Cronaca
Parcheggiatore abusivo minaccia anziani a Napoli: “Paga o brucio l’auto”
 
																								
												
												
											#NapoliUnderAttack: quando l’arroganza diventa legge
A Napoli, la prepotenza non conosce pietà né contesto, nemmeno davanti a un ospedale pediatrico. La vicenda del Vomero, dove due nonni sono stati minacciati da un parcheggiatore abusivo, è l’emblema di questa prepotenza. “_Il fenomeno dei parcheggiatori abusivi non è un servizio, è un’estorsione mascherata_” e si trasforma in un atto di sottomissione alla legge parallela della strada.
La scena è drammatica nella sua quotidianità. Due nonni arrivano in ospedale, sollievo palpabile: il loro nipotino è appena uscito dalla terapia intensiva. Ma la legge, qui, è un’altra. Un 55enne, volto già noto alle forze dell’ordine, impone una tariffa di 10 euro per un parcheggio davanti a un ospedale. La richiesta è “_per un parcheggio. Davanti a un ospedale_” e la minaccia è brutale: “_10 euro, o ‘t’appiccio ‘a macchina_”.
La prepotenza non si ferma nemmeno davanti allo Stato. La vista della divisa dei Carabinieri scatena la furia dell’uomo, che continua a urlare e a pretendere quei 10 euro che, nella sua logica criminale, “_gli spettano_” di diritto. La situazione degenera rapidamente e l’uomo viene arrestato con le pesanti accuse di resistenza, minaccia a pubblico ufficiale e tentata estorsione.
Resta l’immagine di due nonni che, nel giorno in cui avrebbero dovuto solo tirare un sospiro di sollievo, sono stati costretti a subire l’ennesima, violenta prepotenza di chi considera la città cosa propria. La tracotanza dell’uomo è proseguita anche dopo l’arresto, con minacce e violenze contro i Carabinieri. “_Sono invalido al 100%_”, grida ai militari, “_vi posso uccidere senza farmi un giorno di galera_”.
La domanda è: fino a quando la città di Napoli sarà soggiogata da questa prepotenza? Quando si tornerà a rispettare la legge e a punire chi la viola? La risposta è complessa, ma una cosa è certa: la città non può più tollerare questa violenza e questa prepotenza. È ora di dire basta e di riprendere il controllo delle strade. È ora di fare giustizia e di proteggere i cittadini da questa “_tassa sull’insicurezza_” che alimenta un sistema capillare di estorsione e violenza.

 
														