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Cronaca

A Napoli, tra crisi e solidarietà, parte il “Regalo Sospeso” di Unicef e Clementoni per un Natale più equo. (84 caratteri)

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#RegaloSospeso2025: A Napoli, il Natale si tinge di solidarietà per i più piccoli in ospedale! #NapoliSolidale #UnicefItalia #ClementoniGenerosa

NAPOLI – In una città come Napoli, dove il Natale sa mescolare il caos delle strade affollate con momenti di pura umanità, l’edizione 2025 del “Regalo Sospeso” ha preso il via all’Aorn Santobono Pausilipon, trasformando un ospedale pediatrico in un faro di speranza. Questa iniziativa di Unicef Italia, in partnership con Clementoni, non è solo un gesto stagionale, ma un promemoria su quanto la generosità possa fare la differenza in un territorio segnato da disparità sociali, dove troppe famiglie lottano per rendere il Natale un ricordo felice.

L’evento ha già avviato la distribuzione di regali per oltre 2.500 bambini ospedalizzati e in case-famiglia in Italia, estendendo il suo abbraccio a minori vulnerabili nelle emergenze globali. È il quinto anno di questa catena di solidarietà, e qui a Napoli – una metropoli che conosce bene il valore di un sorriso tra le difficoltà – si sente forte l’eco di un messaggio più ampio: che il gioco e il dono possono essere strumenti di guarigione in un mondo tutt’altro che equo. La cerimonia di lancio ha riunito figure chiave come il Portavoce Unicef Italia Andrea Iacomini, la Presidente Unicef Campania Emilia Narciso e il Presidente Unicef Napoli Tommaso Montini, accanto a Tamara Lapucci di Clementoni, al calciatore Edoardo Bove e allo street artist Merioone, creando un mix di celebrità e impegno locale che ha infuso all’atmosfera un’energia tipicamente partenopea, fatta di calore e immediatezza.

Come cronista del territorio, non posso fare a meno di riflettere su quanto questa iniziativa rispecchi la doppia faccia di Napoli: da un lato, la vivacità delle feste che illuminano le vie, dall’altro, la realtà di tanti bambini per cui un ospedale è una prigione temporanea. È un promemoria critico che, mentre la città si riempie di luminarie, non tutti possono accedere a quel lusso. “Oggi diamo il via al ‘Regalo Sospeso’, un’iniziativa a cui teniamo particolarmente per il suo alto valore simbolico. Da cinque anni la realizziamo grazie al sostegno di Clementoni: ogni dono non solo rende felice un bambino, ma sostiene anche chi vive in emergenze attraverso gli aiuti Unicef”, ha dichiarato Nicola Graziano, Presidente Unicef Italia. “Ringraziamo l’Aorn Santobono Pausilipon per averci ospitato, regalando un sorriso a tanti piccoli pazienti”.

“Questa prima tappa è speciale, segna l’inizio di un percorso di sorrisi per bambini in Italia. Per noi è un orgoglio contribuire con i nostri cofanetti, ricordando che il gioco promuove benessere, inclusione e solidarietà”, ha aggiunto Pierpaolo Clementoni, Research and Consumer Insights dell’azienda. È un commento che, da osservatore locale, mi fa pensare a come il gioco non sia solo un passatempo, ma un diritto essenziale in una città dove l’infanzia spesso affronta ostacoli come la povertà o le precarie condizioni sanitarie. E poi, le parole del direttore generale dell’Aorn Santobono Pausilipon: “Non si tratta solo di un dono materiale, ma di un messaggio sui diritti dei bambini che curiamo ogni giorno. Grazie a Unicef, Clementoni, Merioone e Bove per unire solidarietà, educazione e creatività, favorendo dialogo e curiosità”.

Rodolfo Conenna ha colto nel segno: in un contesto napoletano dove le istituzioni a volte arrancano, eventi come questo dimostrano come la collaborazione tra privati e no-profit possa colmare vuoti e ispirare un senso di comunità. Il “Regalo Sospeso” invita chiunque a partecipare, trasformando un acquisto in un atto di generosità che si propaga, un po’ come le storie di solidarietà che si raccontano nei vicoli di Napoli, dove un piccolo gesto può cambiare una giornata intera.

Alla fine, mentre i festeggiamenti natalizi proseguono, questa iniziativa non è solo un episodio isolato, ma un richiamo per tutti noi che viviamo qui: nel cuore di una città così vibrante e contraddittoria, la vera magia sta nel trasformare la solidarietà in un’abitudine, non solo in un regalo sospeso.

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