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Cronaca

Spari contro una casa abbandonata nel ‘feudo’ dei Marigliano

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Spari contro una casa abbandonata nel ‘feudo’ dei Marigliano

Napoli è stata scossa da un episodio di violenza che sembra riportare indietro le lancette dell’orologio, a una stagione segnata da scontri e faide tra clan. Un rumore sordo, otto fori su intonaco e tapparella di un’abitazione disabitata, è bastato a far scattare l’allarme e risvegliare l’incubo di una guerra di camorra che sembrava sopita.

Il commando ha aperto il fuoco in Via Gabella Vecchia, nel cuore della zona sotto la ferrea influenza del clan Margliano, in quella che viene definita una “stesa”, una dimostrazione di forza e un avvertimento senza mezzi termini. Il bersaglio, un appartamento disabitato, porta segni inequivocabili di una chiara volontà intimidatoria, con sei bossoli trapassati nella tapparella e due conficcati nel muro adiacente.

I carabinieri della Compagnia Stella e del Nucleo Radiomobile di Napoli sono intervenuti immediatamente, avviando rilievi e indagini per ricostruire la dinamica e la matrice del gesto. Ma per gli investigatori e per chi conosce le dinamiche sotterranee della malavita partenopea, il messaggio è più che decifrabile: si tratta di un segnale inquietante, un vero e proprio calcio d’inizio per una potenziale riapertura dello scontro armato.

La stesa di oggi si configura come un atto di sfida, forse la risposta a un torto subito, o il tentativo di riaffermare il proprio dominio su un territorio conteso. La dinamica è quella tipica dei regolamenti di conti tra cosche: sparare per intimidire e lanciare un segnale chiaro al clan avversario, in questo caso, quasi certamente i Contini. L’appartamento disabitato è stato scelto come un punto neutro ma significativo per scaricare la tensione.

Le indagini sono in corso, ma l’ombra della camorra è più che un sospetto: è la tragica certezza che a Napoli gli equilibri si misurano ancora a colpi di pistola. La paura si riaffaccia tra i vicoli, dopo il fragile armistizio, e la città trattiene il fiato, temendo l’ennesima stagione di sangue e una possibile replica, un’escalation che trascini nuovamente Napoli nel baratro della faida.

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