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Cronaca

Vandali attaccano sede Lega con tentato incendio notturno

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Vandali attaccano sede Lega con tentato incendio notturno

Attentato a Pianura: un atto vandalico contro la sede della Lega

Nella notte tra l’1 e il 2 ottobre, a Pianura, Napoli, è stato commesso un atto vandalico contro la sede della Lega di via comunale, che ospita anche la segreteria politica della consigliera regionale Carmela Rescigno. La struttura è un punto di riferimento per l’attività politica dell’ex consigliere municipale Pasquale Strazzullo e svolge da anni funzioni di supporto sociale, offrendo servizi gratuiti ai residenti.

L’attentato

Secondo quanto ricostruito, ignoti hanno tentato di dare fuoco alla serranda d’ingresso, imbrattando al contempo i pannelli con scritte dal contenuto vandalico e di protesta, in particolare contro le politiche del lavoro e della casa del Governo. Il gesto, che poteva avere conseguenze ben più gravi, ha rischiato di trasformarsi in un incendio capace di danneggiare l’intero edificio.

Le reazioni

A denunciare l’accaduto è stato proprio Strazzullo, che ha definito il fatto “gravissimo” e ha sottolineato come l’attentato possa essere stato motivato dalle attività che il circolo svolge, come il sostegno agli inquilini delle case popolari e l’assistenza legale. Anche Carmela Rescigno ha condannato l’attentato, sottolineando come la sede della Lega sia un punto di riferimento per i cittadini di Pianura e come l’episodio non fermerà l’impegno del circolo.

Le indagini

Sul posto sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Pianura e la Sezione Scientifica della Polizia di Stato, che hanno effettuato i rilievi tecnici e raccolto campioni utili alle indagini. Dalle prime analisi delle telecamere di sorveglianza delle attività commerciali della zona, sarebbe già emersa la presenza di un individuo intento ad appiccare il fuoco. Gli investigatori stanno acquisendo ulteriori immagini e testimonianze per stringere il cerchio sul responsabile.

Il contesto

L’episodio si inserisce in un contesto delicato, poiché la sede della Lega di Pianura svolge da anni funzioni di supporto sociale, offrendo servizi gratuiti ai residenti. Un presidio che ora, secondo i protagonisti, è finito nel mirino proprio per il suo ruolo sul territorio. La Polizia di Stato sta lavorando per individuare i responsabili dell’attentato e per garantire la sicurezza della zona.

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Cronaca

Arrestato per furto da 36mila euro a Sant’Antonio Abate

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Arrestato per furto da 36mila euro a Sant’Antonio Abate

Un Colpo da 36mila Euro a Sant’Antonio Abate: Arrestato un 30enne di Napoli

Il 14 febbraio 2025, giorno di San Valentino, un’abitazione del centro di Sant’Antonio Abate è stata teatro di un furto di particolare gravità. I Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato un 30enne di Napoli, che si trova ora agli arresti domiciliari, con l’accusa di furto in abitazione. L’ordinanza di arresto è stata emessa dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica, che ha condotto un’inchiesta approfondita basata su video e telefonini.

I Fatti del Furto

Il furto è avvenuto quando il sospettato, accompagnato da un complice ancora a piede libero, si è intrufolato nella casa di Sant’Antonio Abate, approfittando della festa degli innamorati. I ladri hanno portato via 3.000 euro in contanti e gioielli del valore di 33.000 euro, lasciando i proprietari_under shock in una giornata che avrebbe dovuto essere romantica.

Le Indagini

Le indagini, avviate immediatamente dai Carabinieri della Stazione di Sant’Antonio Abate e dirette dalla Procura, hanno fatto scattare l’allarme grazie a un mix di tecnologie moderne. I fotogrammi catturati dalle telecamere di videosorveglianza, sia private che pubbliche, hanno immortalato i due ladri mentre fuggivano a bordo di un’auto non identificata. Incrociando questi elementi con i tabulati telefonici delle sim intestate al 30enne, gli inquirenti hanno ricostruito il piano e collocato il napoletano sulla scena del crimine.

L’Arresto e le Conseguenze

Al termine delle formalità in caserma, il trentenne è stato accompagnato nella sua abitazione napoletana, dove sconterà la misura cautelare in attesa del processo. Il furto riaccende i riflettori sulla sicurezza nelle zone residenziali di Sant’Antonio Abate. La Procura non esclude piste verso il complice, e le indagini proseguono per recuperare il maltolto. L’arresto del 30enne di Napoli rappresenta un importante passo avanti nelle indagini, ma la storia è ancora in corso, e solo il tempo dirà se gli autori del furto saranno tutti assicurati alla giustizia.

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Giuliano, spacciatore affidato ai servizi sociali, finisce in carcere

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Giuliano, spacciatore affidato ai servizi sociali, finisce in carcere

I Carabinieri di Giugliano hanno effettuato un’operazione mirata contro il narcotraffico, arrestando un 38enne con precedenti penali. L’azione è stata condotta dalla Sezione Operativa dei Carabinieri, che ha pianificato un servizio per colpire i rifornimenti di droga nella zona. Il risultato dell’operazione è stato significativo, con il sequestro di sostanze stupefacenti e denaro contante.

Operazione contro il narcotraffico

L’operazione ha avuto come obiettivo un 38enne, Roberto Posillipo, che già aveva precedenti penali. I Carabinieri hanno effettuato una perquisizione domiciliare, durante la quale hanno scoperto un piccolo arsenale di stupefacenti e gli strumenti del mestiere. Il bottino del sequestro includeva 62 grammi di hashish e 16 grammi di cocaina, pronti per essere immessi sul mercato.

Sequestro di sostanze stupefacenti e denaro contante

Oltre alle sostanze stupefacenti, i Carabinieri hanno sequestrato anche 395 euro in contanti, che costituiscono il profitto dell’attività criminale. Il ritrovamento di un bilancino di precisione e di tutto il materiale necessario per confezionare le dosi ha confermato la destinazione della merce. L’uomo, nato a Mugnano di Napoli il 20 luglio 1987, non era nuovo alle attenzioni della giustizia e si trovava già in una condizione di libertà vigilata.

La detenzione e le accuse

Dopo l’arresto, Roberto Posillipo è stato condotto in carcere, in attesa di comparire dinanzi al giudice per l’udienza di convalida e per rispondere delle nuove accuse che gli vengono contestate. L’operazione dimostra l’attenzione costante delle forze dell’ordine sul territorio e l’azione repressiva verso soggetti già noti, nonostante le misure alternative alla detenzione. Il caso di Roberto Posillipo è un esempio di come le forze dell’ordine stanno lavorando per combattere il narcotraffico e garantire la sicurezza pubblica.

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Cronaca

Napoli, lite violenta a Porta Capuana

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Napoli, lite violenta a Porta Capuana

Violenza nella notte a Napoli
Napoli, nella notte del 3 ottobre 2025, è stata teatro di un episodio di violenza nel cuore della città. Un uomo di 31 anni, di nazionalità marocchina, è stato ferito al volto con un’arma da taglio durante una lite in zona Porta Capuana. L’uomo, le cui generalità non sono state diffuse, è stato condotto d’urgenza all’Ospedale Pellegrini per ricevere le necessarie cure.

La dinamica dell’aggressione

Secondo i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Napoli, l’episodio è avvenuto poco dopo la mezzanotte. L’uomo, che non era il bersaglio iniziale dello scontro, ha tentato di intervenire per sedare una lite scoppiata tra alcuni suoi connazionali. Tuttavia, nel tentativo di fare da paciere, è stato aggredito da uno dei contendenti, che ha estratto un’arma appuntita e lo ha colpito con violenza al volto.

Le condizioni del ferito

Il ferito è crollato a terra riportando la ferita da taglio e diverse contusioni al volto compatibili con l’aggressione. Le sue condizioni, sebbene gravi per la natura della ferita, non destano particolare preoccupazione: il 31enne è stato ricoverato in osservazione ma non risulta essere in pericolo di vita.

Indagini in corso

Dopo l’aggressione, i partecipanti alla rissa, incluso l’aggressore, si sono dileguati prima dell’arrivo delle pattuglie dell’Arma. I Carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e per risalire all’identità dell’aggressore. Si stanno vagliando eventuali testimonianze e l’esistenza di telecamere di sorveglianza nella zona di Porta Capuana.

La zona di Porta Capuana

La zona di Porta Capuana è spesso teatro di episodi di microcriminalità e degrado. L’ipotesi più accreditata resta quella di lesioni aggravate scaturite da futili motivi durante la colluttazione. Le autorità stanno lavorando per migliorare la sicurezza nella zona e prevenire episodi simili in futuro. L’articolo è stato pubblicato il 3 ottobre 2025 alle 09:07 da Gustavo Gentile.

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