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Cronaca

Porta Capuana: “Basta degrado e violenza!” In piazza cittadini e commercianti

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Porta Capuana: “Basta degrado e violenza!” In piazza cittadini e commercianti

Porta Capuana: Un Quartiere in Lotta per la Sicurezza

Napoli, un luogo affascinante ma spesso segnato da episodi di degrado. In questo contesto, Porta Capuana si sta mobilitando per chiedere maggiore sicurezza e dignità per i suoi abitanti e commercianti. L’ultimo episodio di violenza ai danni di una donna ha spinto la comunità a scendere in piazza per chiedere un cambiamento.

Manifestazione di protesta

Recentemente, in Piazza Enrico De Nicola, decine di residenti e commercianti si sono riuniti per esprimere il loro malcontento. Tra striscioni e cartelli, la manifestazione è diventata un simbolo della richiesta collettiva di sicurezza. Maria, una salumiera locale, ha evidenziato la gravità della situazione: «Ogni sera assistiamo a risse e furti. Ora anche a violenze sulle donne. La nostra zona è lasciata a sé stessa».

La voce dei commercianti

Antonio, un barista che ha il suo locale di fronte alla piazza, ha condiviso la sua frustrazione: «Dopo una certa ora non c’è più nessuno, solo persone che incutono paura. Dobbiamo chiudere prima perché non ci sentiamo al sicuro. È necessario un aumento della presenza delle forze dell’ordine, non solo dopo gli avvenimenti violenti».

L’appello per interventi concreti

Al sit-in hanno partecipato anche esponenti di associazioni locali, come Rosaria Ferraro del comitato “Vivi la Porta”, che ha sottolineato l’importanza di interventi concreti: «Porta Capuana è una comunità viva che merita attenzione. Abbiamo bisogno di più controlli, servizi, pulizia e illuminazione: la sicurezza è legata alla cura del nostro territorio».

Le misure in discussione

Il prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha risposto all’appello dei cittadini convocando un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Durante un incontro, sono state trattate problematiche simili in altre aree della città, evidenziando la necessità di un piano d’azione per ridurre la microcriminalità e migliorare la qualità della vita.

Iniziative comunitarie

Parallelamente, alcune associazioni locali stanno dando vita a progetti culturali e sociali per affrontare il degrado. Anna, volontaria di un centro sociale, ha spiegato come l’azione collettiva possa fare la differenza: «Offriamo laboratori per i giovani e attività per le persone senza dimora. La risposta al degrado non deve essere solo repressiva, ma deve promuovere la partecipazione collettiva».

Verso un futuro migliore

Nonostante gli sforzi, la comunità di Porta Capuana sente ancora il peso dell’abbandono. La paura è che, una volta passata l’emozione di questo momento, tutto torni come prima. Un commerciante ha commentato: «Ogni volta è la stessa storia. Parliamo per un po’, poi silenzio. Ma noi non ci arrendiamo: questa piazza è casa nostra e vogliamo riprendercela».

In sintesi, Porto Capuana rappresenta una comunità che si sta unendo per il cambiamento, in cerca di un futuro più sicuro e dignitoso.

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Tragedia al Vulcano Buono: muore l’operaio caduto a Nola

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Tragedia al Vulcano Buono: muore l’operaio caduto a Nola

Tragedia sul Lavoro al Vulcano Buono: Morte di Pasquale Fiore Iliceto

Pasquale Fiore Iliceto, un uomo di 53 anni originario di Lucera, ha perso la vita in un tragico incidente avvenuto durante una fase di lavoro al centro commerciale Vulcano Buono. La sua caduta, avvenuta da un’altezza di due metri, ha suscitato profonda commozione nella sua comunità e ha evidenziato le gravi problematiche legate alla sicurezza sul lavoro, un tema cruciale nel contesto attuale.

Dettagli dell’Incidente

Il tragico evento ha avuto luogo il 7 ottobre, all’interno di una delle gallerie più affollate del Sud Italia, dove molti visitatori si riuniscono quotidianamente. Iliceto stava procedendo con l’allestimento di un negozio quando, per motivi al vaglio delle autorità, ha perso l’equilibrio, riportando gravi lesioni, tra cui un trauma cranico. È stato immediatamente soccorso, ma dopo sette giorni di lotta in ospedale, è deceduto presso l’Ospedale del Mare di Napoli.

Reazioni della Comunità

La notizia della scomparsa di Pasquale ha colpito intensamente la sua famiglia e i suoi colleghi. I familiari, attraverso il sindacato Cgil, hanno espresso il loro dolore, sottolineando quanto fosse dedito e affidabile in ambito lavorativo. La sua morte lascia un vuoto tangibile, rimarcando la fragilità delle vite sancite dalla precarietà lavorativa che attanaglia molti operai del Sud.

Indagini e Provvedimenti

A seguito dell’incidente, la Procura di Nola ha avviato un’inchiesta per lesioni colpose, indagando le circostanze e il rispetto delle normative di sicurezza sul luogo di lavoro. È stata disposta l’autopsia sul corpo della vittima per chiarire meglio la dinamica della caduta. Le aziende coinvolte nel cantiere sono state sottoposte a sequestro probatorio, con indagini in corso sulle attrezzature e le procedure di sicurezza adottate.

Un Problema Inquietante

Questo tragico evento ha riacceso l’attenzione sugli infortuni sul lavoro in Campania, evidenziando un aumento degli incidenti mortali secondo i dati Inail. Il Vulcano Buono, inaugurato nel 2008 come polo commerciale, ha già visto episodi simili e le autorità sono chiamate a riflettere su come migliorare la sicurezza per prevenire simili tragedie.

Mobilitazione Sindacale

In risposta all’incidente, i sindacati, tra cui Cgil e Cisl, hanno annunciato una giornata di astensione dal lavoro nei cantieri della zona, per il prossimo giovedì. È previsto un presidio di protesta davanti al Vulcano Buono, al fine di richiedere più rigorosi controlli sui luoghi di lavoro.

Lascito e Tributo

Pasquale sarà commemorato presso l’Ospedale del Mare, con i funerali che si terranno a Lucera. La comunità online si sta unendo nel ricordo di Iliceto, con numerosi messaggi di cordoglio che chiedono una trasformazione profonda nelle pratiche lavorative, affinché incidenti simili non avvengano mai più.

In conclusione, la scomparsa di Pasquale Fiore Iliceto è un tragico promemoria dell’importanza della sicurezza sui luoghi di lavoro e della necessità urgente di riforme per proteggere le vite degli operai.

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Torre del Greco: anziano e cane investiti, il pirata fugge

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Torre del Greco: anziano e cane investiti, il pirata fugge

Tragico Incidente a Torre del Greco: Un Uomo e il Suo Cane Investiti

Un drammatico incidente si è verificato su Via Cavallo a Torre del Greco, lasciando nel dolore due vittime: un anziano e il suo fedele amico a quattro zampe. L’evento, avvenuto la sera dell’11 ottobre, ha avviato una ricerca urgente per rintracciare un “pirata della strada” che si è allontanato senza prestare soccorso.

La Storia di Salvatore e del Suo Fedele Compagno

L’anziano coinvolto è Salvatore Pinto, un ex vigile del fuoco che, ogni sera, si concedeva una passeggiata con il suo cane. La collisione è avvenuta in un tratto di strada compreso tra il ponte ferroviario e quello autostradale. Dalle prime ricostruzioni, pare che un motociclo, condotto da un incosciente automobilista, abbia provocato l’incidente.

Una passante, testimone della scena, ha immediatamente avvisato i soccorsi dopo aver trovato Salvatore a terra. L’uomo ha subito vari traumi, in particolare alla testa, a causa della caduta violenta. Anche il suo cane ha riportato ferite gravissime, necessitando di un ricovero d’urgenza con condizioni critiche, inclusa una grave emorragia.

Fortunatamente, il 13 ottobre, Salvatore e il suo amato cane sono riusciti a tornare a casa, nonostante le gravi circostanze che avrebbero potuto avere un esito ben più tragico.

Incidenti Multipli Nella Stessa Occasione

Non si tratta però di un caso isolato. Nei pressi del luogo dell’incidente si è verificata un’altra collisione tra un’automobile e uno scooter, che ha visto coinvolto un giovane di 28 anni, originario della stessa città. Il motociclista ha riportato ferite severe ed è stato trasportato d’urgenza all’Ospedale del Mare di Ponticelli, dove ora versa in condizioni critiche. Al momento, non è chiaro se questo secondo evento possa essere collegato direttamente all’incidente di Salvatore.

Indagini in Corso per Identificare il Pirata della Strada

Le autorità locali hanno avviato un’indagine intensiva per rintracciare il conducente della motocicletta responsabile dell’investimento. Gli inquirenti stanno esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza della rotonda autostradale nelle vicinanze e le registrazioni fornite dai commercianti del quartiere. Si spera che questi materiali possano rivelarsi fondamentali per identificare il colpevole che ha scelto di fuggire senza prestare aiuto.

Conclusione

Questo tragico evento solleva interrogativi sulla sicurezza stradale a Torre del Greco e mette in luce la necessità di una maggiore vigilanza e attenzione da parte di tutti gli automobilisti. La speranza è che la comunità possa fare fronte comune per garantire maggiore sicurezza e rispetto reciproco sulle strade.

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Ercolano: conflitto Estilio-Scognamiglio dietro l’agguato del 27 aprile

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Ercolano: conflitto Estilio-Scognamiglio dietro l’agguato del 27 aprile

Faida di Ercolano: Tentato Omicidio Legato al Traffico di Droga

Un grave tentato omicidio avvenuto a Ercolano sembra essere il fulcro di una faida criminale finalizzata al controllo del traffico di droga nel centro storico. Gli sviluppi delle indagini condotte dai Carabinieri hanno portato all’arresto di cinque individui, ora accusati di vari reati, tra cui tentato omicidio.

L’Inchiesta dei Carabinieri

Le autorità hanno rapidamente identificato i presunti colpevoli: Emanuele Russo, Michele Pio Estilio, Remigio D’Antonio, Giuseppe Colantuono e Aniello Estilio. Questi ultimi sono accusati di essere i mandanti e gli esecutori del violento attacco subito da Claudio Scognamiglio, avvenuto il 27 aprile, durante il quale l’uomo ha subito gravi ferite, ma è miracolosamente sopravvissuto.

Un Contesto di Crescente Violenza

L’agguato non rappresenta un episodio isolato, ma è il culmine di una violenza crescente tra il gruppo di Scognamiglio e il clan degli Estilio. Due eventi precedenti avevano già mostrato i segni di una tensione crescente:

  1. Incendio dell’auto di Scognamiglio: Questo atto di vandalismo è stato interpretato come un chiaro avvertimento.
  2. Litigio scolastico: Un conflitto apparentemente banale tra le due famiglie, che in realtà nascondeva scontri più profondi legati al crimine organizzato.

Dettagli Sconcertanti

Un aspetto particolare emerso dall’indagine riguarda Michele Pio Estilio, già in regime di obbligo di firma presso le autorità per un precedente reato. In un comportamento anomalo, ha richiesto di firmare al commissariato di Portici invece che dai Carabinieri di Ercolano. Questa scelta, motivata dalla vicinanza della caserma all’abitazione della famiglia Scognamiglio, evidenzia la consapevolezza della faida in atto.

Michele Pio Estilio era stato arrestato nel maggio precedente per possesso di droga, un’indicazione chiara del suo coinvolgimento nelle attività illecite che alimentano il conflitto.

La Reazione delle Autorità

L’operazione dei Carabinieri ha decisamente bloccato i piani omicidi del gruppo e rappresenta un duro colpo alle dinamiche criminali che caratterizzano Ercolano. Gli arrestati sono attualmente a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre le forze dell’ordine continuano a monitorare la situazione per prevenire ulteriori atti di violenza.

Ora più che mai, è fondamentale prestare attenzione a questi sviluppi che riflettono una realtà complessa e pericolosa nella lotta contro il crimine organizzato.


Articolo pubblicato il 14 Ottobre 2025 – 08:08 – Giuseppe Del Gaudio

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