Cronaca
Ora solare, notte insonne: l’Unione Europea non riesce a diradare le tenebre del cambio stagionale
#OraLegale, #OraSolare, il gioco degli orologi è ripartito: si torna all’ora solare, ma a quando una soluzione definitiva per l’Europa?
Roma si sveglia con un’ora di sonno in più, segnando la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno. Ma dietro a questo cambio di orario, c’è un paradosso europeo che nasconde una battaglia politica lunga sette anni. La proposta della Commissione europea del 2018 per abolire il passaggio tra ora legale e solare è ancora ferma, lasciando gli Stati membri a decidere se optare per l’ora legale permanente o per quella solare.
“La proposta non è stata discussa in Consiglio dal 2019”, ha ammesso una portavoce della Commissione, confermando che il file resta “ancora lì” nel programma di lavoro dell’esecutivo comunitario. La pandemia di Covid-19 e le crisi energetiche e geopolitiche hanno solo amplificato il caos, lasciando la direttiva del 1980 in vigore senza scadenze.
Ma cosa significa questo per i cittadini? Secondo Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana, i sette mesi di orario estivo hanno evitato lo spreco di 646 milioni di kWh, pari a un taglio di emissioni di Co2 del 18% e a 90 milioni di euro risparmiati sulle bollette. “Si tratta di un tema che gli Stati devono concordare e coordinare tra loro, non può essere imposto dall’alto”, ha ribadito la portavoce della Commissione.
E così, l’Europa resta aggrappata al suo anacronistico valzer orario, con i cittadini che devono prepararsi a “_godervi quel sonno extra nel prossimo fine settimana_”. Ma il futuro resta al buio, e la domanda è: a quando una soluzione definitiva per l’Europa? Sembra che la risposta sia ancora lontana anni luce. Per ora, il gioco degli orologi continua, e noi cittadini dobbiamo solo adeguarci. Come ha chiosato la rappresentante della Commissione con una punta di ironia, “_Preparatevi a godervi quel sonno extra nel prossimo fine settimana_”. Ma noi ci chiediamo: “_Quando sarà il momento di cambiare definitivamente?_”. Speriamo che un giorno non troppo lontano, l’Europa trovi una soluzione che ponga fine a questo gioco degli orologi.
