Cronaca
Verona: esplosione fatale durante sgombero, tre carabinieri morti

Esplosione a Castel d’Azzano: Tragedia Tra Carabinieri e Civili
Un’esplosione devastante ha colpito Castel d’Azzano, nel Veronese, portando a conseguenze tragiche con tre carabinieri deceduti e oltre quindici feriti, tra cui poliziotti e civili.
Un Incidente Fatale durante lo Sgombero
Nelle prime ore del giorno, un casolare rurale è stato ridotto in macerie in seguito a una potente esplosione. I carabinieri stavano eseguendo un’operazione di sgombero coattivo di un immobile occupato abusivamente. Proprio mentre i militari procedevano alla perquisizione, un’esplosione di inaudita potenza ha fatto crollare l’intero edificio a due piani, causando il ferimento e, tragicamente, la morte di diversi operatori.
Interventi di Soccorso e Ricerca Dispersioni
Immediatamente dopo l’esplosione, i vigili del fuoco, insieme a numerosi mezzi del 118, sono accorsi sul luogo. Sono state mobilitate anche unità cinofile per cercare eventuali dispersi tra le macerie. Le operazioni di soccorso, durate ore, sono state complicate dalla gravità della situazione, che ha portato all’isolamento e al sequestro dell’area.
Due Sospetti Fermati
Nel frattempo, le forze dell’ordine hanno arrestato due individui, un uomo e una donna, già noti alle autorità. Entrambi, rimasti gravemente feriti, sono attualmente ricoverati in ospedale sotto sorveglianza. Le indagini preliminari suggeriscono che la donna potrebbe aver innescato l’esplosione deliberatamente, ma gli inquirenti sono cauti e mantengono il massimo riserbo sulle circostanze.
Inchiesta e Reazioni Istituzionali
A seguito dell’accaduto, la Procura di Verona ha aperto un’inchiesta per strage e attentato contro pubblici ufficiali, affidando le indagini ai carabinieri del comando provinciale e al reparto investigazioni scientifiche (RIS). La notizia ha colpito profondamente non solo l’Arma dei Carabinieri, ma anche l’intera comunità veronese. Il sindaco di Castel d’Azzano ha descritto l’evento come “un atto di follia e disperazione,” esprimendo le proprie condoglianze ai familiari delle vittime. Anche il ministro dell’Interno ha espresso la sua vicinanza.
Rilevazioni Tecniche e Autopsie
Nelle prossime ore, saranno effettuati rilievi tecnici sull’area e autopsie sui deceduti. Gli investigatori stanno esaminando i resti del casolare per scoprire la natura dell’esplosivo utilizzato e verificare se fossero presenti materiali pericolosi o ordigni artigianali.
La comunità e le istituzioni stanno affrontando un momento di grande dolore, mentre si cerca di far luce su un episodio così tragico e inquietante.
Cronaca
Cane denutrito in box abusivo a Castel Volturno: proprietaria denunciata

Maltrattamento di Animali e Abusivismo Edilizio: Scoperte Shock a Castel Volturno
Un controllo di routine a Castel Volturno ha svelato una situazione allarmante di maltrattamento di animali e abusivismo edilizio. Nella tarda mattinata di oggi, i Carabinieri della Tenenza di Castel Volturno, insieme a veterinari dell’ASL e tecnici comunali, hanno fatto una scoperta agghiacciante: un cane denutrito rinchiuso in un box abusivo in via Luigi Boccherini, situato in una zona residenziale.
La Scoperta Terrificante: Un Cane in Gravi Difficoltà
Durante l’ispezione, le forze dell’ordine hanno trovato tre box per cani realizzati senza alcuna autorizzazione. Queste strutture precarie, fatte di lamiera e assi di legno, mancavano di ventilazione e igiene. In uno di questi recinti, un meticcio con somiglianze a un pitbull era costretto a vivere tra i propri escrementi, privo di acqua e cibo, in condizioni di denutrizione e senza microchip. I veterinari accorsi hanno immediatamente prestato le prime cure all’animale, ordinando il suo trasferimento in una struttura protetta.
Denuncia e Sequestro: La Proprietaria Risponde
La proprietaria dell’immobile, una donna di 35 anni residente a Castel Volturno, è stata denunciata per maltrattamento e abbandono di animali, oltre a lavori edilizi abusivi. L’area, insieme ai manufatti irregolari, è stata posta sotto sequestro penale, e le autorità giudiziarie di Santa Maria Capua Vetere sono state informate.
Un Fenomeno Preoccupante e In Crescita
Quello appena scoperto non è un caso isolato. Nelle ultime settimane, tra Castel Volturno, Mondragone e Villa Literno, i carabinieri e le associazioni animaliste hanno segnalato numerosi episodi di abbandono e maltrattamento di cani, spesso legati a canili improvvisati o allevamenti abusivi. Solo a settembre, i militari hanno sequestrato cinque cuccioli rinchiusi in un capannone fatiscente, mentre a Mondragone un pastore tedesco è stato salvato in fin di vita dopo giorni senza acqua.
La Lottazione per il Benessere Animale Prosegue
Le forze dell’ordine, insieme a veterinari e volontari delle associazioni locali, sono impegnate a monitorare un fenomeno in crescente interconnessione con l’illegalità e il degrado urbano del litorale domizio.
Un Messaggio di Speranza: Le Parole degli Inquirenti
Un ufficiale dei Carabinieri ha dichiarato che il territorio è complesso, con disagi sociali, reati ambientali e una carenza di controlli. Tuttavia, ogni intervento dimostra che la vigilanza è attiva e la sensibilità verso gli animali è in aumento.
Nel frattempo, il cane salvato è stato temporaneamente affidato a un rifugio e, sebbene le sue condizioni siano gravi, i veterinari hanno comunicato che sono stabili. Il meticcio potrebbe essere presto disponibile per l’adozione.
Le Sfide di Castel Volturno: Un Appello agli Animalisti
Castel Volturno continua ad affrontare numerose emergenze sociali e ambientali, tra cui discariche, abusivismo e criminalità, ma la questione del randagismo è lampante. Gli animalisti denunciano la mancanza di un canile comunale adeguato e la necessità di controlli più rigorosi. “Ogni settimana riceviamo segnalazioni di animali maltrattati,” affermano i volontari dell’associazione Zampa Libera Domitia. “È un dramma silenzioso che richiede serietà e risorse.”
Conclusione
La recente scoperta a Castel Volturno sottolinea l’importanza di una maggiore vigilanza e sensibilizzazione per la protezione degli animali. È fondamentale che le autorità e la comunità collaborino per cambiare questa situazione inaccettabile.
Cronaca
Maddaloni: chiusa casa per anziani per gravi irregolarità igieniche

Gravi Irregolarità in una Struttura per Anziani a Maddaloni
A Maddaloni, la situazione all’interno di una struttura per anziani presenta gravi problematiche igieniche. Durante un controllo effettuato dai Carabinieri, in collaborazione con il Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Caserta, sono emerse evidenze preoccupanti, tra cui cucine sporche, alimenti privi di tracciabilità e l’assenza di autorizzazione per la preparazione dei pasti. Questa operazione, svoltasi il 13 ottobre 2025, sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire standard di sicurezza nelle strutture socio-assistenziali.
Scoperte Durante l’Ispezione
Le autorità hanno riscontrato diverse irregolarità legate alla gestione culinaria della struttura. Un congelatore a pozzetto, collocato su un balcone vicino alla cucina, conteneva circa 20 chilogrammi di cibo privo di etichettatura. Tale mancanza di informazioni riguardo all’origine, al lotto e alla data di scadenza degli alimenti ha portato al sequestro immediato dei prodotti.
In aggiunta, i controlli hanno evidenziato l’assenza delle registrazioni richieste dal sistema HACCP, il protocollo utile per monitorare i rischi alimentari. Queste irregolarità compromettono gravemente la salute degli ospiti.
Violazioni delle Normative Sanitarie
Una delle scoperte più allarmanti riguarda la preparazione e somministrazione di pasti senza alcun titolo autorizzativo. La struttura operava in violazione delle normative sanitarie specifiche per le entità assistenziali. Diverse violazioni amministrative sono state contestate alla rappresentante legale, tra cui:
- Mancanza di tracciabilità degli alimenti.
- Assenza di autorizzazione per la preparazione e la somministrazione dei pasti.
- Non attuazione del sistema HACCP e dei registri afferenti.
Chiusura della Struttura e Trasferimento degli Ospiti
In seguito alle evidenze acclarate, l’ASL di Caserta ha disposto l’allontanamento immediato di cinque anziani ospiti, che sono stati trasferiti in strutture autorizzate o riportati ai familiari. Contestualmente, è stata emessa una revoca definitiva dell’autorizzazione per l’attività della struttura, che non potrà più esercitare servizio.
Un’Operazione a Tutela della Salute Pubblica
Questa azione rappresenta solo una parte di una campagna più ampia di controllo dedicata alla salute pubblica e alla protezione degli anziani vulnerabili. I Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta, in collaborazione con i NAS, hanno recentemente intensificato le verifiche nelle strutture assistenziali. L’obiettivo è contrastare situazioni di degrado e gestione irregolare che potrebbero mettere a rischio la salute dei pazienti più fragili.
Data di pubblicazione: 13 Ottobre 2025 – Autore: Gustavo Gentile
Cronaca
Marcianise: arrestato un uomo legato al clan Verde per estorsione

Estorsione e Intimidazione nel Settore Edile: Arrestato un Uomo a Marcianise
Un’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha portato all’arresto di un individuo a Marcianise, accusato di estorsione e violenza privata aggravate dal metodo mafioso. La vicenda ha coinvolto minacce di fermare un cantiere e l’uso del nome di un clan per intimidire un imprenditore.
La Dinamica dell’Estorsione
L’indagato, in compagnia di un complice attualmente ancora ricercato, si sarebbe avvicinato a un imprenditore del settore edile. Mentre il titolare era impegnato nella costruzione di nuove abitazioni nel territorio della provincia di Caserta, il sospettato è giunto nel cantiere a bordo di un’auto a noleggio. Qui, ha affermato di appartenere al temuto clan Verde, intimando all’imprenditore di sospendere i lavori fino al pagamento di una somma di denaro, richiesta come “pizzo”.
L’Indagine dei Carabinieri
Il fatto è accaduto nel novembre 2024 e ha attivato un’indagine approfondita da parte dei Carabinieri di Marcianise, sotto la supervisione della DDA di Napoli. Gli investigatori hanno scoperto che l’arrestato ha costretto la vittima a rimanere nel cantiere per un prolungato periodo. Questa manovra sembra essere stata finalizzata a garantire una possibile via di fuga dopo l’atto intimidatorio.
Proseguo delle Indagini
Recentemente, è stato notificato un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’individuo arrestato. Tuttavia, le indagini non si fermano qui: gli inquirenti stanno continuando a lavorare per identificare il complice e esplorare eventuali collegamenti con altre azioni estorsive nella regione di Marcianise.
Conclusione
Questo caso evidenzia il grave problema dell’estorsione nel settore edile, un fenomeno che continua a minacciare gli imprenditori e la sicurezza economica della regione. Le autorità restano vigili e pronte ad affrontare queste forme di criminalità organizzata.
Articolo pubblicato il 13 Ottobre 2025 – 18:18 – Vincenzo Scarpa