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Cronaca

A Calvi Risorta, rifiuti abbandonati nei campi non si fermano: scattano multe e denunce per chi ignora il territorio.

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A Calvi Risorta, rifiuti abbandonati nei campi non si fermano: scattano multe e denunce per chi ignora il territorio.

#BlitzAntiRifiuti a Calvi Risorta: Tolleranza zero per chi sporca il nostro territorio agricolo! #CalviRisorta #Ambiente #Carabinieri

In un piccolo comune come Calvi Risorta, dove le strade interpoderali e i campi coltivati sono il cuore pulsante della nostra vita quotidiana, l’abbandono indiscriminato di rifiuti non è solo un reato ambientale, ma un affronto alla comunità che vive e lavora questa terra. Qui, dove ogni sacco gettato male può rovinare ettari di coltivazioni e minacciare la salute dei residenti, le forze dell’ordine stanno intensificando i controlli, trasformando ciò che era un problema cronico in un segnale di svolta.

Ieri, nella tarda mattinata del 14 novembre 2025, i Carabinieri della locale Stazione hanno messo a segno un intervento esemplare, colpendo al cuore il fenomeno dell’inciviltà. Una donna di 37 anni, residente nel posto, è stata sorpresa in flagrante mentre scaricava sacchi di spazzatura in un’area rurale di via Masseria di Giano, un luogo che dovrebbe essere sinonimo di pace e produttività agricola, non di discarica improvvisata.

Come cronista del territorio, non posso fare a meno di riflettere su quanto questo episodio sia sintomatico di un malessere più profondo: le segnalazioni dei cittadini, sempre più frequenti, parlano di un degrado che sta erodendo il nostro patrimonio rurale. Queste strade non sono solo percorsi per trattori o passeggiate, ma il polmone verde di Calvi Risorta, e vederle invase da rifiuti misti è un colpo al cuore per chi, come me, conosce bene le dinamiche locali. L’appostamento e il “blitz”, orchestrato durante un servizio mirato, ha permesso ai militari di cogliere la donna sul fatto: mentre era al volante di una piccola utilitaria, ha prelevato due sacchi contenenti un’eterogenea miscela di carta, plastica, alluminio, imballaggi e scarti organici, depositandoli in un’area non autorizzata e protetta.

Le conseguenze per lei sono state immediate e severe, un monito per tutti coloro che pensano di poter trattare il nostro territorio come una pattumiera. Deferita in stato di libertà per violazione delle norme sulla gestione dei rifiuti, la 37enne ha visto il sequestro amministrativo della sua auto e il ritiro della patente, con avvio della procedura di sospensione – misure che, nel contesto casertano, evidenziano l’impegno del Comando Provinciale dei Carabinieri nel fronteggiare il dilagante “turismo dei rifiuti”.

Ma oltre i fatti, come giornalista radicato in questa zona, mi chiedo: è abbastanza? Questi blitz sono necessari, certo, e dimostrano una volontà reale di proteggere il nostro ambiente, yet troppo spesso ci affidiamo solo alle multe per educare, ignorando le radici del problema. Qui a Calvi Risorta, dove l’agricoltura è linfa vitale, serve un mix di repressione e sensibilizzazione, per evitare che l’inciviltà continui a macchiare un paesaggio che tutti dovremmo custodire. Le forze dell’ordine stanno facendo la loro parte, ma la vera sfida è cambiare la mentalità di chi vive queste terre, prima che il degrado diventi irreversibile.

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