Cronaca
Torre Annunziata: arrestato pusher 18enne in bene confiscato ai clan
Blitz della Polizia a Torre Annunziata: Arrestato un Pusher di 18 Anni
Torre Annunziata è ancora una volta al centro di un’operazione delle forze dell’ordine. Un giovane di soli 18 anni è stato arrestato mentre gestiva un appartamento confiscato alla criminalità organizzata, trasformato in un vero e proprio fortino della droga.
L’Operazione in Vico Forni
Nella mattinata di oggi, gli agenti del Commissariato di Torre Annunziata hanno eseguito un blitz in Vico Forni, situato nell’area popolare della città. Questo intervento fa parte di un’ampia strategia di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti.
L’appartamento, confiscato anni fa in base alla legislazione antimafia, era occupato illegalmente dal giovane, che lo aveva allestito come punto di distribuzione di droga.
I Ritrovamenti Sospetti
Durante la perquisizione, gli agenti hanno rinvenuto circa 40 grammi di cocaina, due munizioni da guerra e una da arma comune. Inoltre, il luogo era dotato di un sofisticato sistema di videosorveglianza, con sette telecamere collegate a un DVR, atto a monitorare costantemente le aree circostanti e l’ingresso dell’edificio.
Attività Illecita e Tecnologia D’avanguardia
Oltre alla droga, nel corso dell’ispezione, sono stati scoperti materiali per il confezionamento della sostanza stupefacente, bilancini di precisione e un’ingente somma di denaro, per lo più in banconote di piccolo taglio. Gli investigatori ritengono che il bottino fosse il risultato delle attività illecite di spaccio.
In aggiunta, il giovane sfruttava l’impianto elettrico pubblico tramite un allacciamento abusivo, realizzato mediante un by-pass del contatore, per alimentare sia l’illuminazione che il sistema di sorveglianza.
Proseguono le Indagini
Il giovane pusher è stato arrestato e condotto in commissariato per completare le formalità. Le indagini, sotto la supervisione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, continueranno per identificare eventuali legami con gruppi criminali attivi nel commercio di droga e nella gestione di beni confiscati.
Questo caso mette in luce un tema preoccupante: i beni confiscati alla camorra vengono spesso rioccupati illegalmente, tornando così a essere utilizzati per attività criminose. La situazione richiede un’attenta vigilanza da parte delle autorità competenti.
