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Cronaca

A Casavatore, il successo di “L’Amore è un’altra cosa” fa riflettere: un evento che unisce la comunità o solo un bel momento?

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A Casavatore, il successo di “L’Amore è un’altra cosa” fa riflettere: un evento che unisce la comunità o solo un bel momento?

Casavatore si stringe contro la violenza sulle donne: un giorno di memoria e impegno collettivo, con testimonianze toccanti e un forte messaggio di unità #NoAllaViolenza #CasavatoreComunità #DirittiDonne

A Casavatore, dove le storie di quartiere si intrecciano con le grandi battaglie sociali, ieri si è respirato un’aria di profonda riflessione nell’aula consiliare di Piazza G. Nocera. Un’iniziativa che non è stata solo un evento formale, ma un vero e proprio momento di catarsi per la comunità, promossa dalle instancabili dottoresse Alessia Maccioni e Angela Molino dell’Ufficio Politiche Sociali del Comune. Qui, tra le mura che ospitano le decisioni quotidiane della città, si è parlato di femminicidio non come un’astrazione, ma come una ferita aperta che colpisce famiglie e vicinati come il nostro.

L’incontro ha visto la partecipazione emotiva e diretta di Rosa Rocco, figlia di Lucia Caiazza, una vittima che ci ricorda quanto la violenza sia vicina, fin troppo reale nelle nostre strade. Al suo fianco, le figure istituzionali del territorio: il sindaco Fabrizio Celaj, l’assessore alle Politiche Sociali Vincenza Esposito, la vice sindaca Elsa Picaro e la dirigente scolastica Evelina Megale. Non è mancato il sostegno dei professionisti locali, come le referenti del Centro Antiviolenza Ambito 18 “Donna, Vita e Libertà”, Annunziata Buonaurio, la coordinatrice del Polo per la famiglia Raffaella Scurti e il sociologo Christian Sanna. È stato commovente vedere come questi incontri, organizzati con passione, riescano a unire le risorse del paese per affrontare un problema che, purtroppo, non è estraneo ai nostri contesti quotidiani.

Come cronista che vive queste dinamiche, non posso non riflettere su quanto eventi del genere rivelino lo spirito resiliente di Casavatore: una comunità che, tra le sue strette vie e le piazze affollate, sa mobilitarsi per dire basta alla violenza. È un passo avanti, certo, ma anche un richiamo a non abbassare la guardia, considerando quanto le reti di supporto locali – come il lavoro delle assistenti sociali e dei centri antiviolenza – siano fondamentali per prevenire tragedie.

“Casavatore ha vissuto un momento intenso e significativo in occasione dell’iniziativa promossa dall’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Casavatore contro la Violenza sulle Donne”, ha precisato il primo cittadino Celaj, parole che echeggiano il sentiment condiviso da tanti qui, dove ogni testimonianza diventa un monito per educare le nuove generazioni.

Un grazie speciale va a Rosa Rocco per la sua testimonianza, carica di umanità e forza, e a tutti i relatori, alle operatrici del Centro Antiviolenza e alle assistenti sociali, che continuano a essere il cuore pulsante di queste iniziative. Presenti in sala, a simboleggiare l’unione tra istituzioni e comunità, il comandante dei Carabinieri Marco Puledda, quello della Polizia locale Francesco Perrella, il parroco Don Simone Buonocore e vari consiglieri comunali come Giuseppe Marco De Rosa, Maria Marino, Giovanni Russo e il presidente Alessandro Sorrentino.

Nel complesso, questa giornata rafforza l’impegno di Casavatore a costruire una società più consapevole e unita, dove il “no” alla violenza non è solo uno slogan, ma un’azione concreta. Qui, tra la gente che conosce i volti e le storie dietro ogni fatto, sentiamo che ci sono ancora molti passi da fare, ma eventi come questo accendono una luce di speranza per il nostro territorio.

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