Cronaca
A Frattamaggiore, controlli serrati: multe e denunce per i soliti negozi fuori regola.
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Nel vivace e spesso caotico territorio di Frattamaggiore, dove le strade raccontano storie di comunità resilienti ma anche di vecchi problemi irrisolti, la Polizia di Stato ha messo in campo un’operazione mirata durante il fine settimana, un segnale che la sicurezza non è solo una priorità, ma una necessità quotidiana per chi vive qui. Come cronista locale che conosce bene questi vicoli e le dinamiche che li animano, non posso fare a meno di notare come questi interventi, pur necessari, arrivino spesso in ritardo rispetto alle esigenze della gente, evidenziando un sistema che reagisce più che prevenire.
Gli agenti del Commissariato hanno passato al setaccio le vie principali, identificando ben 218 individui, di cui 56 con precedenti penali. Questa attenzione verso chi ha una storia complicata è un passo avanti per scoraggiare le recidive, ma fa riflettere su quanto Frattamaggiore sia ancora esposta a rischi che derivano da una marginalità sociale poco affrontata. È come se, in un quartiere dove tutti si conoscono, questi controlli ricordassero che il passato non si cancella facilmente, e che la prevenzione deve essere un impegno costante per tutelare l’ordine pubblico e la tranquillità delle famiglie.
Non da meno sono stati i controlli sui veicoli: su 96 mezzi ispezionati, due sono stati posti sotto sequestro amministrativo e uno in fermo amministrativo, mentre quattro infrazioni al Codice della Strada hanno totalizzato sanzioni per circa 7.000 euro. In una zona come questa, dove il traffico illegale e le corse spericolate sono parte del panorama quotidiano, queste misure servono a smuovere le coscienze, ma anche a interrogarsi sul perché le strade continuino a essere un teatro di comportamenti pericolosi. Come qualcuno del posto mi ha confidato, “è frustrante vedere che le multe non bastano a cambiare abitudini radicate”, un commento che sottolinea come la repressione debba essere accompagnata da una maggiore educazione civica per rendere la mobilità più sicura e rispettosa.
Il vero nodo gordiano dell’operazione, tuttavia, è emerso dai due esercizi commerciali finiti nel mirino. I titolari si sono visti recapitare multe pesanti per un totale di 6.000 euro: uno per gravi carenze igienico-sanitarie, che mettono a repentaglio la salute di clienti e lavoratori; l’altro per l’assenza della SCIA, la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, fondamentale per operare nel rispetto delle regole. E qui, per il secondo caso, la faccenda si complica con una denuncia penale per apertura abusiva di un luogo di pubblico spettacolo o trattenimento. Questa violazione, che rischia di compromettere la sicurezza pubblica in contesti di aggregazione non controllati, è un campanello d’allarme per una comunità che, come la mia, sa bene quanto siano frequenti questi abusi in un’economia sommersa che penalizza i commercianti onesti.
In fondo, episodi come questi non sono solo numeri su un verbale, ma uno specchio delle sfide che Frattamaggiore affronta ogni giorno: dal bisogno di regole più stringenti alla promozione di una cultura del rispetto. Come giornalista locale, spero che queste operazioni non rimangano isolate, ma spingano le istituzioni a dialogare di più con la gente, per trasformare controlli sporadici in un vero cambiamento sul territorio. Qui, dove ogni strada ha una storia, la sicurezza è il primo passo verso un futuro più sereno per tutti.