Cronaca
Professore di chirurgia sospeso per vessazioni a Salerno

Sospensione del Professor Carmine Alfano: Il Caso che Sconvolge l’Università di Salerno
Il professor Carmine Alfano, figura di spicco all’interno dell’Università di Salerno, è stato sospeso per un anno sia dall’attività accademica che dal suo ruolo di medico. Questa decisione, emessa dal gip del Tribunale di Salerno, è il risultato di indagini avviate nel 2024, in seguito a segnalazioni pervenute dall’ufficio legale dell’ateneo.
Accuse Gravi e Comportamenti Vessatori
Alfano è attualmente accusato di comportamenti gravi, tra cui stalking, concussione, falso ideologico e truffa aggravata ai danni dello Stato. Le indagini hanno rivelato un contesto di intimidazione psicologica che ha colpito diversi specializzandi. Il professore avrebbe esercitato pressioni sui suoi studenti, imponendo comportamenti vessatori e favorendo alcuni di loro a discapito di quelli più meritevoli. A tal proposito, alcuni giovani sarebbero stati erroneamente accreditati come autori di pubblicazioni scientifiche a cui non avrebbero realmente partecipato.
Interventi Non Autorizzati e Uso Improprio delle Risorse
Un altro aspetto controverso del caso riguarda la realizzazione di interventi di chirurgia estetica "pura" a carico del Servizio Sanitario Nazionale, senza rispettare i requisiti di legge previsti. Questa pratica solleva dubbi non solo sulla legalità delle azioni di Alfano, ma anche sull’utilizzo corretto e le risorse pubbliche.
Reazioni dell’Ateneo e Riflessioni sul Clima Formativo
L’Università di Salerno ha comunicato la ricezione del provvedimento di sospensione e ha assicurato che seguirà tutti i passi necessari per gestire la situazione. Questo caso ha riacceso i riflettori sul clima esistente nelle scuole di specializzazione e sull’urgenza di tutelare gli specializzandi. È fondamentale garantire un controllo severo sull’uso delle risorse pubbliche e sull’integrità dei percorsi formativi.
Conclusioni
La sospensione del professor Carmine Alfano rappresenta un episodio significativo che mette in evidenza le criticità presenti nelle scuole di specializzazione. È necessario che si effettuino verifiche approfondite per prevenire situazioni simili in futuro e assicurare un ambiente di studio sereno e rispettoso per tutti gli studenti, promuovendo l’eccellenza accademica e professionale.
Articolo pubblicato il 14 Ottobre 2025 – 19:08 – Vincenzo Scarpa
Cronaca
Elezioni Regionali Campania: ripartizione seggi tra province

Elezioni Regionali in Campania: Napoli Primo per Seggi
Napoli conquista il primato nel numero di seggi per il prossimo Consiglio Regionale della Campania, le cui elezioni si svolgeranno il 23 e 24 novembre. Questa consultazione elettorale avrà luogo nel weekend, con aperture dei seggi fissate per domenica dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15, come stabilito dal presidente della giunta regionale, Vincenzo De Luca.
Ripartizione dei Seggi Tra le Province
La distribuzione dei seggi è stata effettuata tenendo conto della popolazione censita nel 2021. In questo contesto, Napoli emerge come la provincia con il numero più elevato di rappresentanti, seguita da Salerno, che otterrà 9 seggi. Caserta avrà 8 seggi, Avellino 4, e Benevento 2. Gli elettori registrati ammontano a 2.988.376 a Napoli, 1.046.493 a Salerno, 905.045 a Caserta, 401.451 ad Avellino, e 265.055 a Benevento.
Implicazioni Politiche di Questa Ripartizione
Questo scenario evidenzia il ruolo cruciale della provincia di Napoli nelle dinamiche politiche regionali, influenzando significativamente l’equilibrio tra maggioranza e opposizione nel nuovo Consiglio. Le settimane a venire saranno fondamentali per la definizione delle candidature e delle strategie elettorali, con particolare attenzione rivolta ai principali centri urbani della regione.
Conclusioni
Le elezioni del 23 e 24 novembre rappresentano un evento di grande importanza per il futuro politico della Campania. L’analisi della ripartizione dei seggi offre spunti interessanti su come si definiranno gli equilibri e le alleanze nel nuovo Consiglio Regionale. Gli elettori sono attesi a partecipare attivamente, dando forma così alla politica del loro territorio.
Articolo pubblicato il 14 Ottobre 2025 – 18:56 – Vincenzo Scarpa
Cronaca
Ponte Morandi: 18 anni per Castellucci, focus sulla morte di Robbiano

Ponte Morandi: Chieste Condanne Severe per gli Ex Dirigenti di Autostrade
Genova – Il dibattimento riguardante il Ponte Morandi si riaccende con richieste di pene significative per gli ex dirigenti di Autostrade. La Procura di Genova, sotto la direzione dei pubblici ministeri Walter Cotugno e Marco Airoldi, ha avanzato una richiesta di 18 anni e sei mesi di reclusione per Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato, accusato di omicidio colposo aggravato, disastro colposo, falso e rimozione di dispositivi di sicurezza.
Le Accuse Fondamentali
L’accusa si concentra in particolare sulla tragica morte di Samuele Robbiano, l’ottenne che è stata la vittima più giovane delle 43 persone decedute nel crollo. È emerso che le problematiche del viadotto erano note fin dal 2009, ma non sono stati effettuati interventi correttivi. Castellucci è accusato di aver messo in secondo piano la sicurezza del ponte, privilegiando interessi economici e reputazione personale. Un pm ha sottolineato: “Un’enciclopedia di elementi negativi colloca Castellucci al massimo livello di colpa possibile.”
Le Reazioni delle Famiglie delle Vittime
I familiari delle vittime si sono detti soddisfatti della requisitoria, sottolineando la chiarezza della stessa. Egle Possetti, portavoce del Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi, ha affermato: "La cecità di fronte ai problemi era evidente," evidenziando così la gravità delle responsabilità dei dirigenti coinvolti.
La Difesa di Castellucci
Gli avvocati difensori di Castellucci, Guido Carlo Alleva e Giovanni Accinni, hanno bollato come "inaccettabile e spaventosa" la richiesta della Procura, mettendo in discussione le valutazioni sul profilo del manager riportate nella requisitoria. A questo punto del processo, la parola passerà alle parti civili, seguite dalle difese degli altri imputati.
Prospettive Future
La sentenza su questa tragica vicenda è attesa non prima della primavera del 2026, momento in cui si spera di ottenere chiarezza su una delle pagine più buie della storia recente italiana.
Articolo pubblicato il 14 Ottobre 2025 – 18:20 – Vincenzo Scarpa.
Cronaca
Napoli: arrestato per minacce a FS e agenti con bottiglia e coltello

Tensione alla Stazione di Napoli Centrale: Un Aggressore Arrestato
Un episodio inquietante ha avuto luogo ieri sera presso la stazione di Napoli Centrale, dove un uomo ha minacciato il personale di sicurezza e ha aggredito le forze dell’ordine intervenute.
Aggressione e Arresto
L’episodio ha coinvolto un cittadino napoletano di 26 anni, già conosciuto dalle autorità per precedenti crimini. La Polizia di Stato lo ha arrestato, accusandolo di minaccia, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di oggetti pericolosi.
La Dinamica dell’Incidente
Durante i controlli di routine all’interno del nodo ferroviario, gli agenti del Compartimento Polizia Ferroviaria per la Campania hanno notato il giovane, che cercava di eludere i varchi d’accesso sprovvisto di titolo di viaggio. Alla richiesta del personale di sicurezza di fermarsi, l’uomo ha reagito in modo estremamente violento.
Minacce e Comportamento Violento
Improvvisamente, l’aggressore ha brandito una bottiglia rotta per intimidire il personale, mostrando una chiara intenzione di farsi strada con la forza. Nonostante l’intervento tempestivo dei poliziotti, il giovane ha continuato a mostrare un atteggiamento ostile e aggressivo.
L’Intervento della Polizia
Solo dopo un’intensa lotta, gli agenti sono riusciti a contenere e immobilizzare l’aggressore. Durante la perquisizione, è emerso che non solo aveva minacciato con la bottiglia, ma era anche in possesso di un coltello pieghevole, con la lama aperta, pronto per essere utilizzato.
Riflessioni Sulla Sicurezza Ferroviaria
Questo grave evento evidenzia l’importanza del monitoraggio e della sicurezza all’interno delle stazioni ferroviarie, che rappresentano punti critici per la sicurezza pubblica. Le autorità sono chiamate a garantire maggiori misure di protezione per prevenire simili occorrenze in futuro.
Articolo pubblicato il 14 Ottobre 2025 – Federica Annunziata