Cronaca
Trapper Daytona KK arrestato, sequestrati 6 chili di stupefacenti

Milano: una città di arte e innovazione, ma anche di pericoli nascosti
Milano offre un’esperienza culturale unica, con una scena artistica e musicale molto attiva. Tuttavia, dietro alla facciata di una città che sembra avere tutto, si nascondono anche storie di persone che hanno fatto scelte sbagliate. Come nel caso di Daytona KK, un trapper di 31 anni originario di Casal di Principe, arrestato a Milano con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’arresto e il sequestro
L’operazione della Squadra Mobile ha portato al sequestro di quasi 6 chili di droga, tra hashish, marijuana e cocaine, oltre a denaro contante. L’intervento è scattato in via Bolzano, nella zona di Turro, dove gli agenti hanno fermato un’Audi Q2 con a bordo Corvino e un altro uomo. Il fortissimo odore di hashish proveniente dall’abitacolo ha insospettito i detective, che hanno poi trovato 900 grammi di hashish e una sostanza gommosa utilizzata presumibilmente come sostanza da taglio nel bagagliaio.
La perquisizione e il bottino
La perquisizione dell’abitazione e del box del trapper ha dato esiti sorprendenti. Gli agenti hanno trovato circa 2 chili di hashish, quasi 3 chili di marjuana e una piccola quantità di cocaina, oltre a due etti di sostanza da taglio e oltre 2mila euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio. Il blitz ha dimostrato che Daytona KK non era nuovo alle forze dell’ordine, avendo già precedenti specifici per traffico di stupefacenti.
I precedenti e il processo
Michele Corvino, nonostante la recente pubblicazione del suo primo album e una discreta popolarità su Instagram con oltre 54mila follower, non era nuovo alle forze dell’ordine. Il 31enne ha infatti già dei precedenti specifici per traffico di stupefacenti. Per Daytona KK è scattato l’arresto immediato, assistito dall’avvocato d’ufficio Marco Gatti, e condotto davanti al giudice per il processo con rito direttissimo già nella mattinata successiva.
Conclusioni
L’arresto di Daytona KK è un caso che dimostra come la musica e la fama non siano sufficienti a nascondere le scelte sbagliate. La città di Milano, con la sua scena artistica e musicale così attiva, deve anche affrontare i problemi legati alla droga e allo spaccio. Speriamo che questo caso possa servire da monito per tutti coloro che pensano di poter sfuggire alle conseguenze delle loro azioni.
Cronaca
“Banda dell’AirTag” smantellata a Napoli: 22 furti, 4 arresti

La “Banda dell’AirTag” smantellata a Napoli: quattro arresti e 22 furti di auto e moto di pregio ricostruiti
A Napoli, i Carabinieri hanno condotto un’operazione di successo contro una banda specializzata nel furto di auto e moto di pregio, portando a quattro arresti e alla ricostruzione di 22 furti compiuti in vari quartieri della città e in diversi comuni della Campania.
Il metodo dei malviventi
I membri della banda utilizzavano dispositivi GPS per monitorare le auto target, posizionandoli nei retrovisori o nei paraurti dei veicoli. In questo modo, potevano colpire al momento più opportuno, grazie alla possibilità di tracciare i movimenti delle auto senza essere detectati.
L’indagine e le prove
L’inchiesta è stata coordinata dalla VII Sezione “Sicurezza Urbana” della Procura di Napoli e condotta dalla stazione Carabinieri di Napoli Marianella, con il supporto della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale e del R.I.S. di Roma. Gli investigatori hanno combinato diverse tecniche, tra cui l’analisi dei telefoni cellulari in uso agli indagati, l’esame dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati e i rilievi biologici su tracce rilevanti, come lieviti, cellule e DNA. Grazie a questa convergenza di elementi, è emerso che l’organizzazione criminale aveva sede nel quartiere Scampia e operava in tutta la provincia di Napoli e nei comuni limitrofi.
I ruoli all’interno della struttura criminale
All’interno della struttura criminale, i ruoli erano ben definiti. Vi era un capo promotore che pianificava i furti, decideva le auto da colpire, manteneva i contatti con i ricettatori e gestiva la suddivisione dei proventi. Inoltre, vi erano complici incaricati di infiltrare i GPS, seguire i veicoli, intervenire al momento giusto e occultare i mezzi o smontarli. Nei locali perquisiti sono stati sequestrati arnesi da scasso, stemmi di marchi automobilistici di lusso e strumenti elettronici per la programmazione e rigenerazione delle chiavi elettroniche.
Il risultato dell’operazione
L’operazione ha portato a quattro arresti e alla ricostruzione di 22 furti di auto e moto di pregio. L’indagine ha dimostrato l’efficacia della collaborazione tra le forze di polizia e la Procura di Napoli nel contrastare il crimine organizzato. La “Banda dell’AirTag” è stata smantellata, e i suoi membri saranno processati per i reati commessi. L’operazione è un esempio di come la tecnologia e l’analisi dei dati possano essere utilizzate per combattere il crimine e proteggere i cittadini.
Cronaca
Scampia: nasce il nuovo superclan, rivelazioni dei pentiti

A Scampia, un nuovo equilibrio criminale sta cambiando le dinamiche della camorra a Napoli. Le dichiarazioni di più collaboratori di giustizia raccontano l’ascesa di un gruppo emergente che ha scalzato i referenti degli Amato-Pagano in alcuni dei rioni storicamente più strategici per i traffici di droga. Il nuovo quadro criminale e la nuova geografia di controllo della camorra emergono dalla lettura delle ordinanze cautelari e dalle testimonianze dei pentiti.
Il nuovo superclan
Il gruppo emergente è guidato dai fratelli Elia e Maurizio Cancello, insieme a Ferdinando Cifariello e Giovanni Raia. Questo quadrilatero criminale ha imposto la propria leadership sul territorio, ottenendo il controllo diretto delle aree più redditizie per lo smercio di cocaina ed eroina.
La fine del dominio Amato-Pagano
Fino alla tarda primavera del 2024, i rioni oggi al centro della contesa erano sotto il controllo degli Amato-Pagano. Tuttavia, a giugno 2024, i Cancello, Cifariello e Raia hanno estromesso il referente degli Amato-Pagano, Cicciotto, assumendo il controllo diretto delle aree più redditizie.
Il golpe criminale
Le prime avvisaglie di questo cambio di potere sono arrivate dalle denunce di famiglie del quartiere, estranee alla camorra ma finite nel mirino del nuovo gruppo. Le vittime hanno raccontato episodi di minacce e aggressioni che confermano l’autoproclamazione dei Cancello e dei loro alleati come nuovi padroni di Scampia.
Le parole dei pentiti
Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia confermano la ricostruzione dei fatti. Luigi Esposito, fratello di Camillo, ucciso a settembre 2024, ha deciso di collaborare dopo l’omicidio del fratello. Esposito ha confermato che Elia Cancello controllava da tempo il Lotto G, muovendosi armato e incutendo timore anche agli altri gruppi.
Una leadership riconosciuta anche dagli avversari
Gli Amato-Pagano avrebbero quindi “tollerato” la presa di potere, preferendo evitare uno scontro frontale con un gruppo descritto come numeroso e ben armato. La nuova realtà criminale non si limita a gestire le piazze di spaccio stanziali, ma ha esteso il controllo anche ai cosiddetti “privati”, i pusher che vendono droga a domicilio o all’ingrosso.
La nuova mappa del potere a Scampia
Con la nascita di questa alleanza, il panorama criminale di Scampia entra in una fase inedita. Non più solo la contrapposizione tra Di Lauro e scissionisti, né il predominio incontrastato degli Amato-Pagano. Adesso, emerge un terzo polo: il superclan dei Cancello, di Cifariello e di Raia. Un gruppo che potrebbe rappresentare il nuovo epicentro della camorra a Nord di Napoli, in grado di dettare legge tra i palazzi popolari e le strade che, vent’anni fa, furono teatro del bagno di sangue più feroce della storia recente.Fonte
Cronaca
Sciame sismico ai Campi Flegrei con scossa di 2.7

Un nuovo sciame sismico colpisce i Campi Flegrei
I Campi Flegrei sono stati colpiti da un intenso sciame sismico,che ha creato preoccupazione tra i residenti per diverse ore. La terra è tornata a tremare con insistenza nella zona, dove un persistente sciame sismico ha tenuto in apprensione la popolazione locale nel pomeriggio e nella prima serata di oggi.
Lo sciame sismico in cifre
L’evento più significativo si è verificato alle 19:57, quando i sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) – Osservatorio Vesuviano (OV) hanno registrato una scossa di magnitudo 2.7. L’epicentro del terremoto, avvenuto ad una profondità superficiale di soli 3 chilometri, è stato localizzato nel comune di Pozzuoli, a ridosso dell’area della Solfatara.
Monitoraggio e vigilanza
Lo sciame sismico, monitorato con attenzione dall’Osservatorio Vesuviano, è in corso dalle ore 16:38 di oggi e conta, a ora, oltre venti scosse complessive. Dopo il picco di 2.7, la sequenza è proseguita con eventi di minore intensità, tra cui l’ultima scossa rilevata poco dopo le 20:30, di magnitudo 2.2. Fortunatamente, al momento non si segnalano danni a persone o cose, sebbene la frequenza degli eventi riaccenda i riflettori sulla dinamica vulcanica dell’area e la necessità di mantenere alta la vigilanza sul fenomeno bradisismico che caratterizza la zona.
La situazione attuale
Il monitoraggio dell’INGV-OV prosegue incessantemente, e la popolazione locale rimane in stato di allerta. La situazione è monitorata da vicino dalle autorità competenti, che si stanno occupando di valutare la situazione e di prendere le dovute misure di sicurezza. La preoccupazione è alta, ma fino ad ora non si sono verificati danni significativi. La zona dei Campi Flegrei rimane un’area di alto rischio sismico e vulcanico, e la vigilanza deve essere mantenuta alta per garantire la sicurezza della popolazione locale.