Cronaca
Sequestrato opificio a San Felice per scarico abusivo nel suolo

Sequestrato un Opificio a San Felice a Cancello per Scarico Illecito di Residui
A San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, è stato scoperto un impianto che scaricava illegalmente i residui di un sistema di condensazione direttamente nel terreno. Questa scoperta è avvenuta durante un controllo ambientale effettuato dai Carabinieri della Stazione di Cancello. L’operazione ha portato al sequestro dell’intera struttura e all’arresto del proprietario, un uomo di 74 anni già noto alle autorità locali.
Controlli Ambientali e Scoperte Illegali
Il controllo, eseguito il pomeriggio di martedì 14 ottobre, ha coinvolto non solo i Carabinieri, ma anche il personale dell’ARPAC di Caserta e tecnici dell’ASL – Distretto di Maddaloni. Durante l’ispezione, è emerso che il sistema di scarico dell’impianto di condensazione non era autorizzato e riversava i reflui direttamente nel suolo, violando così le normative ambientali vigenti.
Conseguenze Legali e Azioni delle Autorità
L’intero impianto è stato sottoposto a sequestro penale, e il titolare dell’attività è stato deferito all’autorità giudiziaria di Santa Maria Capua Vetere, che sta coordinando le indagini. Questa operazione fa parte di un ampio piano di monitoraggio dei Carabinieri, volto a contrastare l’inquinamento e le pratiche industriali irregolari che rappresentano una minaccia per la salute pubblica e per l’ambiente in un’area ecologicamente sensibile come quella casertana.
L’Impegno per la Salvaguardia Ambientale
La recente scoperta mette in luce la necessità di un controllo rigoroso sulle pratiche industriali e sull’adeguamento alle normative ambientali. Le autorità locali continuano a lavorare per garantire un ambiente sano e tutelare la qualità della vita dei cittadini.
Articolo pubblicato il 15 Ottobre 2025 | Autore: Vincenzo Scarpa
Cronaca
Juve Stabia-Avellino: vietata la trasferta ai tifosi irpini.

Juve Stabia vs Avellino: Il Prefetto Vieta la Trasferta ai Tifosi Irpini
Castellammare di Stabia – Il prossimo incontro di Serie B tra la Juve Stabia e l’Avellino, previsto per sabato 18 ottobre, si disputerà senza la partecipazione dei tifosi irpini. Questa decisione è stata presa dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, dopo aver condotto un’analisi approfondita sui rischi inerenti all’ordine pubblico e alla sicurezza.
Ragioni Dietro il Divieto
La misura sancita dal prefetto include il divieto di vendita di biglietti ai residenti della provincia di Avellino. Questa scelta è in linea con quanto suggerito dalla Questura di Napoli, che ha evidenziato il potenziale rischio legato a questo evento sportivo. La lunga e intensa rivalità fra le due tifoserie ha contribuito a creare un contesto di tensione, evidenziato da episodi di scontro in passato.
Obiettivi della Decisione
L’intento di questa disposizione è quello di prevenire possibili disordini sia all’interno che all’esterno dello stadio, salvaguardando così la sicurezza dei tifosi e assicurando lo svolgimento regolare della partita. La partecipazione del pubblico locale rimane confermata, con le autorità competenti pronte a monitorare la situazione e a garantire un ambiente sicuro attorno all’impianto sportivo.
Articolo pubblicato il 15 Ottobre 2025 – 11:08 – Vincenzo Scarpa
Cronaca
Giugliano: controlli nei campi rom, 13 denunciati e rifiuti sequestrati

Operazione dei Carabinieri nel Campo Rom di Giugliano: Denunce e Sequestri
Giugliano in Campania ha fatto da cornice a un’importante operazione delle forze dell’ordine che ha avuto luogo all’alba. Grazie all’intervento dei Carabinieri, i lampi blu dei lampeggianti hanno illuminato il campo rom di via Carrafiello, rivelando una situazione di degrado ambientale.
Intervento Coordinato delle Forze dell’Ordine
Questa operazione si è caratterizzata come un’azione congiunta che ha visto coinvolti non solo i Carabinieri della compagnia di Giugliano, ma anche i nuclei forestali di Napoli e Pozzuoli, oltre al Nipaaf e al Noe. A supporto sono intervenuti anche la polizia locale e assistenti sociali del Comune. Tecnici dell’Enel hanno effettuato verifiche sugli allacci elettrici, ulteriori testimonianze della complessità della situazione.
Sequestro di Rifiuti e Denunce
L’obiettivo primario di questo controllo era combattere i reati ambientali e le occupazioni abusive. I risultati sono stati sostanziali: sono stati sequestrati circa 300 metri cubi di rifiuti metallici e 270 metri cubi di rifiuti indifferenziati, alcuni già in combustione. Questi materiali rappresentavano un serio pericolo per l’ambiente e la salute dei residenti.
Provvedimenti e Ricerche Future
Tredici residenti del campo sono stati denunciati per invasione di terreni. Inoltre, i Carabinieri hanno censito 37 veicoli, di cui 11 sequestrati per violazioni gravi del codice della strada. Le operazioni di controllo continueranno nei prossimi giorni per scoprire eventuali ulteriori illeciti riguardanti la gestione dei rifiuti e altre occupazioni abusive.
Articolo aggiornato il 15 Ottobre 2025 – 11:32 – Vincenzo Scarpa
Cronaca
Morto dopo il taser: due scariche, la seconda più intensa

Napoli: Muore un Uomo dopo Colpi di Taser, Cinque Carabinieri Indagati
Un episodio tragico ha scosso Napoli, dove un uomo di 35 anni, Anthony Ihaza Ehogonoh, è deceduto il 6 ottobre scorso dopo un intervento dei carabinieri in via Galileo Ferraris. L’indagine ha rivelato che l’uomo è stato colpito da due scariche di taser, con la seconda di intensità superiore alla prima.
L’Autopsia e le Decisive Scariche di Taser
L’autopsia, condotta al Secondo Policlinico di Napoli, ha rivelato che sul corpo di Anthony erano presenti i segni di quattro dardi: due per ciascun colpo. Secondo le ricostruzioni, sembra che un solo militare abbia utilizzato il dispositivo elettrico. La seconda scarica, caratterizzata da una potenza maggiore, ha avuto un impatto devastante sul corpo della vittima, che ha perso conoscenza poco dopo.
Indagini in Corso e Attività della Procura
La Procura di Napoli ha avviato un’inchiesta e ha iscritto cinque carabinieri nel registro degli indagati per presunto eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi. Il fascicolo è attualmente sotto la supervisione del pubblico ministero Barbara Aprea, coadiuvata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone. I risultati tossicologici, parte della relazione finale dell’autopsia, saranno consegnati entro 60 giorni.
La Storia di Anthony e il Dolore della Famiglia
La famiglia di Anthony, devastata dalla perdita, ha già ricevuto l’autorizzazione per i funerali, previsti per oggi o domani. Resta da determinare se il decesso sia direttamente attribuibile alla scarica elettrica o se altre sostanze assunte dall’uomo nelle ore precedenti abbiano potuto influenzare la sua condizione.
La tragica fine di Anthony Ihaza Ehogonoh solleva questioni importanti sulla gestione e l’utilizzo delle armi non letali, come il taser, da parte delle forze dell’ordine. Saranno necessari approfondimenti e misure adeguate per garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti umani.