Cronaca
Riparte Cantina&Cultura, libri e talk l’8 ottobre

Il mese di ottobre si preannuncia caldo a Salerno, grazie al ritorno di Cantina&Cultura, il format di Cantina Verace che unisce sapori e storie nel cuore della città. Questa rassegna unica nel suo genere, che соединisce cultura e vino, promette di essere un itinerario emozionante tra letteratura, giornalismo e storie di territorio. Il primo appuntamento è già alle porte, l’8 ottobre, e sarà dedicato alla memoria di Amleto De Silva, scrittore e vignettista anticonformista recentemente scomparso.
Il programma di ottobre
Il programma di ottobre si apre con la serata dedicata ad Amleto De Silva, durante la quale verrà presentata anche la “scuola elementare” Amleto De Silva, laboratorio di scrittura e pensiero critico nato per trasmettere ai più giovani l’amore per le parole libere. Il 15 ottobre sarà la volta del giornalismo, con Clemente Ultimo, direttore di Linea Mezzogiorno, che racconterà la sfida di un quotidiano capace di guardare al Sud con una prospettiva globale.
Docufilm e letteratura
Il 22 ottobre sarà il momento di Gate 48. Ultras Salerno, il docufilm di Umberto Adinolfi – regia di Fernando Inglese – che ripercorre cinquant’anni di passione granata, dalle prime curve del 1975 ai giorni nostri, in un viaggio emozionante tra memoria e identità. A chiudere il mese, il 29 ottobre, il ritorno in libreria di Linda Di Giacomo con il thriller Morto che scrive (Caffè Orchidea), nuova indagine della grafologa Agnese Malaspina, presentata in dialogo con Rosita Sosto Archimio.
Conclusione
La rassegna di ottobre promette di essere un itinerario tra cultura popolare, letteratura e storie di territorio, confermando Cantina&Cultura come uno dei format più vivaci del panorama salernitano. Con questo programma ricco e variegato, Cantina&Cultura si conferma come un punto di riferimento per chi ama la cultura e il vino, e si preannuncia un ottobre caldo e emozionante a Salerno. Articolo pubblicato il 7 Ottobre 2025 – 12:01 – Vincenzo Scarpa.
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Cronaca
Ladro in bici a Napoli: 46enne arrestato di notte

Un caso di furto originale è stato scoperto nella notte a Napoli, dove i carabinieri della stazione di Capodimonte hanno arrestato un uomo di 46 anni, già noto alle forze dell’ordine, mentre rubava pezzi d’auto e fuggiva su una bicicletta elettrica. L’arresto è avvenuto poco prima delle 2 del mattino, quando i militari hanno notato l’uomo armeggiare vicino a un’auto in sosta nel quartiere San Carlo all’Arena. Il ladro, identificato come Mario Biino, è stato sorpreso mentre sottraeva lo stereo della vettura e successivamente è stato fermato e perquisito.
Dettagli dell’arresto
I carabinieri hanno scoperto che Biino era in possesso di chiavi alterate, un altro impianto stereo e due fanali posteriori di una Fiat 500, rubati poco prima nel quartiere Vomero. La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari, che hanno espresso sorpresa e incredulità per l’accaduto.
Le conseguenze dell’arresto
Biino è stato arrestato e ora è in attesa di giudizio. L’arresto è stato possibile grazie alla pronta azione dei carabinieri, che hanno sventato il furto e recuperato la refurtiva. Il caso rappresenta un esempio di come la tecnologia, come la bicicletta elettrica, possa essere utilizzata per commettere reati, ma anche di come la vigilanza e l’azione rapida delle forze dell’ordine possano prevenire e risolvere tali casi.
Il contesto del furto
Il quartiere San Carlo all’Arena, dove è avvenuto il furto, è un’area densamente popolata di Napoli, con molte auto in sosta. Il fatto che il ladro abbia utilizzato una bicicletta elettrica per fuggire suggerisce che abbia pianificato il furto con cura, cercando di evitare di essere notato. Tuttavia, la pronta azione dei carabinieri ha sventato i suoi piani e ha portato alla sua cattura.
Articolo pubblicato il 7 Ottobre 2025 – 11:49 – Vincenzo Scarpa
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Cronaca
Barista arrestato per spaccio a Chiaiano

Nella città di Napoli, un giovane di 29 anni, residente a Chiaiano e lavorante come barista, è stato colto in flagrante mentre deteneva droga a fini di spaccio. L’arresto è stato effettuato dai Carabinieri del nucleo operativo della compagnia Vomero, dopo che il giovane è stato fermato in via Leonardi Bianchi a causa di una panne al motorino. Inizialmente, i militari si erano fermati per prestargli soccorso, ma l’odore inconfondibile di marijuana li ha insospettiti e li ha portati a perquisirlo.
L’arresto e la perquisizione
Il giovane, apparentemente insospettabile e senza precedenti, è stato trovato in possesso di diverse dosi di droga nascoste negli slip. Successivamente, durante la perquisizione domiciliare, sono stati ritrovati 80 grammi di marijuana, 40 grammi di hashish già suddivisi in dosi pronte alla vendita, un bilancino di precisione e 770 euro in contanti, che si ritiene siano il provento dell’attività illecita.
La droga e il denaro sequestrati
La quantità di droga sequestrata è considerevole, con 80 grammi di marijuana e 40 grammi di hashish, già pronti per essere venduti. Inoltre, il bilancino di precisione trovato durante la perquisizione suggerisce che il giovane fosse coinvolto in un’attività di spaccio su scala relativamente ampia. I 770 euro in contanti sequestrati sono stati ritentuti come provento dell’attività illecita.
L’esito dell’arresto
Il 29enne è stato arrestato e ora è in attesa di giudizio. L’arresto è il risultato di un’operazione condotta con professionalità e attenzione da parte dei Carabinieri del nucleo operativo della compagnia Vomero. Il caso è un esempio di come la sfortuna e l’odore inconfondibile di marijuana possano portare a conseguenze serie per coloro che si rendono protagonisti di attività illecite.
Articolo pubblicato il 7 Ottobre 2025 – 11:37 – Vincenzo Scarpa
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Cronaca
Uomo si finge cieco a Castellammare, arrestato con la moglie

Un caso di truffa aggravata ai danni dello Stato è stato recentemente smascherato dalla Guardia di Finanza di Torre Annunziata, a Castellammare di Stabia. Un uomo, che si presentava come cieco assoluto, è stato scoperto a muoversi senza alcun aiuto in luoghi affollati, prelevare denaro al bancomat e contare il resto con facilità. Questo inganno, durato per vent’anni, gli ha permesso di ricevere una pensione d’invalidità e un’indennità di accompagnamento per oltre 124mila euro.
Le indagini e gli arresti
Le indagini, avviate dopo un sequestro preventivo di beni disposto un anno fa, hanno documentato come il presunto cieco fosse in realtà solo ipovedente e capace di svolgere le normali attività quotidiane. I due coniugi sono stati arrestati in esecuzione di un’ordinanza di arresti domiciliari emessa dal GIP su richiesta della Procura oplontina, con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso ideologico in atti pubblici.
La truffa e le conseguenze
Nonostante il sequestro e i sospetti sulla sua reale condizione, la coppia aveva continuato a presentare documenti medici falsi per confermare lo status di invalidità. Questa truffa, che ha ingannato medici e istituzioni per due decenni, si è conclusa con l’intervento delle Fiamme Gialle, che hanno smascherato il raggiro e portato i responsabili alla luce della giustizia.
L’importanza dell’intervento delle autorità
L’intervento della Guardia di Finanza e della Procura oplontina ha permesso di smascherare una truffa che aveva durato per troppo tempo, causando un danno economico significativo allo Stato. Questo caso sottolinea l’importanza dell’attività di controllo e di indagine svolta dalle autorità, che lavorano per proteggere i cittadini e lo Stato da inganni e truffe.Fonte