilio Borrelli di Alleanza Verdi-Sinistra, portando alla luce una realtà che molti qui conoscono fin troppo bene. Come cronista del posto, non posso fare a meno di riflettere su quanto questa situazione rifletta le dinamiche tipiche della nostra zona: promesse di pulizia che si scontrano con l’incuria cronica, e cittadini costretti a vivere in un limbo di salute precaria.

Borrelli non usa mezzi termini nella sua denuncia, e le sue parole risuonano come un grido di allarme: “Veleni bruciati per profitto, è inammissibile”. È un’affermazione che fa eco alle frustrazioni di chi abita qui, dove il profitto illegale di pochi sembra sempre prioritario rispetto alla sicurezza di tutti. “È inaccettabile che in una zona residenziale e a ridosso di una struttura sanitaria così importante, i cittadini siano costretti a respirare fumi nauseanti e pericolosi. Qui si bruciano veleni per lucrare sulla pelle della gente.”

Da locale che osserva queste dinamiche da anni, devo sottolineare come questo non sia solo un problema di rifiuti, ma un sintomo più profondo di come le ecomafie sfruttino le crepe nel sistema. Borrelli, nel suo ruolo di vicepresidente della Commissione Parlamentaria d’inchiesta sulle Ecomafie, ricorda che quest’area era stata segnalata mesi fa, eppure non è stato fatto nulla di concreto. È un fallimento istituzionale che conosco bene: l’ASIA lavora sodo per mantenere pulite le zone vicine, ma contro sversamenti notturni e roghi improvvisi, le loro risorse sono come una goccia in un oceano di indifferenza. Questa mancanza di vigilanza non solo vanifica gli sforzi quotidiani, ma mette a rischio la salute di un’intera comunità, con fumi che si insinuano nelle case e persino nei corridoi dell’ospedale.

Criticamente, questo episodio evidenzia una sottovalutazione sistemica dei pericoli ambientali nel nostro territorio. “Non possiamo permettere che la legalità arretri di fronte a discariche abusive che minacciano la salute dei cittadini. Serve un intervento immediato e definitivo.” Borrelli ha ragione, e come giornalista radicato in queste strade, vedo chiaramente come tali ritardi alimentino un circolo vizioso di degrado. I residenti, che ormai tengono le finestre chiuse per proteggersi, meritano risposte concrete, non solo parole al vento.

L’appello del deputato è chiaro e urgente: “Bonifica subito, basta rinvii”. Chiede un coordinamento immediato tra Comune di Napoli, Prefettura e Forze dell’Ordine per identificare i responsabili, sigillare l’area e avviare una bonifica totale. Ponticelli, con la sua storia di resilienza e lotte quotidiane, non può permettersi altri rinvii. È tempo che le istituzioni ascoltino davvero i bisogni di questa periferia, trasformando le denunce in azioni tangibili, per ridare ai cittadini il diritto a un’aria pulita e a una vita dignitosa.

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