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Cronaca

A Mugnano, ennesimo tentativo di furto in cantiere: finisce in manette un 61enne.

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A Mugnano, ennesimo tentativo di furto in cantiere: finisce in manette un 61enne.

Un altro tentato furto nei cantieri di Mugnano: i Carabinieri colpiscono ancora! #Mugnano #Napoli #SicurezzaLocale

Mugnano, un comune che non smette di far parlare di sé per le sue dinamiche di microcriminalità, si è ritrovata al centro di un intervento rapido dei Carabinieri della Radiomobile. Stavolta, il protagonista è Pasquale Caiazzo, 61 anni, residente a Marano di Napoli e noto alle forze dell’ordine per una sfilza di guai passati, che è stato bloccato in flagranza di reato durante una sortita notturna in un cantiere edile di via Gaio Valerio Catullo.

Immaginate la scena: l’oscurità avvolge il quartiere, un posto dove tutti conoscono tutti e i cantieri abbandonati diventano bersagli facili per chi cerca di arrotondare in modo illegale. Caiazzo, approfittando della solitudine di quelle aree periferiche, si è insinuato nel sito con l’intento di arraffare tutto ciò che poteva rivendere: attrezzi, cavi di rame e altri materiali di valore sul mercato nero. È un problema ricorrente da queste parti, dove la crisi economica spinge alcuni a scelte disperate, ma che lascia sempre più esposti i lavoratori onesti e le imprese locali già provate dalla burocrazia.

I Carabinieri, che pattugliano queste strade come se fossero le loro, devono aver fiutato l’aria sospetta o ricevuto una segnalazione – chi lo sa, in un territorio come questo, dove ogni vicolo ha i suoi segreti. Appena lo hanno avvistato, è scattato l’inseguimento: un momento di tensione tra mucchi di materiali edili, con Caiazzo che ha provato a dileguarsi in un goffo slalom tra mattoni e ferraglie. Ma non c’è stato scampo; gli agenti, più svelti e preparati, l’hanno acciuffato in pochi minuti, dimostrando ancora una volta quanto il lavoro sul campo sia essenziale per mantenere l’ordine in zone come Mugnano, dove i furti ai cantieri non sono solo un fastidio, ma un sintomo di problemi sociali più profondi, come la mancanza di opportunità per chi è ai margini.

Ora, per il 61enne, inizia un nuovo giro con la giustizia: condotto in caserma e poi trasferito in carcere, dovrà affrontare le accuse di tentato furto. È una storia che fa riflettere, soprattutto qui, dove molti come lui finiscono intrappolati in un ciclo di errori che non porta da nessuna parte. In fondo, quella che doveva essere una “pensione” rubata in un cantiere di Mugnano si è trasformata in un’amara lezione, un reminder per la comunità su quanto sia fragile la linea tra necessità e illegalità in un territorio che lotta per rinascere.

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