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Cronaca

Sgombero a Sorrento, 37 famiglie sfollate da case abusive

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Sgombero a Sorrento, 37 famiglie sfollate da case abusive

La battaglia legale sul complesso di Housing Sociale a Sant’Agnello si conclude con l’ordine di sgombero. La Procura della Repubblica di Torre Annunziata ha emesso l’atto esecutivo per liberare il comparto edificatorio di via G.M. Gargiulo, delegando l’esecuzione congiunta a Carabinieri e Polizia di Stato. L’operazione vedrà sfrattati 37 nuclei familiari che occupano altrettante delle 53 unità abitative sequestrate.

Il complesso, un’iniziativa privata di housing sociale, era finito sotto la lente della magistratura per l’ipotesi di costruzione abusiva in zona vincolata. Il primo atto risale al 28 febbraio 2020, con il sequestro preventivo disposto dal GIP di Torre Annunziata. Il provvedimento cautelare era stato poi oggetto di una vera e propria altalena legale, con conferme, revoche e ripristini, fino alla pronuncia definitive della Corte di Cassazione.

La svolta arriva con la pronuncia della Suprema Corte del 13 marzo 2024, che ha stabilito due principi fondamentali: il giudice dell’esecuzione non può rivalutare il periculum in mora del sequestro e, ai fini della valutazione dell'”indispensabilità” dell’ordine di sgombero per reati urbanistici, è necessario tenere conto dell’aggravio in concreto del “carico urbanistico” generato dall’opera abusiva occupata. Forte di questi principi, il GIP di Torre Annunziata ha infine confermato l’ordine di sgombero, ritenendolo “proporzionato e indispensabile”.

Le notifiche dell’ordine sono in corso e ai 37 nuclei familiari occupanti è stato concesso un termine di 60 giorni, fino al 20 dicembre 2025, per lasciare le rispettive abitazioni. Oltre tale data, si procederà allo sgombro coatto. Il processo principale per la costruzione abusiva è tuttora pendente in dibattimento davanti al Tribunale di Torre Annunziata. La Procura ha ribadito che la liberazione degli immobili è “un’ineliminabile modalità di attuazione della misura cautelare”, sia per impedire l’aggravamento delle conseguenze del reato, sia per “esigenze di equità” verso gli altri nuclei familiari promissari acquirenti.

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