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Cronaca

Sequestrata l’Academy di Ciro Immobile per abusi e rifiuti

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Sequestrata l’Academy di Ciro Immobile per abusi e rifiuti

Sequestro dell’Immobile Academy: Un’ombra sul calcio giovanile a Torre del Greco

A Torre del Greco, un importante centro sportivo legato al calciatore Ciro Immobile è stato sequestrato dai Carabinieri e dalla Polizia Municipale. Questa operazione ha suscitato preoccupazione e tristezza tra i giovani atleti e le famiglie della zona.

Le Cause del Sequestro

Il sequestro dell’Immobile Academy, noto anche come Centro Sportivo Parlati, è avvenuto su ordine del GIP del Tribunale di Torre Annunziata, a seguito di una richiesta della Procura della Repubblica. Questo centro, inaugurato solo sette mesi fa, è coinvolto in una serie di reati gravi, tra cui l’edificazione abusiva in aree protette e la gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi.

Un’Indagine in Corso

L’operazione, avviata stamane, chiude un’indagine iniziata ad aprile scorso durante un controllo di routine. Gli investigatori hanno scoperto che, nonostante i precedenti abusi edilizi non sanati, sono stati effettuati significativi lavori di costruzione senza le necessarie autorizzazioni, compromettendo aree boschive già protette dal piano regolatore.

L’Impatto Ambientale

Secondo le autorità, il cambiamento di destinazione d’uso ha comportato sbancamenti e smaltimenti illegali di materiali di risulta, aggravando il degrado ambientale della zona. La Procura ha descritto l’operazione come un duplice “attacco al paesaggio e all’ambiente”, evidenziando l’urgenza di fermare la diffusione di tali pratiche.

Conseguenze per la Comunità

L’Academy, che ospitava oltre 200 giovani atleti, rischia di diventare una casistica nel contesto della “Terra dei Fuochi”, una regione afflitta dall’abusivismo e dalla criminalità ambientale. La comunità calcistica locale esprime profondo dispiacere: “È un duro colpo per i ragazzi. La legalità deve prevalere”, afferma un allenatore del Sorrento.

La Situazione in Campania

La Campania, purtroppo, detiene il primato in Italia per i reati ambientali, con un aumento significativo nel 2024 rispetto all’anno precedente. Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania, avverte che questi abusi non sole contaminano il territorio ma pongono gravi rischi per la salute pubblica.

Prossime Fasi e Reazioni della Comunità

Le indagini continuano e i sei indagati, tra cui familiari di Immobile, restano sotto attenta osservazione per chiarire la loro posizione. Il comune di Torre del Greco ha espresso disponibilità a collaborare per mitigare l’impatto di questo sequestro, mentre il sogno di una “Cittadella dello Sport” rimane concreto.

Il futuro della Immobile Academy e del calcio giovanile nella zona è ora incerto, ma la speranza è che le nuove iniziative possano sorgere in un contesto di legalità e trasparenza. In un territorio dove lo sport dovrebbe unire, questo sequestro rappresenta un ammonimento: è fondamentale costruire una cultura sportiva sana, priva di ombre.

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Cronaca

Rapporto Meridiano Sanità: Campania, 3 anni di vita in meno

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Rapporto Meridiano Sanità: Campania, 3 anni di vita in meno

Differenze significative nella longevità: Campania vs Trentino

Un recente rapporto ha rivelato che vivere in Campania comporta, in media, una riduzione di tre anni nell’aspettativa di vita rispetto ai residenti del Trentino. Questo dato è emerso dal "Rapporto Meridiano Sanità" presentato oggi a Roma, un’analisi approfondita delle differenze sanitarie tra Nord e Sud Italia.

Aspettativa di vita: un divario preoccupante

L’aspettativa di vita nella Campania si attesta a 81,7 anni, mentre nel Trentino Alto Adige si arriva quasi a 85 anni. Le disparità si manifestano soprattutto in relazione a malattie cardiovascolari, tumori, diabete e patologie respiratorie. Il tasso di mortalità tra i 30 e i 69 anni è superiore di circa 1,5 punti percentuali nel Sud rispetto al Nord del paese.

Fattori economici alla base delle disuguaglianze

Un altro aspetto fondamentale ha a che fare con le condizioni economiche: la Campania presenta un reddito pro capite di poco superiore ai 20.000 euro. Al contrario, le province del Nord, con un PIL pro capite che supera i 50.000 euro, registrano aspettative di vita nettamente più elevate. Questi dati dimostrano come l’economia influisca direttamente sulla salute della popolazione.

Indicatori di salute: un quadro allarmante

Il rapporto analizza la salute della popolazione attraverso sei indicatori, tra cui mortalità infantile, prevalenza di malattie croniche e comorbidità. Emerge un punteggio di 3,3 su una scala da 1 a 10 per la Campania, relegandola al terzultimo posto in Italia, davanti solo a Calabria e Sicilia. Tenendo conto anche di fattori socio-economici e ambientali, la Campania scivola all’ultimo posto con un punteggio di 3,9.

Urgenza di politiche sanitarie mirate

Le disuguaglianze riscontrate derivano da un intreccio di condizioni economiche, ambientali e di accesso ai servizi sanitari. I gruppi sociali con redditi più bassi si trovano più esposti a fattori di rischio come il fumo, una dieta poco equilibrata e lavori usuranti. Questi elementi aumentano la probabilità di sviluppare malattie croniche e diminuiscono l’aspettativa di vita.

Gli esperti invitano a considerare la fotografia tracciata dal "Rapporto Meridiano Sanità" come un campanello d’allarme. È fondamentale attuare politiche mirate per ridurre il divario tra il Nord e il Sud Italia, ponendo un’attenzione particolare alla prevenzione, all’assistenza sanitaria e a interventi socio-economici.

Articolo pubblicato il 14 Ottobre 2025 – 19:20 – Vincenzo Scarpa

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Professore di chirurgia sospeso per vessazioni a Salerno

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Professore di chirurgia sospeso per vessazioni a Salerno

Sospensione del Professor Carmine Alfano: Il Caso che Sconvolge l’Università di Salerno

Il professor Carmine Alfano, figura di spicco all’interno dell’Università di Salerno, è stato sospeso per un anno sia dall’attività accademica che dal suo ruolo di medico. Questa decisione, emessa dal gip del Tribunale di Salerno, è il risultato di indagini avviate nel 2024, in seguito a segnalazioni pervenute dall’ufficio legale dell’ateneo.

Accuse Gravi e Comportamenti Vessatori

Alfano è attualmente accusato di comportamenti gravi, tra cui stalking, concussione, falso ideologico e truffa aggravata ai danni dello Stato. Le indagini hanno rivelato un contesto di intimidazione psicologica che ha colpito diversi specializzandi. Il professore avrebbe esercitato pressioni sui suoi studenti, imponendo comportamenti vessatori e favorendo alcuni di loro a discapito di quelli più meritevoli. A tal proposito, alcuni giovani sarebbero stati erroneamente accreditati come autori di pubblicazioni scientifiche a cui non avrebbero realmente partecipato.

Interventi Non Autorizzati e Uso Improprio delle Risorse

Un altro aspetto controverso del caso riguarda la realizzazione di interventi di chirurgia estetica "pura" a carico del Servizio Sanitario Nazionale, senza rispettare i requisiti di legge previsti. Questa pratica solleva dubbi non solo sulla legalità delle azioni di Alfano, ma anche sull’utilizzo corretto e le risorse pubbliche.

Reazioni dell’Ateneo e Riflessioni sul Clima Formativo

L’Università di Salerno ha comunicato la ricezione del provvedimento di sospensione e ha assicurato che seguirà tutti i passi necessari per gestire la situazione. Questo caso ha riacceso i riflettori sul clima esistente nelle scuole di specializzazione e sull’urgenza di tutelare gli specializzandi. È fondamentale garantire un controllo severo sull’uso delle risorse pubbliche e sull’integrità dei percorsi formativi.

Conclusioni

La sospensione del professor Carmine Alfano rappresenta un episodio significativo che mette in evidenza le criticità presenti nelle scuole di specializzazione. È necessario che si effettuino verifiche approfondite per prevenire situazioni simili in futuro e assicurare un ambiente di studio sereno e rispettoso per tutti gli studenti, promuovendo l’eccellenza accademica e professionale.

Articolo pubblicato il 14 Ottobre 2025 – 19:08 – Vincenzo Scarpa

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Elezioni Regionali Campania: ripartizione seggi tra province

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Elezioni Regionali Campania: ripartizione seggi tra province

Elezioni Regionali in Campania: Napoli Primo per Seggi

Napoli conquista il primato nel numero di seggi per il prossimo Consiglio Regionale della Campania, le cui elezioni si svolgeranno il 23 e 24 novembre. Questa consultazione elettorale avrà luogo nel weekend, con aperture dei seggi fissate per domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15, come stabilito dal presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca.

Ripartizione dei Seggi Tra le Province

La distribuzione dei seggi è stata effettuata tenendo conto della popolazione censita nel 2021. In questo contesto, Napoli emerge come la provincia con il numero più elevato di rappresentanti, seguita da Salerno, che otterrà 9 seggi. Caserta avrà 8 seggi, Avellino 4, e Benevento 2. Gli elettori registrati ammontano a 2.988.376 a Napoli, 1.046.493 a Salerno, 905.045 a Caserta, 401.451 ad Avellino, e 265.055 a Benevento.

Implicazioni Politiche di Questa Ripartizione

Questo scenario evidenzia il ruolo cruciale della provincia di Napoli nelle dinamiche politiche regionali, influenzando significativamente l’equilibrio tra maggioranza e opposizione nel nuovo Consiglio. Le settimane a venire saranno fondamentali per la definizione delle candidature e delle strategie elettorali, con particolare attenzione rivolta ai principali centri urbani della regione.

Conclusioni

Le elezioni del 23 e 24 novembre rappresentano un evento di grande importanza per il futuro politico della Campania. L’analisi della ripartizione dei seggi offre spunti interessanti su come si definiranno gli equilibri e le alleanze nel nuovo Consiglio Regionale. Gli elettori sono attesi a partecipare attivamente, dando forma così alla politica del loro territorio.

Articolo pubblicato il 14 Ottobre 2025 – 18:56 – Vincenzo Scarpa

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